Giureconsulto (Sessa Aurunca tra il 1190 e il 1200 - Parma 1247); gran giustiziere della curia imperiale. Giurista eminente, tenuto in gran conto alla corte di Federico II, che gli affidò (1243) ambascerie [...] per Innocenzo IV, al Concilio di Lione (1243) difese la causa dell'imperatore contro le gravi accuse del pontefice. Morì nell'assedio di Parma. Nel castello di Capua la sua statua era accanto a quelle dell'imperatore e di Pier delle Vigne. ...
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BEATRICE di Lorena, marchesa e duchessa di Toscana
Margherita Giuliana Bertolini
Figlia di Federico, duca dell'Alta Lotaringia, e di Matilde, figlia di Ermanno II duca di Svevia e di Gerberga figlia [...] di Toscana (Duprée, p. 63); certi sono i rapporti tra Leone IX e Beatrice. D'altra parte in questi anni le relazioni tra il pontefice e l'impero non erano le migliori, e forse il papato era già alla ricerca d'un appoggio diverso per sostenere sia la ...
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CAETANI, Enrico
Gaspare De Caro
Secondogenito di Bonifacio, signore di Sermoneta, e di Caterina di Alberto Pio, conte di Carpi, nacque nel 1550. Nel 1560 ricevette la tonsura e gli ordini minori; in [...] Sisto V: quando già il C. era sul piede di partenza, il 2 ott. 1589, fu chiamato a un ultimo colloquio col pontefice, il quale, avanzando ambiguamente dubbi d'ogni sorta sulla elezione del cardinale di Borbone e sulla lealtà del Mayenne, in effetti ...
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BELLISOMI, Carlo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Pavia il 30 luglio 1736 dal marchese Gaetano Annibale e da Anna Maria della Corcelle de Percii. Fu educato nel Collegio Clementino di Roma, in un ambiente [...] IV(1791), opera che, secondo il B., tendeva "a distruggere i sacri Diritti della Sede Apostolica, e dei Primato del Pontefice". Le rimostranze ferme del B. contro di essa ottennero che se ne proibisse una ristampa, mentre il ministro Ponte de Lima ...
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CRESCENZIO
Carlo Romeo
Figlio di Benedetto, nacque fra il 965 ed il 975 e appartenne a quel ramo della famiglia dei Crescenzi denominati Stefaniani per la diretta discendenza da Stefania, figlia di [...] in un documento sublacense del 1032 (Reg. Subl., p. 75). Il Bossi lo vuole eletto intorno al 1024 quando Romano, divenuto pontefice al posto del fratello, dovette lasciare la carica.
Di C. non si hanno più notizie, se non in un documento del 1038 ...
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CAETANI, Onorato
Edmond René Labande
Figlio primogenito di Nicola, conte di Fondi, e di Giacoma Orsini, nacque verso il 1336. Morto Nicola intorno al 1348, il C. ereditò la contea di Fondi che gli fu [...] XI lo considerava uno dei baroni più fedeli: il C. prestò alla Camera apostolica ingenti somme e accolse ad Anagni il pontefice quando questi, nel maggio, lasciò Roma turbata da tumulti popolari.
I vincoli di fedeltà che il C. aveva riallacciato con ...
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Figlio (n. 1226 - m. Foggia 1285) di Luigi VIII di Francia, ebbe la contea d'Anjou e del Maine. Ottenuta la Provenza, per il matrimonio con l'erede Beatrice di Provenza (1246), acquistò nel 1258 la contea [...] ) e altre terre piemontesi. Domata rudemente Marsiglia che si era ribellata, accettò nel 1263 il regno di Sicilia, offertogli dal pontefice in lotta con gli Svevi. Aiutato dalla curia e dai banchieri toscani riunì a Roma, di cui era stato nominato ...
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Ecclesiastico (Polizzi 1843 - Roma 1913). Consigliere, poi incaricato d'affari della nunziatura di Madrid dal 1875 al 1877, vi ritornò come nunzio dal 1882 al 1887, nel marzo del quale anno Leone XIII [...] lo creò cardinale; nel giugno successivo lo nominò suo segretario di stato. Seguendo le direttive del pontefice, R. nel 1891 ebbe contatti col gabinetto di Rudinì, poi interrotti dall'opposizione della massoneria; e si mantenne costantemente fedele ...
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Figlio (m. sul Taro 894) di Guido I e di Adelaide, figlia di Pipino re d'Italia. Valoroso e abile come il padre, dopo aver riunito (883) i ducati di Spoleto e Camerino, assunse un atteggiamento di decisa [...] indipendenza di fronte a Carlo il Grosso, come di fronte al pontefice Stefano V, che però difese con successo dai Saraceni del Garigliano. Dopo un breve dominio a Capua e a Benevento, spinto anche dall'ambiziosa moglie Ageltrude, profittando della ...
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Diacono romano (m. 514), fu eletto successore (498) di Anastasio II da quella parte del clero e del senato romano che era ostile a Costantinopoli. La minoranza gli contrappose l'arcidiacono Lorenzo. Teodorico, [...] re degli Ostrogoti, investito della questione, si pronunciò per S. (499); ma più tardi sottopose il pontefice all'esame di un concilio (501) per giudicare le accuse di privata immoralità rivoltegli dalla minoranza avversa. Avendo il concilio rimesso ...
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pontefice
pontéfice s. m. [dal lat. pontĭfex -fĭcis, che tradizionalmente si ritiene comp. di pons pontis «ponte» e tema di facĕre «fare»: inizialmente il termine designava forse colui che curava la costruzione del ponte sul Tevere]. – 1....
anti-Pontefice
(anti-pontefice), agg. inv. Che si oppone all’influenza esercitata dal Pontefice. ◆ Non c’è incontro che possa suonare come atto distensivo, invece, per gli oppositori del viaggio papale. In testa i «lupi grigi» ultranazionalisti...