Scrittore ucraino (Poltava 1769 - ivi 1838). Il suo poema umoristico Eneida (1798), quadro di vita ucraina della fine del sec. 18º, ha avuto un grande influsso sulla successiva letteratura ucraina, di [...] cui K., autore anche di operette comico-folcloristiche (Natalka Poltavka "Natalka di Poltava", 1837), è uno dei principali iniziatori. ...
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Scrittore russo (Soročincy, Poltava, 1809 - Mosca 1852). È stato tra i maggiori narratori del 19° sec.: i suoi racconti di Večera na chutore bliz Dikan´ki ("Le veglie alla fattoria presso Dikan´ka", 1831-32) [...] Afanas´evič era autore di commedie ucraine. G. trascorse l'infanzia nella tenuta paterna di Vasil´evka (govern. di Poltava), nel 1828 si trasferì a San Pietroburgo, dove entrò in contatto coi circoli letterarî e nel 1831 conobbe Puškin. Pubblicò ...
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Poeta ucraino (Zabky, Poltava, 1890 - Soloveckie Ostrova 1937). Tra i primi autori ucraini ad aderire al simbolismo, seppe raggiungere accenti personali nella raccolta Zemlja ("La terra", 1921). Si dedicò [...] in seguito alla critica (Azijats´kyi Apokalipsis "Apocalisse asiatica", 1926), facendosi propugnatore dello stile "proletario". Fu arrestato e deportato durante le purghe staliniane ...
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Poeta ucraino (Zinkiv, Poltava, 1890 - Soloveckie Ostrova 1937). Fondatore del gruppo dei Neoclassici, fu maestro nel genere del sonetto. Nel 1935 fu deportato e poi mandato a morte. Postume apparvero [...] le raccolte Sonnetarium (1948), Calalepton (1952), Corollarium (1958). Scrisse anche opere di storia letteraria (Nove ukrajins´ke pis´menstvo "La nuova letteratura ucraina", 1924; Vid Kuliša do Vynnyčenka ...
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Scrittore ucraino (Char´kovcy, Poltava, 1882 - ivi 1911). Arrestato per aver preso parte a rivolte contadine, fu esiliato in Russia (1906-10). Espresse con vivacità i sentimenti di protesta del mondo contadino [...] in una serie di racconti poi riuniti in varie edizioni postume (Z knyhy žyttja "Dal libro della vita", 1912; Povne zibrannjka tvoriv "Opere complete", 1928) ...
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Scrittore ucraino (n. Sološino, Poltava, 1924). Esordì coi racconti realistici e ironici di Stepovy kvity ("I fiori della steppa", 1955), seguiti da Evropa. Zachid ("Europa. Occidente", 1961). Negli anni [...] Settanta aderì alla scuola del chymernyi roman ("romanzo magico"), rappresentandone il filone storico (Smert´ u Kyjevy "Morte a Kiev", 1973; Roxolana, 1980; Ja, Bohdan "Io, Bohdan", 1982) ...
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Poeta ucraino (Velikie Soročincy, Poltava, 1864 - Bojarka, Kiev, 1925). I suoi versi (che raccolse in Z poezii Volodymyra Samiilenka "Dalla poesia di V. S.", 1890, e Ukrajini "All'Ucraina", 1906) sono [...] permeati da un profondo idealismo, con rari accenti satirici. Autore di drammi (Marusia Churajivna, 1896), tradusse l'Iliade, la Divina Commedia, Molière, Byron, ecc ...
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Scrittore ucraino (Veselyj Padol, Poltava, 1827 - Černigov 1893). Studiò a Nizin e a Černigov. Per le sue idee progressiste, fu esonerato dall'insegnamento ginnasiale. Pubblicò in russo la sua prima raccolta [...] di versi (Stichotvorenija "Poesie", 1847), ma solo le sue posteriori composizioni in ucraino gli assicurarono una durevole fama: come le Bajky ("Favole"), scritte sotto l'influenza stilistica del russo ...
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Scrittore ucraino (Sylivka, Poltava, 1920 - Leopoli 1961), fratello di Hryhir. Esordì come poeta, ma fornì le sue prove migliori nella narrativa, con i racconti di Zorani meži ("Confini arati", 1951), [...] il romanzo Chmarka soncja ne zastupyt´ ("Una nuvoletta non copre il sole", 1956) e soprattutto con Vyr ("Il vortice", 1960-62), ampio affresco della collettivizzazione agraria e della seconda guerra mondiale. ...
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Poeta ucraino (Biici, Poltava, 1935 - Čerkassy 1963). I suoi versi, per la loro mordente satira verso il regime sovietico, furono sottoposti a pesante censura ed ebbero soprattutto circolazione clandestina. [...] In vita pubblicò una raccolta "emendata", Tyša i hrim ("Silenzio e tuono", 1963), e altre due comparvero postume (Zemne tjažinnja "Gravitazione terrestre", 1964; Poeziji "Poesie", 1966); all'estero uscì ...
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polta
pólta (ant. pólte) s. f. [lat. pŭls pŭltis], letter. – Specie di polenta di farina bianca, o di fava, alimento degli antichi Romani prima che conoscessero il pane, poi cibo ordinario della gente povera, degli schiavi, o preparato per...