Angelo Correr (Venezia 1323 circa - Recanati 1417); già patriarca di Costantinopoli, e dal 1405 prete-cardinale di S. Marco, si trovò implicato nell'ultima parte della sua vita nelle lotte del cosiddetto [...] XIII era papa avignonese dal 1394, tentò di accordarsi con l'avversario per giungere ad una abdicazione simultanea dei due pontefici. Questa fu raggiunta al di fuori dei disegni di G., poiché il Concilio di Pisa, all'uopo convocato, depose Benedetto ...
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Prelato e diplomatico (Bologna 1375 circa - Siena 1443); certosino (1395), priore (1407) e visitatore (1412) dell'ordine, vescovo di Bologna (1417), di cui cercò di conciliare le guarentigie comunali con [...] la sudditanza al pontefice (1419); cardinale dal 1426. Ebbe importanti missioni diplomatiche in Francia, per tentare la pace con l'Inghilterra (1422-23; 1431), e per quella con la Borgogna (1435); in Italia, per quella tra Firenze, Venezia e Milano ( ...
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Uomo politico romano (310 d. C. circa - 384); proconsole d'Acaia sotto l'imperatore Giuliano (362-364), poi praefectus urbi (367-368). Fu uno dei più tenaci difensori del paganesimo; amico di Simmaco, [...] pontefice di Vesta e del Sole, iniziato ai misteri, fu detto princeps religiosorum, e, come risulta da una famosa iscrizione, iniziò ai misteri anche la moglie Paolina. Rappresentante del tardo sincretismo misticizzante, svolse anche attività ...
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Suidgero, di famiglia sassone, vescovo di Bamberga (m. presso Pesaro 9 ottobre 1047); nominato papa (dopo la forzata abdicazione di Gregorio VI) il 24 dicembre 1046, da Enrico III re di Germania, incoronò [...] proprie rivendicazioni nel corso della lotta delle investiture) in base al quale la consacrazione e l'intronizzazione del pontefice e di vescovi provvisti di benefici di origine regia, erano subordinate all'investitura imperiale. In un sinodo romano ...
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Francescano (Cesena 1270 circa - Monaco di Baviera 1342). Maestro di teologia a Parigi, eletto generale dell'ordine (1316) in un momento acuto della lotta con gli spirituali per l'osservanza della regola; [...] Giovanni XXII intervenne contro il movimento degli spirituali. La rottura con il pontefice avvenne dopo che il capitolo generale francescano di Perugia (1322) presediuto da M. ebbe dichiarata ortodossa la proposizione "Cristo e gli Apostoli nulla ...
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Monaco cisterciense (n. probabilmente Bieda - m. Roma 1118), al secolo Raniero. Il pontificato di P. è rimasto famoso soprattutto perché esso coincise col momento forse più drammatico delle lotte fra Papato [...] , deciso a eleggere alle sedi vescovili i suoi partigiani, alla reazione papale sancita nel Concilio di Troyes (1107) marciò contro il pontefice. A Sutri, il 4 febbr. 1111, P. II si induceva a stabilire che, nel giorno dell'incoronazione imperiale, l ...
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vescovo Nel cristianesimo primitivo e in molte Chiese cristiane non cattoliche, il capo di una comunità di fedeli, in posizione più elevata rispetto agli altri ordini del ministero ecclesiastico. Nella [...] v. «è proprio, peculiare e per sé esclusivo della competente autorità ecclesiastica» (Christus dominus, nr. 20), cioè del romano pontefice (cod. iur. can., can. 377). Fermo restando il diritto del papa di nominare liberamente i v. e di conferire loro ...
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Alessandro VI papa. - La vita e il papato di A. furono improntati alla dissolutezza, all'accumulo delle richezze e al nepotismo, e per questo venne duramente attaccato da G. Savonarola. Fu però anche [...] Notoriamente dissoluto (da una sua amante, Vannozza Catanei, aveva avuto i figli Giovanni, Cesare, Lucrezia, Jofré e, pur pontefice, continuò la sua relazione con la bella Giulia Farnese, moglie di Orsino Orsini), fu sfacciatamente nepotista, sì da ...
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GREGORIO
Diego Quaglioni
Di origine probabilmente lucchese, nacque intorno agli anni Ottanta del secolo XI. Nel primo documento a noi noto G. compare in qualità di arcidiacono della cattedrale di Lucca, [...] eletti. Il papa promise inoltre che Enrico V non sarebbe mai stato colpito da scomunica per aver messo le mani sul pontefice e sui cardinali.
Il sinodo Lateranense del marzo 1112 avrebbe in seguito dichiarato però nullo l'accordo e il privilegium, in ...
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BERALDO
Clara Gennaro
Non si sa dove e quando sia nato questo vescovo di Tivoli, né quale sia stata la sua formazione. Lo troviamo designato come "episcopus Tiburtinus electus" in una lettera del 21 [...] , J. de Loye, P. de Cenival, A. Coulon, I, Paris 1917., pp. 710 s., n. 2302). Il 2 dic. 1258, il pontefice Alessandro IV esortava nuovamente B. ad ammonire i Tiburtini che restituissero tutti quei libri e tutti quegli ornamenti che avevano sottratto ...
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pontefice
pontéfice s. m. [dal lat. pontĭfex -fĭcis, che tradizionalmente si ritiene comp. di pons pontis «ponte» e tema di facĕre «fare»: inizialmente il termine designava forse colui che curava la costruzione del ponte sul Tevere]. – 1....
anti-Pontefice
(anti-pontefice), agg. inv. Che si oppone all’influenza esercitata dal Pontefice. ◆ Non c’è incontro che possa suonare come atto distensivo, invece, per gli oppositori del viaggio papale. In testa i «lupi grigi» ultranazionalisti...