VIGILIO
Claire Sotinel
V. nacque a Roma, senz'altro nell'ultimo decennio del V secolo, avendo raggiunto l'età per diventare vescovo nel 531. Apparteneva ad una famiglia cristiana che era al servizio [...] ". Liberato parla di un primo esilio a Patara, in Licia, il cui vescovo, indignato per la sorte del ponteficeromano, avvertì Giustiniano. Per ordine dell'imperatore Silverio fu rimandato a Roma perché fosse organizzato un processo ("iudicium ...
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Costantino e la teologia ‘romana’
Figure della gerarchia dei poteri nella pubblicistica di parte papale (secoli XV-XVIII)
Franco Motta
Al fine di suggerire alcune possibili linee di lettura della figura [...] , e la conseguenza viene provata: infatti Costantino Cesare istituì il papa dopo trecento anni, mentre il ponteficeromano era pari agli altri pontefici fino alla dotazione di Cesare, per la cui autorità cominciò poi a dominare come sovrano17.
Che le ...
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Le forme del ministero cristiano alle soglie della secolarizzazione
Gaetano Greco
Premessa
Nel 1860 sui campi di battaglia di Capua e del Gargano si coprì di gloria Atanasio Bracci Cambini da Buti, [...] Chiesa romana, nel quale per il Lambertini, già uomo di curia, l’autorità e il potere risiedevano nel ponteficeromano, che poteva fare affidamento sui dotti e sperimentati ecclesiastici operanti nelle congregazioni e negli uffici della curia romana ...
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Il sogno protestante
Silvana Nitti
Alla metà dell’Ottocento l’Inghilterra («questa infaticabile creatrice d’autonomie», come scrisse Giuseppe Gangale)1 dedicava un’attenzione tutta particolare all’Italia. [...] momento i destini di una grande parte della razza umana dipendono dalle condizioni dell’Italia. L’impero che il ponteficeromano tiene nel mondo del pensiero e della fede, è legato da intima alleanza, offensiva e difensiva, con sistemi secolari ...
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COLOMBANO (Columba, Columbanus), santo
Donald A. Bullough
Nacque, secondo quanto ci è dato stabilire sulla base dei Vitae Columbani abbatis discipulorumque eius libri, nel Leinster, la provincia più [...] ; ma fu solo nel 600 che, con la prima delle sette sue lettere giunte a noi, sottopose formalmente la questione al ponteficeromano.
Nel suo scritto, il santo, dopo aver premesso di riconoscere la speciale autorità della sede di S. Pietro e dopo aver ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] specifico: una confederazione degli antichi Stati italiani – riformati in senso consultivo o costituzionale – sotto la guida simbolica del ponteficeromano.
L’equivoco nato attorno al ruolo politico di Pio IX nel 1846-48, con l’immagine del «papa ...
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NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] , Costantino XII, esprime compiutamente l'ideologia di N.: la Chiesa è una e deve avere una sola guida. Il ponteficeromano è il successore di Pietro e il vicario di Cristo. La situazione deplorevole dell'Impero orientale è conseguenza dell'idolatria ...
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L'Italia di Trento, l'Italia senza Trento
Vincenzo Lavenia
Illiade per le cose di Germania, Italiade
A più di cento anni dalla chiusura del concilio, la città di Trento meritò una descrizione a stampa [...] sia mai stata».
Soprattutto,
«dalli vescovi adoperato per racquistar l’auttorità episcopale, passata in gran parte nel solo ponteficeromano, gliel’ha fatta perder tutta intieramente [...] temuto e sfugito dalla corte di Roma come efficace mezzo per ...
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Un popolo di santi
Roberto Rusconi
Sommario: Il santo patrono nelle città italiane ▭ I luoghi della santità ▭ La fitta rete delle riforme monastiche ▭ La santità di funzione dei papi ▭ I santi cittadini [...]
Per effetto della vittoriosa lotta per la libertas ecclesiae, sancita dall’accordo stipulato a Worms nel 1122 tra ponteficeromano e imperatore germanico, e celebrata nel 1123 con la convocazione del primo concilio ecumenico della Chiesa latina a ...
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Il potere politico del papa
Diego Quaglioni
«Il carattere duplice del regno papale»
In un appunto del 1930, vergato a mo’ di recensione di un articolo apparso sulla «Nuova Antologia» nel giugno dell’anno [...] ’ del suo potere che l’Italia deve la «posizione privilegiata di centro ideale della Respublica christiana»13: è il ponteficeromano la sola «incombente presenza» nelle vicende storiche italiane (a tal punto che anche la sua assenza, nel settantennio ...
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anti-Pontefice
(anti-pontefice), agg. inv. Che si oppone all’influenza esercitata dal Pontefice. ◆ Non c’è incontro che possa suonare come atto distensivo, invece, per gli oppositori del viaggio papale. In testa i «lupi grigi» ultranazionalisti...
pontificale
(ant. ponteficale) agg. e s. m. [dal lat. pontificalis, der. di pontĭfex -fĭcis «pontefice»]. – 1. agg. Dei pontefici, o del pontefice massimo, in Roma antica: l’autorità p.; le insegne p.; comizî p., quelli presieduti dal pontefice...