Superficie algebrica irriducibile d’ordine n, avente un punto P di molteplicità n−1; essa è razionale e le sue equazioni parametriche razionali si ottengono intersecandola con una retta generica per P, [...] , quando P coincida con l’origine delle coordinate, è Ψn(x, y, z)+Ψn–1(x, y, z)=0 ove Ψn, Ψn–1 sono polinomi omogenei di grado n, n−1. Il concetto di m. si estende alle ipersuperfici degli iperspazi. Il più semplice esempio di m. è fornito da ...
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L'Ottocento: matematica. Teoria dei numeri
Catherine Goldstein
Teoria dei numeri
Le tappe più significative dello sviluppo di un settore della scienza o dell'arte si accordano raramente con la suddivisione [...] , studiò le successioni un=(an−bn)/(a−b) e vn=an+bn, nel caso in cui a e b siano le radici di un polinomio di secondo grado a coefficienti interi primi tra loro. Gli un, per n dispari, dividono l'espressione x2−aby2; Lucas ne dedusse la legge ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. L'algebra e il suo ruolo unificante
Roshdi Rashed
L'algebra e il suo ruolo unificante
La seconda metà del VII sec. vede il costituirsi [...] si intersecano. Le ascisse dei due punti di intersezione sono dalla stessa parte di BC=c1/3; dimostriamo che sono più grandi. Il polinomio x3−ax2+c raggiunge il minimo per x=2a/3 e vale allora (27c−4a3)/27; la condizione di esistenza delle radici è ...
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minimo
mìnimo [agg. e s.m. Der. del lat. minimus "il più piccolo", superlativo di parvus "piccolo"] [LSF] (a) agg. Oltre che come superlativo di piccolo, si usa spesso in contrapp. a massimo. (b) Sostantivato, [...] dei numeri dati, ciascuno preso con il massimo esponente. ◆ [ALG] M. comune multiplo di polinomi: il polinomio di grado m. che sia multiplo di tutti i polinomi dati, sempre definito a meno di una costante moltiplicativa arbitraria. ◆ [ANM] M. di una ...
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jacobiano
jacobiano (o iacobiano) [agg. e s.m. Der. del cognome di K.G.J. Jacobi] [ALG] Curva j. (o, assolut., jacobiana s.f.): di un sistema lineare doppiamente infinito (rete) di curve algebriche piane [...] delle curve della rete. L'equazione della curva è J=0, ove J è il determinante j. (v. oltre) del sistema di polinomi f₁, f₂, f₃ rispetto alle tre variabili x₁, x₂, x₃. ◆ [ALG] Determinante j., o determinante funzionale (o, assolut., jacobiano s.m ...
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multiplo
mùltiplo [agg. e s.m. Der. del lat. multiplus, da multus "molto"] [LSF] Non semplice, costituito da più enti semplici. ◆ [MTR] Unità di misura di una grandezza pari a un certo numero di volte [...] ◆ [ALG] M. secondo m di un numero n: numero che è uguale a m volte n. ◆ [ALG] Minimo comune m.: di numeri o di polinomi → minimo. ◆ [ALG] Punto m.: di una curva algebrica di equazione F(x, y)=0, è un punto di essa tale che tutte le derivate parziali ...
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Agraria
Legge del minimo
Legge che afferma che la quantità della produzione è regolata dall’elemento nutritivo contenuto nel terreno in proporzione minima rispetto agli altri. Corrisponde alla legge dei [...] dividendo il prodotto dei numeri per il loro massimo comun divisore.
Il minimo comune multiplo di due o più polinomi, considerati in una o più variabili, con coefficienti reali, o complessi, o appartenenti a un corpo qualsiasi, si definisce ...
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quoziente
quoziènte [Der. dell'avv. lat. quotiens "quante volte"] [ALG] (a) Nell'aritmetica, il risultato del-l'operazione della divisione, cioè il numero che esprime quante volte il divisore è contenuto [...] ad altre quantità algebriche, secondo la definizione che l'operazione di divisione ha nei vari casi: q. di due polinomi, di due espressioni, e sim., intendendosi generic. l'espressione che moltiplicata per quella che funge da divisore dà quella ...
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Chern Shiing-Shen
Chern 〈cèrn〉 Shiing-Shen [STF] (n. Kashing, Cina, 1911; nat. SUA) Prof. di matematica nell'univ. Tsing Huc di Pechino (1937), poi nell'univ. di Chicago (1949) e nell'univ. della California [...] studio dei fibrati: v. classi caratteristiche: I 628 f. ◆ [ALG] Classe di C. reale: v. Yang-Mills, aspetti geometrici delle teorie di: VI 599 a. ◆ [ALG] Polinomi di C.: intervengono nel calcolo delle classi di C.: v. classi caratteristiche: I 630 e. ...
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(XIV, p. 132; App. III, i, p. 564; IV, i, p. 714; v. equazioni differenziali, App. V, ii, p. 131).
Il concetto generale di e. in matematica è trattato nella voce equazioni del vol. XIV dell'Enciclopedia [...] funzione razionale di t, q, p e di un vettore v che parametrizza il sistema SJ(v), tale che HJ(v, t, q, p) è un polinomio di q, p e v (i≤J≤vi). Questo significa che SJ(v) (detto sistema di Painlevé parametrizzato da v) è un sistema hamiltoniano con ...
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polinomio
polinòmio s. m. [comp. di poli- e -nomio di binomio]. – In matematica, somma di monomî (in senso proprio, solo con riferimento a monomî interi), detti termini del polinomio: binomio, trinomio, quadrinomio, ecc., è un polinomio rispettivam....
fattore
fattóre s. m. [lat. factor -ōris, der. di facĕre, part. pass. factus]. – 1. letter. Chi fa, facitore, creatore: i f. dell’unità italiana, coloro che più hanno contribuito a farla; si dice in partic. di Dio (cfr. il più com. creatore):...