EMBLEMA (ἔμβλημα o ἐμβεβλημένα)
O. Elia*
Originariamente viene così definito qualsiasi oggetto lavorato, inserito in uno più grande e di diversa maniera (da ἐμβάλλω = lat. conicio, insero).
Il termine, [...] a volte misure molto notevoli, il più grande è senza dubbio il mosaico di Alessandro della Casa del Fauno a Pompei, certamente importato (come dimostra l'imperizia di alcuni restauri eseguiti nella città, forse in seguito ai danni subiti durante il ...
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EDICOLA (aedicula)
G. Bendinelli
Escludendo dalla parola il valore etimologico del diminutivo di aedes (tempio), nel qual caso a ogni piccola e minuscola figura di tempio spetterebbe la denominazione [...] i manuali in genere d'architettura classica; J. Durm, Baukunst d. Etrusker u. der Römer, Stoccarda 1905; per l'edicola di Pompei: A. Mau, Pompeji in Leben u. Kunst, Lipsia 1908, p. 275 ss. e passim. Monumenti sepolcrali romani in forma di edicola ...
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Fulci, Lucio
Marcello Garofalo
Regista e sceneggiatore cinematografico, nato a Roma il 17 giugno 1927 e morto ivi il 13 marzo 1996. La sua notorietà, consolidatasi anche all'estero dopo la sua morte, [...] Roma ed esordì nel 1950 seguendo come assistente la seconda unità sul set di Les derniers jours de Pompéi, noto anche come Gli ultimi giorni di Pompei, diretto da Marcel L'Herbier e Paolo Moffa. Partecipò quindi, sempre come aiuto, a un gran numero ...
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APATE (᾿Απάτη)
G. Bermond Montanari
Personificazione dell'illusione e dell'inganno. Nell'arte figurata appare come una figura femminile con gli attributi delle Erinni: serpenti nei capelli, pelle di [...] Atene.
Bibl: W. H. Roscher, in Roscher, I, c. 388, s. v.; K. Wernicke, in Pauly-Wissowa, I, cc. 2670-671, s. v., n. 2; Furtwängler-Reichhold, p. 148, tav. 88; V. Spinazzola, Arti decorative in Pompei e nel Museo Naz. di Napoli, Roma 1924, tav. 209. ...
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Complesso movimento culturale europeo manifestatosi fra la seconda metà del 18° sec. e il primo trentennio del 19° sec., che, oltre a interessare tutti gli aspetti dell’arte, coinvolse il profondo rinnovamento [...] , al decorativo e al grazioso; e ciò per influsso anche della decorazione ellenistica allora venuta in luce a Ercolano e a Pompei. Poi, via via che ci si avvicina alla fine del secolo, il bello è sempre più consapevolmente concepito non solo come ...
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Mitica madre di Romolo e Remo. Esistono varie versioni della sua leggenda. Secondo la versione albana, più diffusa e divenuta poi canonica, R., figlia di Numitore, perseguitata dallo zio Amulio usurpatore [...] nell’arte romana è l’episodio di Marte che scende dal cielo verso la vestale fanciulla addormentata, sia in pittura (Pompei e Roma, Domus Aurea), sia in mosaici (Roma, palazzo Altieri), in rilievi (Ara Casali, Budapest, Igel), in sarcofagi, in gemme ...
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LATERIZI
Giuseppe Lugli
LATERIZÎ: L'opera laterizia (XX, p. 575).
Archeologia. - L'architettura egizia, e più ancora quella della Mesopotamia, conobbero e adoperarono mattoni cotti, per quanto assai [...] delle anfore e dei vasi; la scoperta della calce, che non si sa quando sia avvenuta, ma che si riscontra in Pompei già nel primo periodo sannitico, spinse ad alternare col tufo il materiale fittile, e una volta dimostrata la speciale resistenza di ...
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PRELATO
Luigi Giambene
. Questo termine indica in genere una persona che per dignità è superiore agli altri (prae-latus), ma nel linguaggio ecclesiastico si applica oggi o, in senso stretto, ai membri [...] giurisdizione vescovile sopra una o più diocesi con territorio separato (ad es. Montecassino, Einsiedeln, Martinberg, Valle di Pompei, ecc.). Citiamo ancora i prelati di rito orientale, aventi giurisdizione ordinaria personale o territoriale (p. es ...
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Città antica, ricordata con questo epiteto solo da Plinio (Nat. Hist., III, 107) insieme con la omonima Undecimanorum, oggi Pietrabbondante, ebbe senza dubbio notorietà prima dell'altra, per quanto l'altra [...] della piccola tribù dei Carecini). Dopo la guerra sociale fu ordinata a municipio nella tribù Voltinia, ma presto decadde.
Bibl.: Corp. Inscr. Lat., IX, p. 237; G. De Petra, in Giorn. degli Sc. Pompei, n. s., 1870-73; A. Caraba, in Giorn. d. Sc ...
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TRICLINIO (triclinium)
Giovanni Patroni
È chiamata così, nella casa romana, la sala da pranzo: essa trae il nome dall'uso di tre letti (gr. κλίνη), detti appunto tricliniarî, sui quali i convitati si [...] giardino della porticus (parte posteriore della casa, che seguiva all'atrio e al tablino, e che Vitruvio chiama peristilio). A Pompei i tetti sono talora in muratura. In tempi antichi i Romani desinavano nel tablinum, come attesta Varrone, e ciò è ...
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pompeiano1
pompeiano1 agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Pompeianus, der. di Pompeii -orum «Pompei»]. – Di Pompei, città antica e odierno centro in provincia di Napoli, presso le pendici orientali del Vesuvio. Con riferimento all’antica città...
pellegrinàggio (ant. peregrinàggio) s. m. [der. di pellegrino (ant. peregrino)]. – 1. a. Pratica devozionale consistente nel recarsi, da soli o in gruppo, a un santuario o a un luogo sacro per compiervi speciali atti di religione, sia a scopo...