GUICCIARDINI, Piero
Stefano Calonaci
Nacque a Firenze nel 1560 da Agnolo di Girolamo e da Contessina di Lorenzo Ridolfi.
Nulla si sa dell'educazione e della giovinezza del G., almeno fino al 1587, quando [...] granduca, e nel marzo 1616 spettò al G. organizzare il soggiorno romano del porporato, che arrivò nell'Urbe in aprile. Il G. G. non poté tuttavia che raffreddare le speranze che il pontefice desse il placet a un progetto che avrebbe lasciato alla ...
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CANOSSA, Antonio
Renzo Ristori
Nacque a Reggio Emilia (regiensis è detto in un documento romano del dicembre 1564), probabilmente fra il 1535 e il 1540, dal conte Guido dei Canossa di Montalto.
Non [...] prova che Pio IV non era il vero papa ma un nemico di Cristo; dopo la sua morte sarebbe venuto a Roma il pontefice nuovo, "unto, santo ed angelico", che, come imperatore del mondo, avrebbe reso giustizia a tutti. L'Accolti promise al C. la città di ...
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MARCONI, Luigi
Rosella Carloni
Nacque verso il 1762 a Monte Milone (oggi Pollenza) presso Macerata. Il padre, Giacinto, era un modesto commerciante di pesce.
Dotato di vivace intelligenza, si formò [...] con Monti, che nel 1807 gli chiese di agevolare il soggiorno romano di L. Cicognara, consigliere di Stato del Regno d'Italia le forniture alle carceri, ma un intervento di Torlonia sul pontefice fece sì che il contratto fosse annullato (Pio VII non ...
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GRILLO, Onofrio del
Valentina Gallo
Nacque a Fabriano, da Bernardo Giacinto e dalla nobildonna Maria Virginia Possenti, il 5 maggio 1714. Alla sua seguirono la nascita di Giuseppe e di Caterina che, [...] sarebbe giunto nella capitale solo il giorno 28, quando il pontefice era morto da sei giorni. Si aprì così il lungo Roma. Rivista di studi e vita romana, XX (1942), pp. 167-170; P. Romano, Il marchese del G., leggenda e realtà, Roma 1943, pp. 26 s.; M ...
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DONO (Donus, Donnus), papa
Stefano Gasparri
Romano di nascita e figlio di un Maurizio D. venne eletto al soglio pontificio nel 676, dopo la morte di Adeodato II, avvenuta il 16 giugno di quel medesimo [...] doversi concludere che la notizia fornita dal Liber pontificalis romano non sia fededegna. Il contrasto tra le due spiegare l'inserimento di questo papa mai esistito nella lista dei pontefici romani, il Duchesne avanzò l'ipotesi che esso fosse la ...
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CONTARINI, Federico
Gaetano Cozzi
Nacque a Venezia il 25 apr. 1538 da Francesco e da Bianca, figlia del nobiluomo Gerolamo Malipiero. La sua famiglia, appartenente al ramo dei Contarini dalle Due Torri, [...] alle cose ecclesiastiche" (cit. in Cozzi, p. 7). Il Taverna incitava inoltre il suo corrispondente romano a scrivergli una lettera nella quale si dicesse che il pontefice apprezzava le qualità e gli uffici dei C., così che questi si sentisse ancora ...
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CORRER, Paolo
Giuseppe Gullino
Patrizio veneziano, nato nel 1380 da Filippo di Nicolò, del ramo a Castello, e da Chiara Venier di Francesco. La famiglia, che pure contava su prestigiose parentele nell'ambito [...] XIII avesse fatto altrettanto. Senonché, il Collegio romano non aveva tenuto conto dell'influenza - puntualmente che proibiva ai patrizi di accettare doni e impieghi da principi o pontefici; dopo di che ottenne l'investitura, in qualità di vicario, ...
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LOMELLINI, Battista
Riccardo Musso
Nato a Genova intorno al 1350, era il secondogenito di Napoleone e di Teodora Di Negro, figlia del giureconsulto Giorgio.
Appartenente a una famiglia da tempo dedita [...] convincere il debole sovrano a riconoscere nuovamente quale unico pontefice Benedetto XIII, che, l'anno seguente, manifestò genovese, il quale era rimasto fino ad allora fedele al papa romano.
Il L. fu l'organizzatore dell'incontro del monastero di S ...
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ELMI, Francesco
Pietro Messina
Figlio primogenito di Brancuccio di Berto, conte di Santa Cristina, e di Trincia Elmi, nacque a Foligno (od. provincia di Perugia) sul finire del sec. XIV da antica e [...] scegliendo di avviare trattative in vista di un accordo con il pontefice. Ne affidò la gestione a due persone fidate, a lui , p. 238), Tradotto a Civitavecchia, dapprima, e poi al carcere romano Tor di Nona l'abate finì in carcere i suoi giorni.
Nel ...
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BISCHI, Nicola
Giuseppe Pignatelli
Nato a Tivoli da Luigi e da Maria Bulgarini, in una nobile e ricca famiglia del luogo, in data imprecisabile (probabilmente intorno al 1730), ottenne già nel 1759 [...] insieme col francescano Buontempi, confessore del pontefice, cominciò a esercitare grande influenza sullo -130; C. De Cupis,Le vicende dell'agricoltura e della pastorizia nell'agro romano: l'annona di Roma, Roma 1911, p. 237; G. Cascioli,Gli uomini ...
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anti-Pontefice
(anti-pontefice), agg. inv. Che si oppone all’influenza esercitata dal Pontefice. ◆ Non c’è incontro che possa suonare come atto distensivo, invece, per gli oppositori del viaggio papale. In testa i «lupi grigi» ultranazionalisti...
pontificale
(ant. ponteficale) agg. e s. m. [dal lat. pontificalis, der. di pontĭfex -fĭcis «pontefice»]. – 1. agg. Dei pontefici, o del pontefice massimo, in Roma antica: l’autorità p.; le insegne p.; comizî p., quelli presieduti dal pontefice...