Istruzione
Nella scuola statale, con il termine c. si indicano insieme la funzione e il posto orario d’insegnamento di una determinata disciplina o gruppo di discipline secondo quanto previsto dall’ordinamento [...] di metropolitana, primaziale o patriarcale, secondo la dignità del suo vescovo.
C. di s. Pietro Festa nella quale la Chiesa cattolica, attraverso il magistero di s. Pietro, celebra l’unità di dottrina della Chiesa e il primato del ponteficeromano. ...
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Teologo e filosofo (Gerson, Champagne, 1363 - Lione 1429). Studente a Parigi, discepolo di Pietro di Ailly, subì la profonda influenza del movimento occamista del quale condivise le tesi fondamentali. [...] forze feudali in lotta, sia nella Chiesa, sostenendo (1407-08), di fronte all'inconciliabilità tra l'antipapa e il ponteficeromano, la superiorità del concilio ecumenico. Per questo egli si oppose, contro il duca d'Orléans, alla costituzione di una ...
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Ecclesiastico (n. forse Milano 1035 circa - m. Mantova 1086), nipote di Anselmo da Baggio (papa Alessandro II). Eletto dallo zio vescovo di Lucca nel 1073, partecipò al concilio lateranense del febbraio [...] È autore di una Collectio canonum (detta anche Apologeticus) in 13 libri, tutta intesa a dimostrare il primato del ponteficeromano sulle altre autorità sia ecclesiastiche (Concilio compreso) sia laiche, e la necessità, per gli ecclesiastici, di una ...
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Storico italiano (Milano 1902 - ivi 1963). Prof. di storia del diritto italiano nelle univ. di Urbino, Pisa, Genova, Milano, allievo di E. Besta, è passato da ricerche sulla continuità delle istituzioni [...] (Sulle origini dei comuni rurali del Medioevo, 1927; Le origini della consacrazione del vescovo di Pavia da parte del ponteficeromano e la fine dell'arianesimo presso i Longobardi, 1939; ecc.) gli consentì, dopo la scoperta degli affreschi della ...
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Il termine ἐκκλησία, che nel greco classico denota un’assemblea politica, è usato nelle parti più recenti della versione greca dell’Antico Testamento detta dei Settanta come equivalente dei termini ebraici [...] la stessa fede, partecipano agli stessi sacramenti e tendono alla realizzazione dei medesimi fini spirituali sotto la potestà del romanopontefice, e una realtà interiore (corpo mistico di Cristo), che ha al suo centro un elemento invisibile e divino ...
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UNGHERIA
Elio MIGLIORINI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Delio CANTIMORI
Carlo TAGLIAVINI
Tibor GEREVICH
Giulio de MISKOLCZY
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Ernesto [...] statale basata sull'alleanza delle tribù. Prima ancora della caduta di Ajtony, Stefano aveva inviato l'abate Ascherik dal ponteficeromano per farsi riconoscere la dignità reale. Papa Silvestro II mandò al giovane re una corona (la parte superiore ...
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MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] l'opera di Gregorio Magno. Per la sua illuminata volontà si riaffermò in tutta la cristianità occidentale la preminenza del ponteficeromano, e Roma poté divenire la sede di un nuovo impero spirituale. E fu impero di mirabile coesione: unica la fede ...
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GIUSTINIANO, imperatore d'Oriente
Angelo PERNICE
Pietro DE FRANCISCI
La figura di G. s'impone all'attenzione dello storico per la sua personalità e per l'imponenza della sua opera, che fu multiforme [...] della fede calcedonese. Nell'uno e nell'altro tentativo egli si trovò dinnanzi all'intransigente opposizione del ponteficeromano. Nel 535, essendo morto il patriarca di Costantinopoli, Epifanio, G. chiamò a succedergli il vescovo di Trebisonda ...
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INVASIONI BARBARICHE
Giovanni Battista Picotti
BARBARICHE Le invasioni germaniche. - Alla fine del sec. I d. C., Tacito, fissando lo sguardo sulle popolazioni che abitavano oltre il limes dell'Impero [...] nel sec. X un loro stato nazionale, nominalmente soggetto ai Bizantini e dal 1076 indipendente sotto la protezione del ponteficeromano; la conquista ungherese (1102) non riuscì a togliere ai Croati il loro carattere nazionale.
Alla lor volta, gli ...
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L'antipapa è il competitore del vero e legittimo papa; il capo di un partito che insorge contro il ponteficeromano, ne usurpa il nome e l'autorità e fa nascere nella chiesa cattolica uno scisma. Antipapi [...] sorsero dal terzo al decimoquinto secolo, cioè da Novaziano, che fu il primo antipapa (251), a Felice V (1439), che fu l'ultimo. Circa il numero preciso degli antipapi non sono concordi gli storici ed ...
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anti-Pontefice
(anti-pontefice), agg. inv. Che si oppone all’influenza esercitata dal Pontefice. ◆ Non c’è incontro che possa suonare come atto distensivo, invece, per gli oppositori del viaggio papale. In testa i «lupi grigi» ultranazionalisti...
pontificale
(ant. ponteficale) agg. e s. m. [dal lat. pontificalis, der. di pontĭfex -fĭcis «pontefice»]. – 1. agg. Dei pontefici, o del pontefice massimo, in Roma antica: l’autorità p.; le insegne p.; comizî p., quelli presieduti dal pontefice...