Insieme di canti popolari, collegati in uno spettacolo da una melodia unica, nonostante la diversità dei vari testi, e alternati con la cosiddetta sviolinata (o ritornello), che tra l’uno e l’altro canto [...] che si cantava nelle feste del maggio, specialmente nel 15° sec., talora in forma di serenata. Ve ne furono di popolaresche, di stile monodico, e di più dotte, in stile polifonico (16° sec.), talvolta interessanti anche per valori contrappuntistici. ...
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VECCHI, Orazio
Musicista, nato verso il 1550 a Modena, ivi morto il 19 febbraio 1605. Fu allievo del monaco servita Salvatore Essenga. Entrava poi anch'egli nei servi di Maria. Nel 1586 ha un canonicato [...] musicale, delle altre composizioni del V.: madrigali, canzoni, pagine chiesastiche, tranne quelle Veglie di Siena, in cui la polifonia riprende quella funzione evocativa di caratteri e tipi che già aveva avuto nell'Amphiparnaso.
Opere: 4 libri di ...
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FALCONE, Achille
Walter Marzilli
Nato a Cosenza da Antonio, musico, intorno al 1570. In giovanissima età divenne membro dell'Accademia Cosentina, fondata nel secondo decennio del Cinquecento dall'umanista [...] Calabria, in Nuova Rivista mus. ital., XVI (1982), 2, p. 294; P. E. Carapezza, A. F., musico & academico cusentino, in Polifonisti calabresi dei sec. XVI e XVII, a cura di G. Donato, Roma 1985, p. 25; G. Pitarresi, Contributo ad una storia della ...
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DE ROSSI (Rossi), Giuseppe
Andrea Tulli
Frammentarie e lacunose sono le notizie su questo musicista nato a Roma verso la metà del XVII secolo. Non è tuttavia da escludere che qualche vincolo di parentela [...] però un'importanza secondaria se si considera il quasi esclusivo interesse che il musicista nutrì sempre per la pratica polifonica.
Nella produzione del D. spiccano, tra tutte, le messe a 8, 12, 16 voci - suddivise, secondo la tradizione veneziana ...
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GIACOBBI, Girolamo (Hieronimus Iacobus o Iacobbi)
Marta Aceto
Nacque a Bologna il 10 ag. 1567 da Bartolomeo e Virginia Accarisi. Di modeste condizioni, entrò fanciullo nel gruppo dei chierici della basilica [...] - J.P. Ropa, Bologna 1962), dedicata al Senato bolognese e ai fabbricieri di S. Petronio, composta in uno stile polifonico austero di impronta palestriniana. Divenuto nel 1604 maestro di cappella in S. Petronio, mantenne l'incarico per l'intero arco ...
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CASIMIRI, Casimiro Raffaele
Maria Caraci
Nacque da Margherita Angeletti e da Augusto a Gualdo Tadino (Perugia) il 3 novembre del 1880. Compì i suoi studi classici nel seminario di Nocera Umbra, dove [...] di S. Giovanni, si rivolse al C. per un ciclo di concerti negli Stati Uniti. Venne così fondata e organizzata la Società polifonica rom.ana, con la quale il 16 sett. 1919 il C. andò per la prima volta in America, riscuotendo entusiastici successi. In ...
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ZINGARELLI, Nicola
Andrea Della Corte
Musicista, nato a Napoli il 4 aprile 1752, morto a Torre del Greco il 5 maggio 1837. Nel conservatorio di Santa Maria di Loreto a Napoli studiò composizione con [...] da chiesa, nella quale, data la sua competenza contrappuntistica e il tradizionale favore della chiesa per lo stile polifonico, avrebbe potuto affermarsi. Concorse al posto di maestro nella cappella del duomo e lo vinse superando prove difficilissime ...
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Musicista (Palestrina 1525 - Roma 1594). Massimo musicista italiano del Cinquecento ed esponente di punta della scuola polifonica romana rinascimentale, P. visse per tutta la vita a Roma, alla corte dei [...] per la novità e la freschezza delle frasi, per la continua varietà ritmica, per l'alternanza dei procedimenti omofoni ai polifonici, ove l'omofonia dà ottime concatenazioni di accordi. L'altra pubblicazione del tempo (1570) fu il terzo libro di messe ...
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Informatica musicale
Alvise Vidolin
Con lo sviluppo delle tecnologie multimediali la musica è diventata una delle fonti d'informazione trattate dall'informatica, al pari dei numeri, dei testi, della [...] possono transitare sedici canali di dati; da un punto di vista musicale ciò significa poter suonare contemporaneamente sedici strumenti polifonici. I principali comandi sono: i comandi di nota, in cui vengono indicati il tasto e la relativa velocità ...
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Nell’accezione comune, inclinazione esclusiva verso un oggetto, sentimento intenso e violento (di attrazione o repulsione) che può turbare l’equilibrio psichico e la capacità di discernimento e di controllo.
Filosofia
Nel [...] del Rinascimento (fino a tutto il 16° sec.) sullo stesso argomento; componimento drammatico in stile tutto polifonico dapprima, poi monodico-polifonico a mo’ d’oratorio, sviluppatosi dal 17° sec. in poi, sempre sull’argomento suddetto: culmini di ...
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polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...
polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...