Papae Raccolta di 27 norme canoniche, compilata da Gregorio VII, che fissò i principi fondamentali della riforma della Chiesa voluta da quel pontefice. Vi è affermato il potere assoluto del ponteficeromano, [...] la sua supremazia sulle gerarchie della Chiesa e il diritto di deporre gli imperatori e di sciogliere i sudditi dal giuramento di fedeltà ...
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GREGORIO XIII papa
Fausto Nicolini
Ugo Boncompagni nacque a Bologna nel 1302; nel 1530 si laureò in giurisprudenza presso quell'università; circa quel tempo, non ancora prete, ebbe il figlio naturale [...] fermentato per la transustanziazione; esistenza del purgatorio; validità dei suffragi per i defunti; primato apostolico del ponteficeromano, ecc. Fece continuare e terminare, segnatamente per le Decretali (v.), il lavoro dei correctores, pubblicato ...
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SCISMA
Alberto PINCHERLE
Agostino TESTO
Alberto PINCHERLE
Mario NICCOLI
Eugenio DUPRE' THESEIDER
. Il termine latino schisma è semplice traslitterazione del gr. σχίσμα (cfr. σχίξω e il lat. scindo) [...] ad argomenti di carattere dottrinale: discussero cioè della costituzione e della natura della Chiesa e attaccarono il primato del ponteficeromano.
Dopo il Concilio Vaticano che dichiarò verità di fede tale primato, non è pertanto più possibile lo ...
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IMPERATORE e IMPERO
Giuseppe CARDINALI
Francesco ERCOLE
Antichità romana. - Epoca repubblicana. - La parola imperator in origine significa genericamente colui il quale imperat, chiunque, cioè, sia [...] Roma, nella bolla Unam Sanctam, la soggezione dell'impero cristiano al potere centrale, unitario, assoluto del ponteficeromano, instaurando così ufficialmente un concetto del potere ecclesiastico che, già timidamente affermato da Onorio di Autun, da ...
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SACRAMENTI
Marcel SIMON
Enrico ROSA
. È difficile dare di questo termine una definizione adeguata. Esso ebbe nella latinità una lunga storia, e acquistò un significato religioso specifico nel linguaggio [...] S. Cipriano si dichiarò nella questione favorevole ai rigoristi e contrario alla sentenza e alla prassi dello stesso ponteficeromano, S. Stefano; il quale aveva interdetto qualsiasi innovazione o velleità di ribattezzare quelli che fossero stati ...
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GARDINER, Stephen
Ecclesiastico e uomo politico inglese, nato a Bury St. Edmunds verso il 1491. Dottore in diritto civile nel 1520 e in diritto canonico nel 1521, rettore dal 1525 di Trinity Hall, a [...] del re e il titolo che questi ha assunto di capo supremo della Chiesa d' Inghilterra, riconoscendo sì al ponteficeromano una certa primazia di fronte ai capi delle singole chiese nei varî stati, ma negandogli recisamente qualsiasi ingerenza negli ...
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ONORIO I, papa
Pietro Tacchi Venturi
Di nobile famiglia campana, innalzato al pontificato alla morte di Bonifacio V, il 27 ottobre 625. Energico, saggio, dotto, pieno di zelo religioso, egli si mantenne [...] insieme con i vescovi Teodoro, Ciro, Sergio, Pirro, Paolo, Pietro, inventori della nuova eresia, anche il ponteficeromano Onorio, non però come eretico, ma come colui "qui apostolicam Ecclesiam non apostolicae traditionis doctrina lustravit, sed ...
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SAMUELE re della Bulgaria Occidentale
Saul Mézan
Era figlio del re Scisman I Mokri (963-968) e fratello minore del re David I (969-977?). Salito al trono nel 977, fino dal primo anno del suo regno egli [...] di che furono rimandati a S. Quando questi li vide, cadde al suolo fulmi nato.
Il re S. fu il più valoroso e il più umano dei sovrani bulgari. Aveva ricevuto la sua corona dal ponteficeromano.
C. Jireček, Istoria Bolgar, Odessa 1878; cfr. bulgaria. ...
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TARASIO patriarca di Costantinopoli, santo
Figlio del patrizio e prefetto Giorgio, alla morte del patriarca Paolo IV, T., per quanto laico e funzionario imperiale, fu eletto e consacrato patriarca (25 [...] sua elezione alla conferma di papa Adriano I riconoscendo in S. Pietro "il capo supremo degli Apostoli" e nel ponteficeromano "l'erede della sua cattedra". Adriano lo conferma non senza notare l'irregolarità canonica della sua elezione. Questo fatto ...
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Giovanni Angelo Medici di Marignano (Milano 1499 - Roma 1565). Arcivescovo di Ragusa (1545), cardinale (1549), protetto da Giulio III e avversato invece da Paolo IV perché filospagnolo e contrario alla [...] rigida politica del predecessore; fu eletto pontefice dopo quattro mesi di conclave (1559). Nel processo contro i nipoti di di quello di Paolo IV, iniziò la compilazione del Catechismo romano, la riforma del breviario e del messale, e della musica ...
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anti-Pontefice
(anti-pontefice), agg. inv. Che si oppone all’influenza esercitata dal Pontefice. ◆ Non c’è incontro che possa suonare come atto distensivo, invece, per gli oppositori del viaggio papale. In testa i «lupi grigi» ultranazionalisti...
pontificale
(ant. ponteficale) agg. e s. m. [dal lat. pontificalis, der. di pontĭfex -fĭcis «pontefice»]. – 1. agg. Dei pontefici, o del pontefice massimo, in Roma antica: l’autorità p.; le insegne p.; comizî p., quelli presieduti dal pontefice...