PENNISETO
Emilio Chiovenda
. Nome italiano scientifico delle piante del genere Pennisetum (dal lat. penna e seta alludente all'involucro delle spighette spesso barbellato) della famiglia Graminacee, [...] tribù Panicee, assai polimorfo, proprio delle regioni tropicali e subtropicali, caratterizzato dalle spighette cinte da involucro setoloso caduco insieme con esso; comprende un centinaio di specie, la maggior parte africane, delle quali alcune anche ...
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Tumore maligno primitivo delle ossa relativamente raro. Si osserva di preferenza nei soggetti giovani di sesso maschile e ha per sedi di elezione le estremità delle ossa lunghe. È caratterizzato da un [...] quadro istopatologico polimorfo, perché nel tessuto neoplastico, accanto a una sostanza fondamentale lassa, di aspetto mucoide, con cellule connettivali dotate di nuclei voluminosi e mostruosi, si possono osservare focolai di proliferazione in senso ...
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(o monocita) In ematologia, elemento maturo, rinvenibile in circolo, della serie monocitica (➔ leucocito); deriva dal monoblasto, morfologicamente simile al mieloblasto e a sua volta derivato dal precursore [...] midollare pluripotente. I m. sono cellule a nucleo polimorfo e citoplasma tenuamente basofilo, con un diametro di 12-25 μm. Intervengono nel riconoscimento dell’antigene e nella risposta immunitaria; eliminano cellule danneggiate e fagocitano alcuni ...
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megacarioblasto
Cellula capostipite della serie piastrinica che, secondo l’ipotesi più accettata, deriva direttamente dalla cellula staminale e origina il megacariocita. È una cellula voluminosa (diametro [...] di 20÷30 μm) con citoplasma non granuloso e con nucleo nucleolato tondeggiante o, più spesso, polimorfo e gemmante. M. si osservano, in condizioni normali, esclusivamente nel midollo osseo e il loro passaggio nel circolo sanguigno ha sempre ...
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Bazin, Pierre-Antoine-Ernest
Dermatologo francese (Saint Brice-sous-Bois 1807 - Parigi 1878). Studiò la scabbia, l’acne e alcune forme necrotiche, dedicandosi in partic. alle malattie parassitarie. Eritema [...] indurato di B.: forma particolare di tubercolosi cutanea. Eritema iris di B.: varietà di eritema polimorfo con elementi vescicolosi e bollosi, detto anche hydroa vacciniforme. ...
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Behçet, Hulûsi
Dermatologo turco (Istanbul 1889- ivi 1948). Fu direttore della clinica dermosifilopatica di Istanbul dal 1933.
Malattia di Behçet
Forma di uveite accompagnata da manifestazioni aftose [...] recidivanti del cavo orale e dei genitali e, talora, da una eruzione cutanea tipo eritema nodoso o polimorfo. Gli studi immunologici hanno permesso di descrivere e caratterizzare le cellule che formano gli infiltrati flogistici della vasculite, con ...
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Dermatologo tedesco (Jülich 1860 - Dortmund 1930). Ha descritto, nel 1898, la sindrome nota come malattia di F.: accumulo di un lipide derivato dalla ceramide (sfingolipoidosi) nei vasi e nei nervi a causa [...] della carenza di un enzima. Malattia ereditaria, colpisce soprattutto i maschi e si manifesta con un quadro polimorfo. ...
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IDROA (dal gr. ὕδωρ "acqua")
Leonardo Martinotti
Termine generico già usato per designare affezioni cutanee varie a tipo vescicolare.
A. P. E. Bazin ne fece un gruppo a parte comprendendovi: l'idroa [...] vescicolare, o herpes iris di Bateman, o semplicemente idroa di Bazin, varietà d'eritema essudativo polimorfo; l'idroa bolloso, appartenente al gruppo delle affezioni pemfigoidi (v. pemfigo); e l'idroa vacciniforme, dermatosi rara, spesso famigliare, ...
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TULAREMIA (da Tulare, distretto della California dove per la prima volta fu isolata la malattia)
Agostino Palmerini
Malattia infettiva epidemica dei conigli selvatici e di altri roditori (scoiattoli, [...] , topi) dell'America Settentrionale, del Giappone, della Russia, prodotta da un agente specifico, il Bacterum tularense, piccolissimo coccobacillo polimorfo (0,3 × 0,7 μ), immobile, asporigeno, negativo al Gram.
Negli animali si riscontra un bubbone ...
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-FORME
-forme è un ➔suffissoide derivato dal latino -formem ‘dalla forma di’ (a sua volta ➔calco dal greco -morphos) e si trova in parole derivate direttamente dal latino (multiforme) o formate modernamente
filiforme [...] parzialmente, a -oide), che però sono di origine greca e di uso più tecnico.
Un esempio è la coppia multiforme / polimorfo, il cui significato è tendenzialmente lo stesso (‘che ha molte forme’), con la differenza che multiforme è di uso letterario ...
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polimorfo
polimòrfo agg. [dal gr. πολύμορϕος, comp. di πολυ- «poli-» e μορϕή «forma» (v. -morfo)]. – 1. letter. In genere, che ha o può assumere aspetti, forme, modi di essere varî e diversi: una realtà polimorfa. 2. Nel linguaggio scient....