FRANCHI (Francia), Cesare, detto il Pollino
Paolo Di Paola
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore e miniatore, nato probabilmente a Perugia e attivo in Umbria e a Roma nell'ultimo [...] . Ricerche in Umbria (catal., Spoleto), Venezia 1989, pp. 23 s., 48 s., nn. 32-38; M. Di Giampaolo, C. F. dit le Pollino: variations sur le thème de la Sainte Famille, in Disegno. Actes du Colloque du Musée des beaux-arts de Rennes, 1990, Rennes 1991 ...
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(VIII, p. 291; App. II, I, p. 477; III, I, p. 280; IV, I, p. 333)
La C., alla fine degli anni Ottanta, vede insoluti, e in alcuni casi addirittura aggravati, i suoi problemi socio-territoriali. Tra le [...] industriali, come Castrovillari, l'assurdità di certe localizzazioni che deturpano e distruggono (come il cementificio sul versante meridionale del Pollino) è sotto gli occhi di tutti. Negli anni recenti, in C. sono state necessarie ben 10.000 ore ...
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Vedi THURII dell'anno: 1966 - 1997
THURII (Θουϕία, Θούριον, Thurium e più spesso Θούριοι, Thurii)
P. Zancani Montuoro
Colonia della Magna Grecia, fondata subito dopo la metà del V sec. a. C. nella piana [...] fra le estreme pendici del Pollino ed il mare Ionio non lontano da Sibari e forse in parte sulle sue rovine (v. sibari).
La posizione della città antica è ancora contestata, benché la pubblicazione del materiale scoperto dallo Zanotti Bianco nel 1932 ...
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(IV, p. 308; App. II, I, p. 365; III, I, p. 207; IV, I, p. 231)
Al censimento della popolazione del 1981 la regione ha fatto registrare 610.186 residenti con un incremento di circa 7000 unità rispetto [...] interno limitrofo); il Vulture (area costituita dal complesso del Vulture e dai due laghi di Montecchio). Il Piano del Parco del Pollino, redatto con P.T.C., è già vigente.
La metodologia dei piani è finalizzata alla costruzione di uno strumento che ...
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Botanica
Nome comune del genere Pinus, della famiglia Pinacee, comprendente più di 100 specie delle regioni fredde e temperate, quasi tutte dell’emisfero boreale.
Caratteristiche
È caratterizzato da foglie [...] dei coni ecc. I fiori sono monoici; gli staminiferi hanno parecchi stami squamiformi disposti a spirale, ciascuno con 2 sacchi pollinici, e sono raggruppati in spighe alla base dei macroblasti in sviluppo. I fiori ovuliferi sono a strobilo o cono e ...
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Vedi SIBARI dell'anno: 1966 - 1997
SIBARI (Σύβαρις, Sybaris)
P. Zancani Montuoro
Colonia greca sulla costa ionica d'Italia fra i fiumi Crati e l'omonimo S., celebre per la sua straordinaria ricchezza [...] nella città sul Timpone a Macchiabate (nel comune di Francavilla Marittima), dominante la piana sibaritica dagli estremi contrafforti del Pollino e non ancora esplorata: i trovamenti casuali intanto ne provano il largo sviluppo e la lunga vita e ...
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Ampio tratto di terreno, generalmente boscoso e spesso recintato, destinato a usi particolari, oppure terreno di una certa estensione piantato ad alberi ornamentali, con vaste zone a prato o a giardino, [...] (Abruzzo), P. del Vesuvio (Campania), P. del Cilento e Vallo di Diano (Campania), P. del Gargano (Puglia), P. del Pollino (Basilicata e Calabria), P. dell’Aspromonte (Calabria), P. del Gennargentu e Golfo di Orosei (Sardegna). A questi 18 si sono ...
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Luciano Marchetti
L’Aquila
Tornare a volare
La ricostruzione dell’Aquila
di Luciano Marchetti
6 aprile
Oltre 25.000 persone prendono parte a quattro lunghi cortei con fiaccolata che attraversano le poche [...] (1980), dell’Abruzzo (1984), della Basilicata (1990), di Reggio Emilia (1996), dell’Umbria e Marche (1997-1998), del Pollino (1998) e del Molise (2002), fermo restando il presupposto dell’unicità di ogni evento tellurico, soprattutto nel caso di ...
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pollino1
pollino1 agg. [dal lat. pullinus, der. di pullus «pollo»]. – Di pollo, dei polli; usato solo in poche locuz.: pidocchio p. (v. pidocchio); sterco p. (v. pollina); occhio p., nome pop. di un tipo di callo che si forma tra dito e dito...
pollino2
pollino2 s. m. [der. del lat. pullus «molle» (detto del terreno); v. polesine]. – Termine usato in passato come sinon. di cuora o per indicare un terreno cuoroso, cioè il fondo di paludi prosciugate.