Devozioni e politica
Emma Fattorini
«Non osare dir nulla di falso, né tacere nulla di vero»
In pressoché totale controtendenza con l’attuale mainstream, mi sembra fondato sostenere che le devozioni [...] catene, riprodotte come dicevamo nelle più efficaci varianti: il pontefice è ritratto in preghiera dietro le sbarre e nel lucchetto tipico di una certa religiosità meridionale fatta di un massimo di concretezza e insieme di affidamento. Le numerose ...
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I cattolici e il consenso politico dopo la fine della Democrazia cristiana
Sergio Apruzzese
Il tramonto della Democrazia cristiana e l’inizio della diaspora cattolica
Il partito che è stato di Alcide [...] gamba (cattolica) dell’Ulivo accanto a quella postcomunista del Pds guidato da Massimo D’Alema. Si punta a un’alleanza di «partiti dell’Ulivo» e ’ dell’organo della Curia romana più vicina al pontefice di cui era responsabile, sulla Cei invitata ad ...
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Guerra e Resistenza
Giorgio Vecchio
Nazionalismo cattolico e patriottismo ‘freddo’
Nel 1939 la totalità dei cristiani italiani si considerava inserita a pieno titolo nella comune patria italiana. Differenti [...] curia vaticana e che si concluse con la morte del pontefice il 10 febbraio 19399, sul tavolo dei rapporti tra Chiesa , nell’ottica di un conflitto totale e quindi ideologizzato in massimo grado.
L’attacco all’Unione Sovietica scatenato da Hitler il ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] potere temporale, in quello del 27 marzo esprimeva con la massima lucidità e forza retorica la visione generale di un rapporto essere più chiara, condannando la tesi secondo cui «Il romano pontefice può e deve con il progresso, con il liberalismo e ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] , fatta salva la restituzione del potere temporale al pontefice, fu sancito il predominio austriaco sia mediante la nascita avuto luogo a Milano, le cui Cinque giornate, massima espressione di mobilitazione popolare, non avevano comunque realizzato il ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] preunitari. Il gruppo storico dei piemontesi, che discendeva da Massimo d’Azeglio, aveva il suo uomo più rilevante in presunto dissidio sul modo di conquistare Roma (attraverso un accordo col pontefice, oppure con un’azione di forza) è meno chiara di ...
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Tradizioni, culto e dottrine nel mondo bulgaro
Krassimir Stantchev
Vassja Velinova
Il tema e l’immagine di Costantino entrano nella cultura bulgara con la conversione del primo impero bulgaro (681-1018) [...] impero. È nel XIV secolo che si osserva il massimo impatto del tema costantiniano sulla cultura bulgara, che trova Responsa Nicolai I papae ad consulta Bulgarorum7 nelle quali il pontefice, in modo ben più concreto di Fozio, rispondendo alle domande ...
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Il modello Bartoletti nell'Italia mancata
Massimo Faggioli
Un vescovo italiano del concilio
La figura di Enrico Bartoletti è di rilievo nella storia della Chiesa italiana del postconcilio come segretario [...] sufficiente a mitigare le durezze dell’atteggiamento del pontefice immediatamente prima del referendum e gli interventi vaticani avere copia del testo che avevo steso, pregandola della massima riservatezza. Le sarei molto grato se Lei mi dicesse ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] ; il Veneto sarebbe rimasto all’Austria, la quale aderiva a una confederazione italiana affidata alla presidenza onoraria del pontefice, e che nel Granducato di Toscana, Legazioni, Ducati di Modena e di Parma i principi sarebbero stati ricollocati ...
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NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] di S. Pietro, su un trono affrontato a una delle tre porte chiuse della basilica. L'imperatore baciò piedi, mani e bocca del pontefice. Nella vicina chiesa di S. Maria "in Turribus" giurò davanti a Dio e a s. Pietro di difendere la Chiesa romana, il ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
pontefice
pontéfice s. m. [dal lat. pontĭfex -fĭcis, che tradizionalmente si ritiene comp. di pons pontis «ponte» e tema di facĕre «fare»: inizialmente il termine designava forse colui che curava la costruzione del ponte sul Tevere]. – 1....