trascendente In matematica, funzione t., ogni funzione non algebrica, nella quale cioè il legame tra la variabile dipendente y e la variabile indipendente x non può essere espresso da una relazione del [...] tipo f(x, y)=0, con f polinomio in x e y. Le funzioni t. che per prime si presentano sono la funzione logaritmica (y=logx, in particolare, y=lnx), la funzione esponenziale (y=ex), le funzioni circolari o trigonometriche (seno, coseno, tangente ecc.) ...
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frazione algebrica
frazione algebrica espressione del tipo p/q, dove p e q sono polinomi, in una o più incognite, contenenti o meno parametri. In altre parole, una frazione algebrica è un’espressione [...] dei valori numerici alle incognite e ai parametri, così da ottenere un valore numerico. Se per esempio p(x) e q(x) sono due polinomi, allora p(x)/q(x) è una frazione algebrica, che è definita per tutti i valori reali per cui q(x) ≠ 0. Tale frazione ...
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coordinate omogenee
coordinate omogenee in geometria analitica, sistema di coordinate utilizzato nell’ambito della geometria proiettiva (→ coordinate proiettive). Sono così chiamate perché ogni oggetto [...] geometrico che in coordinate cartesiane è espresso da una equazione lineare (retta, piano ecc.), cioè da un polinomio di primo grado uguagliato a zero, si esprime attraverso una corrispondente equazione omogenea di primo grado. ...
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Curva algebrica di ordine 3°. Le c. si distinguono in piane e gobbe. C. piana Ogni curva piana rappresentata in coordinate cartesiane da un’equazione c. in due variabili: f (x, y)=0, dove f (x, y) è un [...] polinomio di 3° grado in x e y. Si deve a I. Newton l’osservazione che le c. piane (v. .) si possono ridurre per proiezione (per umbras) a cinque tipi, e cioè: la parabola campaniforme con ovale, la parabola pura campaniforme, la parabola nodata, la ...
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autospazio
autospazio sottospazio di uno spazio vettoriale V formato dal vettore nullo e da tutti gli autovettori associati a un determinato autovalore. Per esempio in R3, spazio vettoriale di dimensione [...] 3 sui reali, la trasformazione definita dalla matrice
ha per polinomio caratteristico p(λ) = (2 − λ)2(1 − λ) le cui radici (autovalori) sono λ1 = 2, con molteplicità 2, e λ2 = 1. Gli autovettori corrispondenti all’autovalore λ1 sono tutti e soli i ...
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Diritto
Nella scienza giuridica, ogni tipo di alterazioni, consistenti in aggiunte, omissioni e sostituzioni, subite dai testi giuridici da parte sia di commissioni legislative sia di commentatori e interpreti. [...] all’ingresso della tavola, ma che è compreso tra due valori successivi dell’ingresso stesso.
La formula di i. di Lagrange fornisce un polinomio y=P(x), di grado non superiore a n, che assume, per i valori x1, ..., xn+1 della variabile x, certi n+1 ...
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Ruffini Paolo
Ruffini Paolo [STF] (Valentano, Viterbo, 1765 - Modena 1822) Prof. di matematica nell'univ. di Modena (1797). ◆ [ALG] Regola di R.: regola, semplice da usare ma macchinosa da spiegare (oggi [...] superata dal calcolo elettronico), per eseguire rapidamente la divisione di un polinomio qualunque in una variabile x per il binomio x-a, con a costante (x sempre diverso da a). ◆ [ALG] Teorema di R.-Abel: l'equazione algebrica generale è risolubile ...
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p-campo ciclotomico
p-campo ciclotomico campo numerico, sottocampo di C, ottenuto per estensione del campo Q con una radice p-esima primitiva dell’unità (→ radici n-esime dell’unità, gruppo delle). Il [...] p-campo ciclotomico è il campo di → spezzamento su Q del polinomio xp − 1. ...
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Il termine aritmetica fu usato per la prima volta dai pitagorici per distinguere la scienza dei numeri dalla mera pratica del calcolo per mezzo di operazioni elementari, o logistica (λογιστική). Secondo [...] di determinare questo in modo che e py sia soluzione di f(x) ⊄ 0 (mod. p2). Poiché, secondo la formula di Taylor per i polinomî, si ha: f(ξ + py) ⊄ f(ξ) + pyf′(ξ) (mod. p2), essendo f′ (x) la derivata di f (x), la congruenza precedente avrà soluzioni ...
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. La teoria dei corpi (astratti) costituisce uno dei capitoli più profondamente studiati dell'algebra moderna (v. in questa App.); essa ha avuto origine da una celebre memoria di E. Steinitz del 1910, [...] del tipo:
con l'intesa che A (α) e B (α) individuino lo stesso elemento di K′ quando e solo quando sia:
ossia:
con q(α) polinomio a coefficienti in K.
Avendosi ora ovviamente:
risulta dimostrato che l'elemento α di K′ è una radice della f(x) = 0 in K ...
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polinomio
polinòmio s. m. [comp. di poli- e -nomio di binomio]. – In matematica, somma di monomî (in senso proprio, solo con riferimento a monomî interi), detti termini del polinomio: binomio, trinomio, quadrinomio, ecc., è un polinomio rispettivam....
grado1
grado1 s. m. [lat. gradus -us «passo, scalino», dallo stesso tema di gradi «camminare, avanzare»]. – 1. a. ant. Gradino, scalino: Scala drizzò di cento gradi e cento (T. Tasso). Più raram., passo: deh ferma un poco il g. (Boccaccio)....