Devozioni e politica
Emma Fattorini
«Non osare dir nulla di falso, né tacere nulla di vero»
In pressoché totale controtendenza con l’attuale mainstream, mi sembra fondato sostenere che le devozioni [...] catene, riprodotte come dicevamo nelle più efficaci varianti: il pontefice è ritratto in preghiera dietro le sbarre e nel lucchetto tipico di una certa religiosità meridionale fatta di un massimo di concretezza e insieme di affidamento. Le numerose ...
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Il sogno protestante
Silvana Nitti
Alla metà dell’Ottocento l’Inghilterra («questa infaticabile creatrice d’autonomie», come scrisse Giuseppe Gangale)1 dedicava un’attenzione tutta particolare all’Italia. [...] da Roberto d’Azeglio (il liberale e massone fratello di Massimo). E se è vero che nelle Regie Patenti si specificava: razza umana dipendono dalle condizioni dell’Italia. L’impero che il pontefice romano tiene nel mondo del pensiero e della fede, è ...
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Per una geografia dei cattolici in politica
Maria Serena Piretti
Secondo un’inchiesta Eurispes condotta nel 2006, l’87,8% degli italiani si è dichiarato, ancora all’inizio del secolo XXI, cattolico. [...] grado i cattolici, pressoché all’unanimità, lasciavano la signoria del pontefice optando per l’annessione al Piemonte sotto l’egida della regione che si distinse per aver toccato la punta massima della partecipazione fu l’Emilia Romagna con il 92, ...
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Le eredita/3: i montiniani
Philippe Chenaux
Nella storiografia si parla spesso del ‘montinismo’ e dei ‘montiniani’ ma senza dare a questi termini una precisa determinazione1. Esistono molte biografie [...] il concilio e di applicarne fedelmente gli insegnamenti. Il nuovo pontefice si vorrà allora il profeta ispirato di una Chiesa rinnovata in preoccupazione sarebbe stata quella di ottenere il massimo consenso, di andare incontro alle richieste della ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] potere temporale, in quello del 27 marzo esprimeva con la massima lucidità e forza retorica la visione generale di un rapporto essere più chiara, condannando la tesi secondo cui «Il romano pontefice può e deve con il progresso, con il liberalismo e ...
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Le riviste cattoliche/1: l'Ottocento
Carlo De Maria
Il rapporto tra riviste cattoliche e identità culturale nazionale è la questione principale intorno alla quale ruotano le pagine di questo saggio. [...] essere individuato nella dichiarazione con la quale il pontefice, nel 1874, si pronunciò contro la partecipazione dei ed economici tipici di una società in trasformazione»78. Il massimo sforzo diMurri, secondo le sue stesse parole, si orientò nel ...
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Religiosa, organizzazione
Bryan R. Wilson
1. Introduzione
I termini 'chiesa' e 'setta' in senso stretto si riferiscono specificamente a forme cristiane di organizzazione religiosa. Nell'uso comune tuttavia [...] con funzioni consultive, cui compete l'elezione del papa. Il pontefice nomina i vescovi, e in questa materia il laicato non ha un ordine diverso da quello di un presbiterato. La massima autorità nel metodismo è una conferenza che delega le ...
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NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] di S. Pietro, su un trono affrontato a una delle tre porte chiuse della basilica. L'imperatore baciò piedi, mani e bocca del pontefice. Nella vicina chiesa di S. Maria "in Turribus" giurò davanti a Dio e a s. Pietro di difendere la Chiesa romana, il ...
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Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] l’impegno di testimoniarlo, nella vita e nei pronunciamenti, col massimo della fedeltà, senza riguardo di persona. Dall’altra è mio ecclesiale non risolto dalle scelte della gerarchia e dei pontefici. In parte mutate sono le tematiche e i momenti ...
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Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] delle scorte. In questo modo si riuscì ad elevare al livello massimo di 12 once, mai più superato nel secolo, il quantitativo una nota mariologica un motivo centrale delle commesse artistiche dei pontefici a partire dal XV secolo, e cioè la salvezza ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
pontefice
pontéfice s. m. [dal lat. pontĭfex -fĭcis, che tradizionalmente si ritiene comp. di pons pontis «ponte» e tema di facĕre «fare»: inizialmente il termine designava forse colui che curava la costruzione del ponte sul Tevere]. – 1....