Pittore russo (Panikovo 1835 - Poltava 1911). Completò la sua formazione in Germania, Italia e Francia (1862-68), poi visse prevalentemente a Pietroburgo. Fu uno degli organizzatori del gruppo degli Ambulanti [...] insieme ai quali espose scene di genere che spesso toccano problematiche sociali (Congratulazioni agli sposi, 1860, San Pietroburgo, Museo Russo; Pausa meridiana davanti alla sede dello Zemstva, 1872, ...
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Fisico (Romny, governatorato di Poltava, 1880 - Leningrado 1960), allievo di W. K. Röntgen a Monaco di Baviera, prof. di fisica presso il Politecnico e dal 1929 direttore dell'Istituto di fisica e tecnica [...] di Leningrado. Autore di importanti studî sperimentali in varî campi della fisica, in partic. sui dielettrici e semiconduttori e sulle deformazioni indotte su cristalli da sollecitazioni meccaniche ...
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Scrittore ucraino (Char´kovcy, Poltava, 1882 - ivi 1911). Arrestato per aver preso parte a rivolte contadine, fu esiliato in Russia (1906-10). Espresse con vivacità i sentimenti di protesta del mondo contadino [...] in una serie di racconti poi riuniti in varie edizioni postume (Z knyhy žyttja "Dal libro della vita", 1912; Povne zibrannjka tvoriv "Opere complete", 1928) ...
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Scrittore ucraino (n. Sološino, Poltava, 1924). Esordì coi racconti realistici e ironici di Stepovy kvity ("I fiori della steppa", 1955), seguiti da Evropa. Zachid ("Europa. Occidente", 1961). Negli anni [...] Settanta aderì alla scuola del chymernyi roman ("romanzo magico"), rappresentandone il filone storico (Smert´ u Kyjevy "Morte a Kiev", 1973; Roxolana, 1980; Ja, Bohdan "Io, Bohdan", 1982) ...
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Poeta ucraino (Velikie Soročincy, Poltava, 1864 - Bojarka, Kiev, 1925). I suoi versi (che raccolse in Z poezii Volodymyra Samiilenka "Dalla poesia di V. S.", 1890, e Ukrajini "All'Ucraina", 1906) sono [...] permeati da un profondo idealismo, con rari accenti satirici. Autore di drammi (Marusia Churajivna, 1896), tradusse l'Iliade, la Divina Commedia, Molière, Byron, ecc ...
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Prete russo ortodosso (Beliaki, Poltava, 1870 - Ozerki, Pietroburgo, 1906); nel 1904 organizzò a Pietroburgo diverse associazioni operaie genericamente populiste. Il 9 genn. 1905 i suoi seguaci furono [...] decimati e dispersi durante una dimostrazione di fronte al palazzo d'Inverno; l'episodio segnò l'inizio della rivoluzione russa del 1905. G. si rifugiò all'estero. Tornato in Russia nell'autunno 1905 riprese ...
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Uomo politico sovietico (Karlovka, Poltava, 1903 - Kiev 1983). Ingegnere nel settore dell'industria alimentare, diresse varî stabilimenti e fu vicecommissario del popolo per l'industria alimentare dal [...] 1940 al 1942. In seguito alla ritirata tedesca si spostò in Ucraina, dove ricoprì varî incarichi amministrativi e nel 1957-63 fu primo segretario del partito; dal 1960 membro del presidium del PCUS, dal ...
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Scrittore ucraino (Veselyj Padol, Poltava, 1827 - Černigov 1893). Studiò a Nizin e a Černigov. Per le sue idee progressiste, fu esonerato dall'insegnamento ginnasiale. Pubblicò in russo la sua prima raccolta [...] di versi (Stichotvorenija "Poesie", 1847), ma solo le sue posteriori composizioni in ucraino gli assicurarono una durevole fama: come le Bajky ("Favole"), scritte sotto l'influenza stilistica del russo ...
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Scrittore ucraino (Sylivka, Poltava, 1920 - Leopoli 1961), fratello di Hryhir. Esordì come poeta, ma fornì le sue prove migliori nella narrativa, con i racconti di Zorani meži ("Confini arati", 1951), [...] il romanzo Chmarka soncja ne zastupyt´ ("Una nuvoletta non copre il sole", 1956) e soprattutto con Vyr ("Il vortice", 1960-62), ampio affresco della collettivizzazione agraria e della seconda guerra mondiale. ...
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Poeta ucraino (Biici, Poltava, 1935 - Čerkassy 1963). I suoi versi, per la loro mordente satira verso il regime sovietico, furono sottoposti a pesante censura ed ebbero soprattutto circolazione clandestina. [...] In vita pubblicò una raccolta "emendata", Tyša i hrim ("Silenzio e tuono", 1963), e altre due comparvero postume (Zemne tjažinnja "Gravitazione terrestre", 1964; Poeziji "Poesie", 1966); all'estero uscì ...
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polta
pólta (ant. pólte) s. f. [lat. pŭls pŭltis], letter. – Specie di polenta di farina bianca, o di fava, alimento degli antichi Romani prima che conoscessero il pane, poi cibo ordinario della gente povera, degli schiavi, o preparato per...