DITTICO
C. Jhm
D., in latino diptychum, deriva dalle parole greche δίς e πτύσσειν con le quali originariamente poteva essere indicato qualsiasi oggetto piegato in due parti. Soltanto nella tarda antichità [...] impegni di pagamenti e di ricevute (ad esempio se ne trovarono di simili nella Casa di L. Cecilio Giocondo a Pompei), per documenù e protocolli e per la redazione di liste nelle quali dovevano facilmente intervenire dei cambiamenti (Pauly-Wissowa, v ...
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Affresco
M. Cordaro
Deve intendersi per pittura a fresco, o più semplicemente a., un particolare tipo di pittura murale caratterizzato dalla stesura dei colori, generalmente di origine inorganica, stemperati [...] 40; 35, 49) e ha peraltro trovato conferma puntuale nell'analisi delle pitture murali superstiti di Roma e di Pompei. Nelle decorazioni pittoriche catacombali si assiste a un procedimento semplificato della tecnica dell'a., con un numero inferiore di ...
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GIGLIOLI, Giulio Quirino
Marcello Barbanera
Nacque a Roma il 25 marzo 1886 da Alfredo e da Pierina Galli. Compiuti gli studi classici presso il liceo-ginnasio Visconti di Roma, nel 1904 si iscrisse [...] Napoli, dove si occupò del riordinamento della collezione dei vasi greci ed eseguì scavi nel territorio della sovrintendenza e a Pompei. Dopo circa un anno, sempre per concorso, fu trasferito a Roma presso il Museo etrusco di Villa Giulia: qui, sotto ...
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CIGNAROLI, Giambettino
Franco R. Pesenti
Nacque il 4 luglio 1706 a Verona da Leonardo elda Rosa Lugiati.
Dalla autobiografia (corredata da elenco delle opere) che il Temanza ottenne dal C., per mandarla [...] della vita dei pittori venez. istorici, Venezia 1762, s. v; I. Bevilacqua, Mem. della vita di G. B. C. ..., Verona 1771; G. Pompei, Oraz. in morte di G. B. C., Verona 1771; A. Frizzi, Guida del forestiere per la città di Ferrara, Ferrara 1787, pp. 95 ...
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CAELATOR
J. Calabi Limentani
Era a Roma, in senso stretto, colui che incideva col cesello (caelum) ogni materiale duro, come pietra, avorio, legno, vetro, ma soprattutto metallo; in senso lato e proprio [...] dimentica di scrivere il proprio nome, doveva essere un padrone di officina di oggetti preziosi, forse un gioielliere. In un'iscrizione di Pompei un c. ricordato subito prima di un gemmarius (v.) (C. I. L., iv, 8505) fa pensare. ad altro lavorante di ...
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PIRANESI, Francesco
Chiara Lo Giudice
– Nacque a Roma nel 1761 (Morazzoni, [1920], pp. 44 s.) da Giambattista Piranesi e Angelica Pasquini. Secondo di cinque fratelli, beneficiò di un’educazione artistica [...] una serie di oggetti di uso comune quali vasellame da cucina, strumenti di misura, attrezzi agricoli, provenienti dagli scavi di Pompei ed Ercolano e all’epoca conservati nel Museo di Portici. L’artista spostò qui l’attenzione dalla grandiosità delle ...
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SIGILLO
L. Breglia
Il s., da sigillum diminutivo di signum, corrispondente al greco: σϕραγίς (donde sfragistica la disciplina che li studia), ha origini antichissime ricollegandosi alla necessità pratica [...] ., Sat., vii; 13, 12) sono spesso di ferro e talora non da portare al dito, ma da usare esclusivamente pel s.: Pompei ci ha dato infatti anelli in cui il s. è costituito da una tavoletta rettangolare o tonda, sproporzionata all'anello stesso, con le ...
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PARTHENOS (Παρϑένος)
A. Bisi
Figlia di Apollo e Crisotemi, collocata dal padre fra le stelle dopo la sua morte precoce. Secondo Arato (Phaen., 96) la costellazione avrebbe preso nome dalla figlia di [...] , forse con più ragione, ad Iride.
Il Robert identifica P. nella figura alata che appare in alcune pitture da Ercolano (basilica) e da Pompei (Regio viii, Ins. 3, 4: Regio ix, Ins. 5, 6) con il ritrovamento di Telefo per opera di Ercole ed Ercole ed ...
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AGATHODAIMON (᾿Αγαϑοδαίμων e 'Αγαϑὸς δαίμων)
G. Bermond Montanari
Termine generico per designare una divinità salutare (es. Zeus, Asklepios ecc.); era una denominazione che poteva spettare ad ogni δαίμων [...] serpente sacro. Il serpente appare spesso in pitture e in rilievi in case romane: varî esempî si hanno nei lararî a Pompei e a Ostia.
Monumenti considerati. - Rilievo da Tespie: Athen. Mitt., xv°, 1891; M. Nusson, Gesch. gr. Rehgion, p. 193, fig. 1 ...
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ROMOLO e REMO (Romŭlus, Remus)
F. Castagnoli
Una statua di Romolo era sul Campidoglio insieme con quelle degli altri re (Plin., Nat. hist., xxxiv, 23; Cass. Dio, xliii, 45): si ritiene che questa serie [...] dopo la vittoria su Acrone: la statua ha ispirato, come ha dimostrato M. Camaggio, una pittura di via dell'Abbondanza a Pompei e alcune monete di Adriano e di Antonino Pio: Romolo è in movimento verso destra, è armato di corazza, tiene la lancia ...
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pompeiano1
pompeiano1 agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Pompeianus, der. di Pompeii -orum «Pompei»]. – Di Pompei, città antica e odierno centro in provincia di Napoli, presso le pendici orientali del Vesuvio. Con riferimento all’antica città...
pellegrinàggio (ant. peregrinàggio) s. m. [der. di pellegrino (ant. peregrino)]. – 1. a. Pratica devozionale consistente nel recarsi, da soli o in gruppo, a un santuario o a un luogo sacro per compiervi speciali atti di religione, sia a scopo...