MAGALOTTI, Lorenzo
Stefano Tabacchi
Nacque a Firenze, il 1 genn. 1584, dal senatore Vincenzo e da Clarice Capponi. Entrambi i genitori appartenevano a famiglie gentilizie; ma i nobili Magalotti, pur [...] nella Roma barocca, Roma 1997, ad ind.; A. Menniti Ippolito, Note sulla segreteria di Stato come ministero particolare del ponteficeromano, in La corte di Roma tra Cinque e Seicento. "Teatro" della politica europea. Atti del Convegno, 1996, a cura ...
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GEBIZONE
Irene Scaravelli
Monaco benedettino, era già abate del monastero dei Ss. Alessio e Bonifacio sull'Aventino, in Roma, il 10 ott. 1072, quando in tale veste sottoscrisse un documento in favore [...] a s. Pietro e ai suoi successori impegnandosi al versamento di un censo annuale di 200 bisanti; donò inoltre al ponteficeromano, perché vi risiedessero i legati della S. Sede, il monastero di S. Gregorio, detto Urana, con il suo tesoro.
Difficile ...
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GIOVANNI
Irene Scaravelli
Fu arcivescovo di Ravenna dall'850 circa. Ottavo della serie, se si accetta l'ipotesi - già dell'Amadesi e ora del Vasina - dell'esistenza di un Giovanni VII tra Grazioso e [...] 168). G. fu costretto a cercare rifugio a Pavia, presso l'imperatore Ludovico II, e a invocarne la protezione, mentre il ponteficeromano si recava a Ravenna per portare aiuto agli "Aemilienses ac senatores" (ibid., p. 156) che si lamentavano per le ...
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MARCACCI, Niccolò
Franco Cristelli
Figlio di Pasquale, nacque a San Casciano nell'arcidiocesi di Pisa il 22 luglio 1739.
Si laureò in teologia a Pisa nel 1762 e, poco dopo la consacrazione sacerdotale, [...] apparve chiaro che la maggioranza di loro non avrebbe accettato soluzioni gianseniste, né una presa di distanza dal ponteficeromano. I sinodi diocesani non furono più sollecitati; lo stesso M., pur rispondendo ai cinquantasette punti, non tenne il ...
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BOLGENI, Giovan Vincenzo
Renzo De Felice
Nato a Bergamo il 22 genn. 1733, il 31 ott. 1747 fu accolto come novizio nella provincia romana dei gesuiti. Studiò teologia a Roma, ove ebbe per maestro G. [...] e sussistente nella successione de' secoli, è il capo della Chiesa, il ponteficeromano successor di S. Pietro primo vescovo istituito da Cristo medesimo. Dal ponteficeromano dunque è necessario che emani l'episcopato e che ogni vescovo da lui ...
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GUALTIERO
Irene Scaravelli
Di origine germanica, nacque intorno agli anni Ottanta dell'XI secolo. Fu canonico della cattedrale di Ratisbona e personalità di spicco se Paolo di Bernried lo nomina con [...] decise per l'indipendenza di Ferrara da Ravenna: il nuovo vescovo Griffone venne eletto e consacrato direttamente dal ponteficeromano.
Fu cura di G. una capillare opera di riforma attuata attraverso la restaurazione della vita comune del clero ...
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BENEDETTO
Nicola Criniti
Secondo abbate (e primo di questo nome) del monastero di S. Maria di Butrio. Nato intorno agli inizi del sec. XI in Lombardia, sarebbe stato tra i primi discepoli di quel S. [...] nei confronti di tutte le autorità laiche e religiose, che non fossero la Sede apostolica ed il legittimo ponteficeromano. Nel documento Gregorio VII sottolineava la libertà, ch'egli concedeva ai monaci, di potersi eleggere "communi consensu et ...
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FREZZI, Federico
Simona Foà
Figlio di Freccia, nacque a Foligno, intorno alla metà del XIV secolo, e a Foligno si formò negli anni in cui governavano Ugolino e Trincio Trinci.
Tra i biografi del F. [...] Concili". Notizie più precise si hanno invece sulla fedeltà del F. e più in generale di tutta la Chiesa umbra al ponteficeromano Gregorio XII durante lo scisma d'Occidente, mentre è incerta la sua partecipazione al concilio di Pisa del 1409.
Proprio ...
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DONADEI (de Donadeis de Rodio, de castro Rodii), Giacomo (Iacopo)
Michele Franceschini
Nacque da una famiglia aquilana, originaria del castello di Roio, verso la metà del sec. XIV. Avviato alla carriera [...] infatti mutata. Già nel 1392 i Camponeschi avevano temporaneamente volto il loro appoggio in favore dei Durazzeschi e del ponteficeromano, per poi ritornare alla parte avversa a causa delle pesanti tasse imposte al Comune dell'Aquila da Ladislao di ...
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AMBROGIO
Margherita Giuliana Bertolini
Proveniente dalla potente famiglia, forse vassalla del vescovato, dei signori di Mozzo, località situata all'estrema propaggine occidentale dei colli di Bergamo, [...] la Chiesa ed Enrico V e tra Lotario di Supplimburgo e Corrado di Svevia. Tuttavia l'essersi sempre rivolto al ponteficeromano nelle sue controversie, l'averne rispettato in sostanza le disposizioni, il non aver mai sollecitato nelle sue difficoltà ...
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anti-Pontefice
(anti-pontefice), agg. inv. Che si oppone all’influenza esercitata dal Pontefice. ◆ Non c’è incontro che possa suonare come atto distensivo, invece, per gli oppositori del viaggio papale. In testa i «lupi grigi» ultranazionalisti...
pontificale
(ant. ponteficale) agg. e s. m. [dal lat. pontificalis, der. di pontĭfex -fĭcis «pontefice»]. – 1. agg. Dei pontefici, o del pontefice massimo, in Roma antica: l’autorità p.; le insegne p.; comizî p., quelli presieduti dal pontefice...