TABACCO
. Storia. - L'origine americana del tabacco è indubbia, perché - come sarà detto in seguito - l'enorme maggioranza delle specie del genere Nicotiana è nativa delle regioni intertropicali e subtropicali [...] alla "cimatura", cioè alla soppressione dell'estremità del fusto (e questo si fa con le dita e l'unghia del pollice della mano destra) per impedire alle piante di fiorire: si sviluppano in seguito a questa operazione dei germogli ascellari laterali ...
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Pianta dicotiledone della famiglia Solanacee, genere Nicotiana, originaria delle aree tropicali del continente americano. Già noto agli indiani delle Americhe prima dell’incontro con Colombo e probabilmente diffusosi a partire dagli altipiani centroamericani, fu importato in Europa nella prima metà ... ...
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Nome comune di varie specie di piante appartenenti al genere Nicotiana (in particolare di Nicotiana tabacum; v. fig.) e delle loro foglie essiccate, caratterizzate dalla presenza in ogni loro parte, fuorché nei semi, di alcaloidi, costituiti per circa il 97% da nicotina. La percentuale di questo alcaloide ... ...
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Alessandra Magistrelli
Foglie in fumo
La storia del tabacco è millenaria: le piante del genere Nicotiana erano coltivate in America Latina dagli Indios che le usavano come medicinali, come allucinogeni e per fumare. I conquistatori spagnoli le portarono in Europa dove subito divampò l’entusiasmo per ... ...
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Adolfo Cecilia
(XXIII, p. 139; App. II, II, p. 940; III, II, p. 888; IV, III, p. 572)
Produzione e commercio. - La produzione mondiale di t. continua ad aumentare a ritmi notevoli, tanto da segnare un incremento del 53% tra il 1979 e il 1993. Nello stesso periodo il terreno messo a coltura è passato ... ...
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(XXXIII, p. 145; App. II, 11, p. 940; III, 11, p. 888)
Franco Salvatori
Produzione mondiale. - Sulla spinta dei sempre crescenti consumi, specialmente nei paesi ad alto tenore di vita, si è assistito, nel periodo 1960-74, a una continua espansione della coltura di t. che ha ormai superato i 5 milioni ... ...
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(XXXIII, p. 145; App. II, 11, p. 940)
Basilio DESMIREANU
Coltura e rendimento. - Nel decennio 1950-1959, la coltura del t. nel mondo non ha subìto nel suo complesso troppo profondi cambiamenti (cfr. tab. 1). Durante la guerra, la superficie a t. era diminuita in quasi tutti i paesi del mondo, ma durante ... ...
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(XXXIII, p. 145)
Adriano SACCO
Produzione agricola mondiale. - Un costante incremento è da registrare nella produzione mondiale di tabacco. La media annua per il quinquennio 1934-38 è stata di 2.675.800 t. su una superficie coltivata di 2.770.000 ha. (con l'URSS, rispettivamente 2.960.000 t. e 2.970.000 ... ...
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UOMO, Origine dell'
Gioacchino SERA
Charles BOYER
Storia della questione. - Limitandoci al periodo più propriamente naturalistico e prescindendo dalle guardinghe e un po' vaghe anticipazioni di G.-L.L. [...] scoperte, dell'Uomo erano affatto umane. 2. Le mani nella razza di Neandertal sono affatto umane, sia per i caratteri del pollice, sia per quelli delle altre dita. Ma il colpo più forte alla sua antica convinzione fu dato dalla scoperta, nel Red ...
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TEGUMENTARIO, SISTEMA
Nello BECCARI
Ettore REMOTTI
Virgilio DUCCESCHI
Ignazio SALVIOLI
Margarete WENINGER -.Hella POCH
. Viene designato con questo nome il rivestimento esterno del corpo. Esso si [...] movimenti di flessione delle articolazioni. La linea longitudinale della mano più importante è il solco d'opposizione del pollice. I due solchi trasversali (prossimale e distale) sono prodotti dalla flessione di tutte e cinque le dita, specialmente ...
