Stefano Civitarese Matteucci
Abstract
Si prende in esame il problema della ragionevolezza delle decisioni pubbliche e in particolare dell’amministrazione pubblica, tanto nell'ambito del processo decisionale [...] di, Diritto Amministrativo, I, pt. gen., Bologna, 2005, 565).
È qui particolarmente evidente il fatto che la polisemia del termine e la sua elasticità consentono agli studiosi di perseguire differenti strategie prescrittive in base al contesto di ...
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LORENZINI, Carlo (Collodi)
Domenico Proietti
Nacque il 24 nov. 1826 a Firenze, primogenito di Domenico, originario di Cortona, cuoco del marchese Carlo Leopoldo Ginori Lisci, e di Angiolina (Maria Angela [...] della narrativa umoristica e soprattutto del giornalismo della seconda metà dell'Ottocento.
In realtà, nell'archetipica polisemia della fiaba e con l'enigmatica perspicuità del capolavoro, in Pinocchio convergevano, in una struttura insieme ...
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potere
Domenico Consoli
Verbo di uso amplissimo. Riguardo alle forme D. si avvale di una notevole libertà: nella II singol. indic. pres. accanto al comune puoi figura una volta puoi (Vn XXII 14 7, ma [...] CCXXVII 4).
Con sottilissima distinzione rispetto ai casi precedenti p. sembra talvolta inserire in posizione preminente entro la propria polisemia il senso di " riuscire a ": Sono che per gittar via loro avere / credon potere / capere là dove li ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La critica letteraria, dal greco κρίνειν (“discernere”, “giudicare”), si può definire, [...] implicito” che deve per così dire completare e dotare di senso le parti lasciate indeterminate dall’autore, valorizzando la polisemia e le potenzialità dell’opera sulla base della sua competenza e delle sue illusioni, intese come le immaginazioni di ...
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L’enigma (dal gr. áinigma «discorso coperto») è una forma letteraria tradizionale nella quale un testo, normalmente in versi, fa allusione in modo più o meno criptico a un tema nascosto che il destinatario [...] questo esempio si può vedere come, specialmente nella dimensione testuale più dilatata dell’enigma, l’uso della polisemia può essere ridotto a pochissimi interventi, capaci di per sé di distanziare le due isotopie concorrenti («piangere»: lacrimare ...
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via (sost.)
Eugenio Ragni
È vocabolo di buona frequenza in tutta l'opera dantesca, nella quale ricorre praticamente in ogni accezione del linguaggio proprio e figurato, spesso peraltro compresenti, particolarmente [...] in Pg III 50; sulla questione vedi la nota del Petrocchi, ad locum.
Con maggiore o minore evidenza, la polisemia di cui D. carica il vocabolo resta costante in altre occorrenze, nelle quali si definiscono alcuni degli spostamenti direzionali compiuti ...
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Le preposizioni sono ➔ parti del discorso invariabili, che hanno la funzione di mettere in relazione un costituente della frase con altri costituenti della stessa frase (metti il libro sul tavolo; la macchina [...] unità polirematica
L’impiego di preposizioni improprie o locuzioni preposizionali può servire a disambiguare la polisemia delle preposizioni proprie (come nell’esempio classico l’amore del vicino, in cui è incerto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’estetica novecentesca, nelle sue molteplici e spesso irriducibili configurazioni, ha [...] meno importanza della forma, l’attenzione si focalizza sulle caratteristiche estetiche di quest’ultima ed emergono effetti di polisemia e ambiguità di senso. Il metodo dell’“antropologia strutturale” di Claude Lévi-Strauss ha ispirato per altro verso ...
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Nelle frasi consecutive si esprime l’effetto dell’evento o dello stato di cose espresso nella principale o in una frase precedente:
(1) ha piovuto talmente tanto che il fiume è straripato
In quest’esempio [...] Vallauri, Edoardo (2000), Grammatica funzionale delle avverbiali italiane, Roma, Carocci.
Mazzoleni, Marco (2007), Arricchimento inferenziale, polisemia e convenzionalizzazione nell’espressione della causalità tra il fiorentino del ’200 e l’italiano ...
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Psichiatria
Massimo Cuzzolaro e Gabriel Levi
(XXVIII, p. 446; App. II, ii, p. 624; III, ii, p. 514; IV, iii, p. 79; V, iv, p. 317)
Parte introduttiva
di Massimo Cuzzolaro
Sistemi di classificazione [...] età evolutiva una problematica molto più ricca che sfruttata: a) il concetto di conflitto intrapsichico; b) il concetto di polisemia e metamorfosi superficiale e profonda dei sintomi; c) i ponti sempre aperti tra quadro nosografico e organizzazione e ...
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polisemia
polisemìa s. f. [dal fr. polysémie, comp. del gr. πολυ- e tema di σημαίνω «significare»; cfr. anche polisemo]. – 1. In linguistica, la coesistenza, in uno stesso segno (parola o, anche, sintagma, espressione fraseologica), di significati...
polisemico
polisèmico agg. [der. di polisemia] (pl. m. -ci]. – In linguistica, di vocabolo (o espressione, o in genere segno linguistico) che presenta polisemia, che è cioè portatore di più significati; anche, di ideogramma e segno di alcune...