Nome con cui, dal nome latinizzato del luogo di nascita, è conosciuto l'umanista Bartolomeo Sacchi (Piàdena 1421 - Roma 1481). Precettore dei figli di Ludovico Gonzaga, nel 1457 passò a Firenze dove divenne [...] nel 1478 la direzione della Biblioteca Vaticana. A lui il P. dedicò la sua opera principale, una silloge di biografie di pontefici, Liber de vita Christi ac omnium pontificum. Scrisse anche: De principe, De vera nobilitate, De falso et vero bono; una ...
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INAUGURAZIONE
Gioacchino Mancini
Nella religione romana si diceva inaugurazione la consultazione degli dei da parte degli auguri, e in senso esteso ogni cerimonia di cui la consultazione stessa formava [...] (I, 18). L'inaugurazione dei sacerdoti era condotta con lo stesso sistema; l'iniziativa dell'atto apparteneva al pontefice massimo. Anche per i nuovi magistrati si doveva procedere all'inauguratio. Sotto la repubblica i magistrati si sottrassero a ...
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Nato da nobile famiglia perugina probabilmente nel 1444, fu avviato alle umane lettere sotto la guida di Giovanni Antonio Campano in Perugia, sua città natale. Scarsi sono i dati certi della sua vita, [...] letterarie e alla sua erudizione, come addetto alla segreteria del duca. Assai bene accetto agli Sforza e ai pontefici, ebbe assegnate cospicue prebende ecclesiastiche e si vide affidate delicate mansioni. Caduti nel 1499 gli Sforza, egli rimase ...
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TORRES (Turrianus), Francisco de
Pio Paschini
Nacque a Herrera, diocesi di Palencia in Spagna nel 1504 o nel 1509; fu dottissimo nel greco e nella conoscenza dell'antichità cristiana e scopritore ed [...] , ebbe il torto di voler difendere ancora l'autenticità dei Canoni degli Apostoli, e delle decretali dei primi pontefici quali si trovano nella collezione dello Pseudo-Isidoro. Sotto Gregorio XIII fece parte della commissione per l'edizione vaticana ...
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Patrimonium Sancti Petri
Sandro Carocci
La definizione di Patrimonium sancti (o beati) Petri per i possessi temporali della Chiesa si diffuse nelle fonti pontificie del XII sec. e dei primi decenni [...] dall'aristocrazia romana, a vantaggio di altri istituti, che finirono per formare la Curia pontificia; le relazioni garantite ai pontefici dai membri della Curia provenienti da altre città laziali, e in primo luogo dai cardinali e dalle loro famiglie ...
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ORSI, Agostino Francesco (in religione Giuseppe Agostino)
Adelisa Malena
– Nacque a Firenze il 9 maggio 1692 da Giuseppe e da Elisabetta Gianotti, entrambi non nobili, ma di condizione abbastanza agiata.
A [...] 1742 uscì un compendio in volgare dell’opera dal titolo Della origine del dominio e della sovranita de’ romani pontefici sopra gli stati loro temporalmente soggetti..., nella cui prefazione Orsi prende di mira gli scritti di Ludovico Antonio Muratori ...
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ecumenismo
Raffaele Savigni
Impegno volto a promuovere l'unità dei cristiani
Il termine ecumenismo indica l'impegno a favore di un'unione tra le diverse Chiese cristiane, sulla base di una comune professione [...] chiamavano con disprezzo i cattolici "papisti" perché obbedivano al papa (cattolicesimo e protestantesimo) e i pontefici vietavano ai cattolici ogni forma di collaborazione con le società bibliche protestanti, che diffondevano le traduzioni della ...
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cesaropapismo
Sistema di relazioni tra potere civile («Cesare») e potere religioso («papa»), per cui il potere civile estende la propria competenza al campo religioso anche nei suoi problemi disciplinari [...] la Chiesa come una delle tante associazioni esistenti, esercitò su di essa vari poteri, convocando concili e presiedendoli, nominando pontefici ecc.; in una situazione non molto dissimile si trovò la Chiesa russa sotto il regime degli zar. ...
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Di nome Ildebrando (Sovana fra il 1013 e il 1024 - Salerno 1085), fu una delle personalità più innovative del Medioevo, protagonista di un'azione ecclesiologica e politica articolata e complessa. Eletto [...] Chiesa stessa da ogni soggezione al potere laico. Alla morte di Alessandro II (1073), la voce unanime del popolo designò pontefice Ildebrando che prese il nome di Gregorio VII. Egli iniziò subito il suo programma di riforma della Chiesa (la "riforma ...
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Famiglia romana; suo capostipite è Pietro, figlio del conte di Tuscolo Gregorio II ed erede della parte di signoria comprendente Monteporzio e il castello di Colonna; fin dal principio del 12º sec. Pietro, [...] dal tribuno Cola di Rienzo a Porta S. Lorenzo. Nuovo splendore venne poi alla famiglia dall'elezione di Oddone C. a pontefice, nel 1417, col nome di Martino V. Questi fu generoso di feudi ai parenti, ottenendone anche per i fratelli Giordano e ...
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pontefice
pontéfice s. m. [dal lat. pontĭfex -fĭcis, che tradizionalmente si ritiene comp. di pons pontis «ponte» e tema di facĕre «fare»: inizialmente il termine designava forse colui che curava la costruzione del ponte sul Tevere]. – 1....
anti-Pontefice
(anti-pontefice), agg. inv. Che si oppone all’influenza esercitata dal Pontefice. ◆ Non c’è incontro che possa suonare come atto distensivo, invece, per gli oppositori del viaggio papale. In testa i «lupi grigi» ultranazionalisti...