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. L'interesse per le escursioni in montagna è una manifestazione caratteristica del sec. XIX e del presente, presso i popoli civili, come provano il suo sviluppo largamente cresciuto e la sua importanza, [...] , calze e sciarpe, panciotti e maglioni. Guantoni di lana, senza dita; quelli rivestiti di tela, almeno nell'apertura del pollice, hanno maggior durata sulle rocce.
Di cucine portatili se ne trovano di vario formato e peso, che resistono alle ventate ...
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Rugby
Giacomo Mazzocchi
Laura Pisani
La storia
Le origini
Come per altri sport giocati con la palla, anche per il rugby si possono rintracciare le origini nella tradizione greco-romana. Nell'antica [...] la sua proposta venne accettata. Lunghezza e circonferenza massima rimasero inalterate, ma mutò la circonferenza minima, che fu ridotta di un pollice (2,5 cm). Ne conseguì anche una diminuzione di peso di circa 100 g.
Le Laws of the game, pubblicate ...
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Semantica
Tullio De Mauro
*La voce enciclopedica Semantica è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Il valore delle parole, arricchita e aggiornata da un contributo di Stefano Gensini.
sommario: [...] ; spingere appena indietro la testa; sporgere un poco e alzare leggermente il labbro inferiore; puntare le dita (tranne il pollice) contro il mento e spingerle in fuori, ecc.
4. Criterio della incalcolabilità della sinonimia o della metaforicità. Le ...
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Biologia
Emanuele Padoa; Eraldo Antonini
di Emanuele Padoa ed Eraldo Antonini
BIOLOGIA
Biologia di Emanuele Padoa
sommario: 1. Introduzione. 2. Caratteri essenziali degli organismi viventi. 3. Le proteine: [...] . Riconosciamo i fenomeni, ma non ne spieghiamo l'intimo meccanismo. Ancor oggi, per quanto riguarda la mano con un pollice soprannumerario possiamo dire che chi la porta possiede un gene e una proteina dove è una virtus hexadactyla; tuttavia, per ...
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I ribosomi e la traduzione del codice genetico
Harry F. Noller
(Sinsheimer Laboratories University of California Santa Cruz, California, USA)
I ribosomi, particelle costituite da RNA e proteine, sono [...] elaborato per l'rRNA 16S, si evince che differenti elementi strutturali del sito P della subunità 30S convergano, come il pollice e le altre dita di una mano, per afferrare il braccio dell' anticodone del tRNA. Un' altra possibile ragione della ...
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Arte e società
Enrico Castelnuovo
Ilaria Bignamini
Introduzione
I rapporti tra arte e società mutano nel tempo e nello spazio; in particolare varia il significato del primo termine, quello di arte, [...] modernus" - e termini come 'doctus' o 'doctissimus' indicano scultori e lapicidi tra il XII e il XIII secolo: "il pollice dotto" dello scultore Gerardus a Milano e "la dotta mano" di Nicola Pisano sono espressioni usate per forzare retoricamente il ...
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Atletica - Le specialità: i lanci
Roberto L. Quercetani
I lanci
Peso maschile
Al pari delle altre prove di lancio con attrezzi pesanti, il lancio del peso (più propriamente 'getto del peso', in inglese [...] omologò il primato come 61,64, probabilmente per un errore di conversione della misura inglese (202 piedi e 1 pollice). Un altro udinese, Mario Agosti, arrivò settimo nell'edizione inaugurale dei Campionati Europei (1934) e un anno dopo portò ...
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pollice
pòllice s. m. [dal lat. pollex -lĭcis, di origine incerta]. – 1. a. Il primo e il più grosso dito della mano, che risulta di due sole falangi e che per le sue dimensioni, per l’ampiezza della sua articolazione, la forza dei suoi muscoli...
pollice verso
〈pòlliče ...〉 locuz. lat. (propr. «con il pollice volto all’ingiù»). – Espressione con cui si indica il gesto che, secondo un’erronea tradizione popolare, avrebbe espresso presso i Romani disapprovazione e mediante il quale,...