disequazione
disequazione in algebra, formula aperta, contenente cioè una o più variabili incognite, in cui compare uno dei predicati «minore» (<), «minore o uguale» (≤), «maggiore» (>) o «maggiore [...] R
Si può supporre che la disequazione abbia una delle due seguenti forme:
con a diverso da zero. Sia Δ = b2 − 4ac il discriminante del polinomio ƒ(x) = ax 2 + bx + c. Si presentano allora vari possibili casi:
• a < 0 e Δ > 0: se x0 e x1 sono ...
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quoziente
quoziente risultato dell’operazione di divisione. Di due numeri a (dividendo) e b ≠ 0 (divisore) è il numero c tale che b ⋅ c = a; esso è univocamente definito ed è anche indicato con i simboli [...] detto quoto. Analogamente al caso numerico, si definisce il quoziente in una divisione con resto tra due polinomi a(x) e b(x), di cui il secondo non nullo, come il polinomio monico q(x) di grado massimo tale che a(x) − b(x) ⋅ q(x) ha grado minore ...
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Biologia
L’attività propria di una cellula, o di una sua parte, o di un organo, o di un sistema organico. Oggetto di studio della fisiologia, è intimamente legata alla forma o struttura, oggetto di studio [...] delle funzioni algebriche, che sono le f. definite implicitamente da relazioni del tipo f(x,y)=0 nelle quali f(x,y) è un polinomio nelle due variabili x, y (per es., y2−x=0). Quando una f. non è né razionale né algebrica, si chiama trascendente. Si ...
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orbitale atomico
Andrea Ciccioli
Funzione matematica (detta funzione d’onda) che descrive, attraverso il valore del suo modulo quadro, la probabilità di trovare punto per punto nello spazio un certo [...] tra elettrone e nucleo; quest’ultima, assume la forma del prodotto di un esponenziale decrescente (e−r) per un polinomio in r. Queste funzioni contengono, inoltre, tre parametri numerici che possono assumere solo valori ben definiti (numeri quantici ...
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Laurent, serie di
Laurent, serie di serie di potenze positive o negative di z − z0 in cui si sviluppa una funzione analitica ƒ(z), olomorfa in una corona circolare Ω di centro z0. L’espressione della [...] quindi I2(z) = 0, non vi è singolarità; se solo un numero finito è diverso da zero, la caratteristica si riduce a un polinomio di → Laurent e z0 è un polo per ƒ; se infiniti coefficienti sono nulli, z0 è una singolarità essenziale per ƒ.
La serie di ...
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Terasaka
Terasaka Hidetaka (Tokyo 1904 - 1996) matematico giapponese, esponente della prima generazione della scuola di topologia giapponese. Dopo la laurea a Tokyo, si trasferì per studio in Austria [...] 1955 dal suo allievo S. Kinoshita, con il quale pubblicò On unions of knots (Sull’unione di nodi, 1957) dove venne esposto l’esempio di un nodo che evidenziava la non sufficienza del polinomio di Jones a classificare compiutamente i nodi (→ nodo). ...
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SINGOLARITÀ
Oscar Chisini
. Nella matematica un ente si dice singolare, in relazione a qualche suo carattere, quando questo non competa alla totalità (o alla maggioranza) degli enti della classe cui [...] punti critici algebrici è una funzione algebrica, cioè è legata alla x da un'equazione algebrica
dove f è simbolo di polinomio.
A meglio chiarire la portata di questo ultimo teorema, si aggiunga che poli e punti critici devono essere in numero finito ...
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invariante
invariante [agg. e s.m. Comp. di in- neg. e del part. pres. di variare] [LSF] (a) Generic., che non varia, che resta costante. (b) Specific., di ente, grandezza o anche di espressione, esprimente [...] ai movimenti, il birapporto di 4 punti allineati è i. rispetto alle proiettività (i. proiettivo), il discriminante b2-4ac del polinomio di secondo grado ax2+bx+cy2 è i. rispetto alle sostituzioni lineari. ◆ [FPL] I. adiabatico: v. oltre: Teoria degli ...
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potenza
potenza termine usato con significati diversi (→ insieme, potenza di un, o → cardinalità; → operatore, potenza simbolica di un; potenza di una → proiettività; → punto, potenza di un, rispetto [...] e complessi, assumendo eventualmente che anche la base sia un numero complesso (si veda anche l’elevazione a potenza di un → polinomio).
Potenza con esponente naturale
Se l’esponente b = n è un numero naturale non nullo, allora tale numero indica il ...
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differenze finite
differenze finite particolare sequenza di operazioni utilizzate soprattutto nei metodi numerici di calcolo approssimato, come la derivazione e l’interpolazione polinomiale. Sia dato [...] nei due metodi sono definibili attraverso le differenze finite divise. Per esempio, utilizzando le differenze divise, il polinomio interpolatore della funzione ƒ nei punti xi può essere espresso nella forma (detta di Newton)
Altri ambiti di ...
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polinomio
polinòmio s. m. [comp. di poli- e -nomio di binomio]. – In matematica, somma di monomî (in senso proprio, solo con riferimento a monomî interi), detti termini del polinomio: binomio, trinomio, quadrinomio, ecc., è un polinomio rispettivam....
grado1
grado1 s. m. [lat. gradus -us «passo, scalino», dallo stesso tema di gradi «camminare, avanzare»]. – 1. a. ant. Gradino, scalino: Scala drizzò di cento gradi e cento (T. Tasso). Più raram., passo: deh ferma un poco il g. (Boccaccio)....