IO
E. Paribeni
(᾿Ιωᾒ). − Eroina argiva, figlia del dio fluviale Inachos. Secondo altre genealogie è anche detta figlia di Iasos, di Arestor, di Kadmos e persino di Prometeo.
Sacerdotessa della grande [...] dell'arrivo di I. in Egitto noto in due redazioni tra cui quella in certo senso ufficiale del tempio d'Iside in Pompei.
Numerosissimi sono poi i volti femminili con piccole corna che vengono riferiti con più o meno probabilità a I., ma che potrebbero ...
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GENERE, Pittura di
R. Bianchi Bandinelli
Si dà il nome di pittura di genere a quella che ritrae scene di vita quotidiana, di carattere aneddotico, con fedeltà di minuta riproduzione dei particolari. [...] poi occupati in giuochi o in opere artigiane, come nel fregio della stanza a fondo nero nella Casa dei Vettii a Pompei). Un'altra categoria di pitture di genere sono le composizioni di animali mescolati a elementi vegetali o le composizioni dette di ...
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FORINO, Gioacchino
Vladimiro Valerio
, Nato a Napoli il 6 febbr. 1797, lavorò come apprendista nella Litografia militare, fondata nei primi mesi del 1823 presso l'Officio topografico. La sua formazione [...] F. la maggiore notorietà anche se gran parte delle architetture che realizzò, in particolare quelle relative alle antichità di Pompei, sono rese con una rigidità ed uno schematismo che possono giustificare il severo giudizio che diede della sua opera ...
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IDOLINO
L. Vlad Borrelli
− È il nome tradizionale di una statua bronzea di giovinetto ignudo (altezza m 1,48) rinvenuta a Pesaro nel 1530 e conservata nella villa del duca di Urbino a Monte Imperiale [...] riferiva della esistenza di viticci in bronzo, pensava a un parallelo con l'Efebo lychnophòros da via dell'Abbondanza a Pompei (Napoli, Museo Naz.) che rappresenta una analoga variazione su temi classici, in quel caso prevalentemente fidiaci, e di un ...
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GARRUCCI, Raffaele
Red.
Archeologo (Napoli 23 gennaio 1812 - Roma 5 maggio 1885).
Iniziato agli studi archeologici dal Marchi al Collegio Romano, fu essenzialmente un autodidatta; dotato di acuta intelligenza [...] possono ricordarsi il Bullettino archeologico napolitano (Nuova serie, Napoli 1852 ss. pubblicato insieme con G. Minervini); I Graffiti di Pompei (2a ed., con 32 tavole, Parigi 1856); Vetri ornati di figure in oro trovati nei cimiteri cristiani (1a ...
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ARCHEOLOGIA MEDIEVALE
S. Tabaczynski
L'a. medievale è l'applicazione delle tecniche archeologiche allo studio del periodo che, nell'Europa mediterranea e occidentale, ebbe inizio con la caduta dell'Impero [...] scavi per arricchire le proprie collezioni. Nel sec. 18° la scoperta e l'esplorazione delle città sepolte di Pompei ed Ercolano contribuirono allo sviluppo di una ricerca più sistematica dei resti antichi, portata avanti in seguito, su basi ...
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Vedi COLORE dell'anno: 1959 - 1994
COLORE
P. Zancani Montuoro*
Fin dai primordi l'uomo è stato impressionato dal colore, ed ha imparato a sfruttare le risorse, che la natura gli offriva, per procurarsi [...] Boll. Ist. Centr. Restauro, 1950, p. 13; S. Augusti, in Pompeiana; raccolta di studi per il II centenario degli scavi di Pompei, Napoli 1950, p. 313; E. Aletti, La tecnica della pittura, Roma 1951; M. Cagiano de Azevedo, in Boll. Ist. Centr. Restauro ...
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MADRID
A. Fernandez de Avilrs
Museo archeologico nazionale. - 1. - Il museo, fondato da Isabella Il nel 1867, fu installato in un edificio chiamato "Casino de la Reina", nella via degli Ambasciatori, [...] collezione della Biblioteca Nazionale, molti oggetti della quale erano appartenuti a Carlo III (alcuni provenivano dagli scavi di Pompei ed Ercolano) e le piccole collezioni in gran parte costituite da monete, del Museo di Scienze Nazionali e della ...
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Vedi CANDELABRO dell'anno: 1959 - 1994
CANDELABRO (λύχνιον, λυχνία, λαμπτήρ, ϕανός, candelabrum)
G. Bendinelli*
L'elaborazione artistica di un tale oggetto domestico risale molto indietro nel tempo. [...] una poco felice variante del tipo descritto, e di età tarda. Il tipo schematico accennato di c. di bronzo si ritrova a Pompei. Su esemplari pure d'età romana la base del c. assume la forma di una piramide triangolare allungata, tronca, da cui sorge ...
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Vedi ARGENTO dell'anno: 1958 - 1994
ARGENTO (argentum, ἄργυρος)
M. Cagiano de Azevedo
Furono i Fenici che diffusero l'uso dell'a. nel bacino del Mediterraneo. Essi lo ricavavano forse dalle miniere spagnole. [...] fra i cittadini romani, che ne ebbero anche di finemente decorata. È da ricordare a questo proposito l'argenteria trovata a Pompei nella Casa di Menandro o quella della villa di Boscoreale, o quella di Hildesheim, di Traprain ovvero di Hoby. Non sono ...
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pompeiano1
pompeiano1 agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Pompeianus, der. di Pompeii -orum «Pompei»]. – Di Pompei, città antica e odierno centro in provincia di Napoli, presso le pendici orientali del Vesuvio. Con riferimento all’antica città...
pellegrinàggio (ant. peregrinàggio) s. m. [der. di pellegrino (ant. peregrino)]. – 1. a. Pratica devozionale consistente nel recarsi, da soli o in gruppo, a un santuario o a un luogo sacro per compiervi speciali atti di religione, sia a scopo...