Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] imperiale deriva direttamente da Dio, mentre la Chiesa è estranea alle faccende temporali; il sovrano temporale deve riverenza al pontefice, ma solo in quanto questi è guida verso la vita eterna. La superiorità dello spirituale nei confronti del ...
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Diritto amministrativo
A. pubblica Con tale espressione si intendono, tradizionalmente, sia l’attività dell’amministrare pubblico sia gli apparati che la svolgono.
Storicamente, l’a. pubblica ha subito [...] popolo di Dio che, in virtù di una serie di ragioni di carattere speciale e particolarmente gravi, non viene eretta dal sommo pontefice come una diocesi ordinaria. Anziché da un vescovo, la diocesi è quindi governata, in nome e per conto del papa, da ...
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. Il termine beneficium si trova usato nell'alto Medioevo per indicare il rapporto che si stabiliva quando un proprietario cedeva il suo fondo a un altro - per lo più la Chiesa - ricevendolo poi nuovamente [...] 1567), da Clemente XI (istruz. Quo parochiales della S. Congregazione del Concilio, pubblicata, per ordine espresso del detto pontefice, il 10 gennaio 1721), e specialmente da Benedetto XIV (cost. Cum illud, 14 dicembre 1742). Questa costituzione è ...
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DURAND (Durant, Durante), Guillaume (Guglielmo), detto lo Speculatore
Jean Gaudemet
Il soprannome di Speculator, spesso usato per designare il D., deriva dalla sua principale opera giuridica, lo Speculum [...] dalle sue funzioni di rettore, non poteva comparire personalmente davanti all'arcivescovo di Bourges. Si desume dalla lettera del pontefice che l'elezione non fu unanime, ma si realizzò grazie alla mediazione di quattro canonici. Nella lettera si ...
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GRASSI (Crassus, de Grassis), Giovanni
Gigliola Di Renzo Villata
Figlio di Melchione, nacque verosimilmente agli inizi del Quattrocento; con tutta probabilità era originario di Ivrea (o della vicina [...] quali i poteri del papa e dei concili, a fronte dei poteri dell'imperatore nel rapporto con il pontefice, proponendo soluzioni equilibrate.
Sempre il Decretum veniva fatto oggetto di riflessione attraverso il filtro interpretativo di un illustre ...
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senato
(dal lat. senatus, der. di senex «vecchio, anziano») Nella Roma antica, nome del supremo consiglio dello Stato, costituito, almeno in origine, da persone anziane. Il nome è attribuito, per analogia, [...] talora avere per affari importanti l’assenso dell’assemblea generale del popolo romano. Spesso in contrasto con la potestà sovrana del pontefice, il S. romano andò decadendo verso la fine del sec. 12°. Nel 1191 si nominò, per un triennio, un senatore ...
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BONCOMPAGNI, Cataldino
Roberto Abbondanza
Dall'anno del suo dottorato bolognese (1397) si può inferire che nacque intorno al 1370. Secondo la generalità degli autori, era figlio di Apollonio da Visso, [...] argomenti testuali, alla dimostrazione che il concilio di Ferrara è "verum, catholicum et legitimum", voluto come esso è dal pontefice che ha il potere di convocare, sciogliere, trasferire la suprema assemblea della chiesa, che ad essa, in definitiva ...
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LUDOVICO da Bologna
Paolo Evangelisti
Figlio di Antonio di Severo (m. entro il 1438), nacque a Ferrara, in data collocabile intorno al terzo decennio del Quattrocento.
L'appellativo "da Bologna" si [...] rapporti con il potere dogale e la Chiesa veneziana, si fece consacrare patriarca nella città lagunare a insaputa del pontefice; per sfuggire all'ira di quest'ultimo si dovette allontanare rapidamente da Venezia.
L. scompare dalle cronache sino al ...
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DELLA VALLE, Niccolò
Mauro De Nichilo
Figlio di Lelio, giurista e umanista, e di Brigida de' Rustici, nacque a Roma il 6 dic. 1444 (cfr. Gatta, p. 630, dove si rimanda a p. 139 del vol. 131 del fondo [...] ", subito dopo che il cherubino inviato da Dio per intercessione di s. Pietro ha concluso la sua "exortatio" al pontefice), ci è pervenuto nella trascrizione di Carlo Zancaruolo (1548) nel cod. Vat. Ott. lat. 2348, ff. 238r-242r. Circoscrivibile ...
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LASAGNA, Giovanni Battista (Lazagna, Cattaneo Lasagna)
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova probabilmente poco dopo il 1460. Benché A. Della Cella ipotizzi che la famiglia fosse originaria della [...] Doria, doge nel 1537, aveva già avuto contatti con il L. in Francia). Gli ambasciatori, oltre a rinnovare l'obbedienza al pontefice, dovevano ottenerne nuovi aiuti contro l'assedio dei Francesi a Genova. Ricevuti il 2 giugno, durante l'udienza furono ...
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pontefice
pontéfice s. m. [dal lat. pontĭfex -fĭcis, che tradizionalmente si ritiene comp. di pons pontis «ponte» e tema di facĕre «fare»: inizialmente il termine designava forse colui che curava la costruzione del ponte sul Tevere]. – 1....
anti-Pontefice
(anti-pontefice), agg. inv. Che si oppone all’influenza esercitata dal Pontefice. ◆ Non c’è incontro che possa suonare come atto distensivo, invece, per gli oppositori del viaggio papale. In testa i «lupi grigi» ultranazionalisti...