Babbage
Babbage Charles (Londra 1791 - 1871) matematico inglese, studioso della teoria dei logaritmi e noto per i suoi progetti relativi a macchine calcolatrici automatiche. La presenza nelle tavole [...] l’addizione e la sottrazione. La macchina non era quindi in grado di calcolare il valore esatto di un polinomio, ma, determinandone delle differenze finite e utilizzando il metodo di interpolazione di Newton, ne calcolava valori approssimati. Il ...
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approssimazione
approssimazione (di una funzione) sostituzione di una data funzione con un’altra funzione più semplice da studiare e il cui grafico si discosta dal primo in modo trascurabile almeno localmente, [...] consiste nello scegliere l’approssimazione il cui errore abbia norma minima; nel caso della norma L2, questo dà luogo ai polinomi di → Fourier. Il criterio delle funzioni ortogonali consiste nell’approssimare ƒ con i primi n termini di uno sviluppo ...
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massimo
màssimo [agg. e s.m. Der. del lat. maximus, superlativo di magnus "grande" e quindi "il più grande" e, sostantivato, "cosa la più grande possibile"] [ALG] M. comune divisore di ideali di un anello: [...] il minore esponente. ◆ [ALG] M. comune divisore di polinomi: il polinomio di grado massimo che sia divisore comune di tutti i polinomi dati; si determina scomponendo questi ultimi in prodotti di polinomi irriducibili e considerando poi i soli fattori ...
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linearizzazione
linearizzazióne [Der. di linearizzare "rendere lineare", da lineare] [LSF] L'atto e l'effetto del linearizzare, cioè del rendere lineare un dispositivo, un'espressione matematica o, astraendo, [...] di una teoria matematica o di un problema particolare effettuando trasformazioni che permettano di ridurre determinate espressioni a polinomi di 1° grado (lineari) o comunque alla forma più semplice; tale semplificazione non è sempre possibile e, se ...
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irriducibilita
irriducibilità in algebra, termine che esprime l’impossibilità che un elemento in una data struttura risulti non banalmente il prodotto di due altri elementi. Così, un numero intero n, [...] C dei numeri complessi esso si scompone nel prodotto (x + i)(x − i) e quindi è riducibile nel campo complesso. Se il polinomio è irriducibile in un determinato campo ed è il primo membro di un’equazione, anche l’equazione è detta irriducibile. Più in ...
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Legendre, equazione differenziale di
Legendre, equazione differenziale di equazione differenziale della forma (1 − x 2)y″ − 2xy′ + n(n + 1)y = 0. L’equazione può essere risolta con metodi standard delle [...] serie di potenze. Per |x| < 1, si hanno soluzioni date da serie convergenti. Per x = ±1 si hanno soluzioni convergenti se n è un numero naturale: in questo caso le soluzioni formano una successione di polinomi di Legendre. ...
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dominio euclideo
dominio euclideo particolare anello A che rappresenta il contesto più generale in cui poter effettuare la divisione con resto. È un dominio di integrità (cioè un anello unitario, commutativo, [...] il quoziente e il resto della divisione euclidea di a per b. L’anello degli interi Z e l’anello K[x] dei polinomi a coefficienti in un campo K sono esempi di domini euclidei: la valutazione coincide con il valore assoluto del numero intero nel primo ...
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Si chiama c. ogni numero della forma a + i b, essendo a e b due numeri reali relativi (positivi, negativi o anche nulli) e rappresentando il simbolo i (unità immaginaria o immaginario) la radice quadrata [...] la parte reale, l’addendo i b la parte immaginaria, b il coefficiente dell’immaginario. Si opera sui numeri c. considerandoli come polinomi (a coefficienti reali) di 1° grado nel simbolo i e tenendo conto che le potenze di i sono:
ecc. In base a ...
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Superficie algebrica irriducibile d’ordine n, avente un punto P di molteplicità n−1; essa è razionale e le sue equazioni parametriche razionali si ottengono intersecandola con una retta generica per P, [...] , quando P coincida con l’origine delle coordinate, è Ψn(x, y, z)+Ψn–1(x, y, z)=0 ove Ψn, Ψn–1 sono polinomi omogenei di grado n, n−1. Il concetto di m. si estende alle ipersuperfici degli iperspazi. Il più semplice esempio di m. è fornito da ...
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Matematico inglese (Huncoat, Accrington, 1907 - Cambridge 1969). Dal 1937 prof. a Manchester e successivamente a Bangor, all'University College di Londra e, dal 1958, a Cambridge. L'attività scientifica [...] 'ambito della geometria dei numeri ha ottenuto varî risultati sul problema di determinare il valore minimo che certi tipi di polinomî omogenei assumono nei punti a coordinate intere. Alcuni dei risultati di D. in teoria dei numeri sono frutto della ...
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polinomio
polinòmio s. m. [comp. di poli- e -nomio di binomio]. – In matematica, somma di monomî (in senso proprio, solo con riferimento a monomî interi), detti termini del polinomio: binomio, trinomio, quadrinomio, ecc., è un polinomio rispettivam....
fattore
fattóre s. m. [lat. factor -ōris, der. di facĕre, part. pass. factus]. – 1. letter. Chi fa, facitore, creatore: i f. dell’unità italiana, coloro che più hanno contribuito a farla; si dice in partic. di Dio (cfr. il più com. creatore):...