BELZONI, Giovanni Battista
Romain Rainero
Claudio Barocas
Nacque a Padova il 5 nov. 1778 da umile famiglia di origine romana. Giovanissimo, lavorò nella bottega del padre barbiere; ma ben presto, rivelando [...] La campagna d'Italia del Bonaparte, poi la cacciata da Roma del pontefice Pio VI, interruppero gli studi e la permanenza del B. a archeologo italiano. Certo è che la polemica raggiunse il massimo in occasione della vendita del sarcofago che oggi si ...
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L'Africa settentrionale tra il IV e il VII secolo
Enrico Zanini
Noël Duval
Raimondo Zucca
Pier Giorgio Spanu
Danila Artizzu
Francesca Romana Stasolla
Giuseppina Alessandra Cellini
Rosa Maria Carra [...] vescovo di Alessandria Dionisio a chiedere l'intervento del pontefice Sisto II. Le liste dei sinodi riportano 11 la cattedrale, sorgeva lungo l'asse viario che collegava il decumano massimo con la porta est. Nota dalle segnalazioni dei fratelli F.W. ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] nordici a partire dal IX secolo e raggiunse poi la massima fioritura nel Gotico. La produzione del vetro nel Medioevo è in Pasquale I (817-824) il più attivo realizzatore. A tale pontefice si devono, tra l'altro, la costruzione della cappella di S. ...
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SMALTO
A.R. Calderoni Masetti
J. Durand
A. Shalem
Pasta vitrea distesa su metallo, sottoposta ad alte temperature, secondo tecniche già testimoniate in alcuni anelli di epoca micenea (1200 a. C.), [...] 'edificio e l'appartenenza all'Ordine francescano del pontefice - sarebbe stata la base sulla quale si affermò (1964-1965), il citato calice veneziano detto di Teofilatto. Al massimo, per le origini di questa nuova tecnica a Costantinopoli, si può ...
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FONTI
M. Bernardini
Gli studiosi che all'epoca della Controriforma per primi si dedicarono allo studio dei monumenti cristiani di età tardoantica e medievale erano filologi come Panvinio e Alemanno, [...] un riconoscimento ufficiale del concilio del 692, il pontefice cita in tutte e tre le lettere l'ottantaduesimo raccolta di epigrammi, compilata nel sec. 10°, fu arricchita da Massimo Planude intorno al 1300 (Anthologia Graeca) e nel sec. 14 ...
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ROMA - Pittura
G. Curzi
A. Tomei
La perdita degli apparati decorativi dei grandi cantieri romani del sec. 4°, solo in parte risarcita dalla sopravvivenza di un episodio semiprivato come il mausoleo [...] - che il giovane maestro fiorentino poté vedere nel loro massimo splendore nel corso dei suoi ripetuti soggiorni nell'Urbe - fu affidata ad Arnolfo di Cambio nel 1296, quando cioè il pontefice era ancora in vita, anzi eletto da poco più di un anno ...
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L’epigrafia costantiniana
La figura di Costantino e la propaganda imperiale
Gian Luca Gregori
Alister Filippini
La documentazione epigrafica, consistente per la maggior parte di iscrizioni in lingua [...] i nostri pensieri come una cura insonne; ma il massimo impegno della previdenza nostra è che tutte quante le ; G. Forni, Flavia Constans Hispellum. Il tempio ed il pontefice della gente Flavia costantiniana, in I problemi dell’appartenenza dei beni ...
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ROMA - Scultura
A. Melucco Vaccaro
A.M. D'Achille
Dal 6° secolo alla prima metà del 12°. - La produzione superstite del periodo compreso tra il sec. 6° e la metà del 12° si limita, quasi senza eccezioni, [...] Mus. Pio Cristiano che reca anche la menzione del pontefice. Il repertorio è astratto e di grande rigore lineare ostiense, da una serie di crocifissi (monastero di S. Ambrogio della Massima, metà sec. 13°; S. Maria in Monticelli, prima metà sec. ...
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PORTA
M. Bernardini
Il mondo antico lasciò in eredità al Medioevo un numero di p. artisticamente lavorate molto superiore all'esigua quantità degli esemplari oggi superstiti. Si doveva trattare di battenti [...] S. Pietro in Albe il repertorio adottato rimanda in massima parte al bestiario fantastico, tanto che anche i simboli degli all'intera città di Roma. Qui si trovava probabilmente un pontefice in trono, forse S. Pietro come capostipite della genealogia ...
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Il fenomeno urbano. Periodo tardoantico e medievale
Letizia Pani Ermini
Francesca Romana Stasolla
Sara Magister
Lo sviluppo urbano
di Letizia Pani Ermini
A partire dal VI secolo nelle fonti occidentali [...] era stato operato a Roma sul Tevere dal pontefice Leone IV come difesa contro i Saraceni), con London- New York 1992; A. Carandini, L'ultima civiltà sepolta o del massimo oggetto desueto, secondo un archeologo, in Storia di Roma, III, 2. L' ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
pontefice
pontéfice s. m. [dal lat. pontĭfex -fĭcis, che tradizionalmente si ritiene comp. di pons pontis «ponte» e tema di facĕre «fare»: inizialmente il termine designava forse colui che curava la costruzione del ponte sul Tevere]. – 1....