VESTALE
Giulio Giannelli
. Col nome di virgines Vestales si designavano, in Roma antica, le sacerdotesse addette al culto di Vesta. L'origine di questo sacerdozio risale indubbiamente a tempi remotissimi, [...] ; di una settima vestale non c'è traccia fino alla metà del sec. IV. La scelta delle vestali veniva fatta dal ponteficemassimo, secondo le norme contenute in una legge Papia d'incerta data, il cui contenuto è conservato in Gellio (Noct. att., I ...
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SACRILEGIO
Marcel SIMON
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Arnaldo BERTOLA
Storia delle religioni. - È la profanazione sia d'un atto del culto, sia d'un oggetto o d'una persona, i quali siano santi per natura [...] del parricidio, con la conseguenza della competenza dei questori, altrove si accenna a un procedimento discrezionale davanti al ponteficemassimo: nel primo ordine d'idee, la sanzione sarebbe di morte, salva, quando la decisione finale fu rimessa ...
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GIOVE (Iuppiter)
Giulio Giannelli
Il sommo degli dei, nella religione dei Romani. Esso è per eccellenza la divinità del cielo e della luce, come dice il suo nome, derivato dalla radice indoeuropea di̯eu [...] rito religioso, quello della confarreazione (in sacris nihil religiosius confarreationis vinculo erat): alla cerimonia presiedevano il ponteficemassimo e il flamine diale, e G. era considerato a essa presente, come testimone e mallevadore dell ...
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PATRIZIATO
Plinio Fraccaro
. Il patriziato romano (sull'origine della distinzione fra patrizî e plebei in Roma v. plebe) rimase per quasi tutta l'età repubblicana una nobiltà chiusa e di nascita. Il [...] riservati ai patrizî. Perciò, nel 45 o 44, Cesare si fece attribuire da una lex Cassia la facoltà, come ponteficemassimo, di elevare plebei al patriziato, facoltà che nel 30 una lex Saenia attribuì anche ad Augusto, che stava allora compiendo ...
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PENATI (dal lat. penus "commestibili di riserva", poi "ripostiglio delle provviste")
Nicola Turchi
I Penati sono gli spiriti tutelari dei viveri di riserva della famiglia (perciò Dion. Alic., I, 67, [...] libatorie, che una volta all'anno nell'apposita festa veniva solennemente purificato e rinnovato e dove a nessuno, salvo al ponteficemassimo e alle vestali, era lecito porre il piede.
In seguito i Penati pubblici ebbero sulla Velia un tempio proprio ...
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PROFANAZIONE (lat. profanatio da pro "innanzi" fanum "luogo sacro")
Agostino TESTO
Nicola TURCHI
Nel suo senso più largo la profanazione è la manomissione di ciò che è sacro. Tale manomissione può essere [...] della tribù; ai non iniziati avvicinarsi al luogo contrassegnato dove si svolge l'iniziazione. In Roma, il solo ponteficemassimo poteva entrare nel penus Vestae. Nel tempio di Gerusalemme v'era un atrio riservato ai pagani, uno spazio riservato ...
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LETTISTERNIO (lectisternium)
Gioacchino Mancini
Era nell'antica Roma un sacrificio o convito sacro nel quale le divinità, che si figuravano convitate, riposavano in effige su un letto, con il braccio [...] senatori e patrizî con le rispettive mogli e i figli, e tutte le tribù e gli ordini con alla testa il ponteficemassimo, e anche i fanciulli in genere libertini e le vergini. Indetto il lettisternio cessarono le liti, le private competizioni furono ...
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SCIPIONE Nasica, Publio Cornelio detto Corculum (P. Cornelius P. f. Cn. n. Scipio Nasica)
Alfredo PASSERINI
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Console romano nel 162 e 155. Fu edile curule nel 169; nel 168 legato [...] politica di concordia fra gli stati più potenti. Difese Cartagine fino all'ultimo, anche quando nel 146 si fu arresa. Fu ponteficemassimo nel 150; legato in Grecia nel 149; princeps senatus nel 147 e nel 142.
Lodato da Cicerone (Cato, 14, 50) per ...
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ORAZIO Pulvillo Marco (M. Horatius Pulvillus)
Gaetano De Sanctis.
Fu secondo la tradizione, console in Roma nel I anno della repubblica che, stando all'usuale cronologia, corrisponde al 509 a. C. Fu [...] alcun titolo di magistratura: il che spiega come secondo un'antica tradizione la dedica fosse fatta da O. in qualità di ponteficemassimo (Cicerone).
Bibl.: E. Pais, Storia critica di Roma antica, II, Roma 1915, pp. 9 seg., 104 seg.; G. De Sanctis ...
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RULLO, Publio Servilio (P. Servilius Rullus)
Arnaldo MOMIGLIANO
Noto come il tribuno della plebe che nel 63 a. C., l'anno del consolato di Cicerone, fece una proposta di legge agraria, a cui Cicerone [...] ai decemviri e che metteva in maggior rilievo con il sistema di elezione analogo a quello usato per il ponteficemassimo. A ragione perciò si è sospettato che dietro R. stesse qualche personaggio di primo piano, preoccupato di quanto potesse ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
pontefice
pontéfice s. m. [dal lat. pontĭfex -fĭcis, che tradizionalmente si ritiene comp. di pons pontis «ponte» e tema di facĕre «fare»: inizialmente il termine designava forse colui che curava la costruzione del ponte sul Tevere]. – 1....