La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La musica
Christian Meyer
La musica
Osservazioni di carattere generale
La musica, come scienza e rappresentazione del mondo, attingeva [...] nuove tecniche musicali, tra cui, in particolare, la notazione dei valori di durata e la crescente complessità del canto polifonico.
Come testimoniano diverse fonti, il De institutione musica di Boezio continuò a essere il testo di riferimento a cui ...
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ALBINONI, Tomaso
Riccardo Nielsen
Compositore, figlio secondogenito di Antonio e di Lucrezia Fabris, nacque a Venezia il 6 giugno 1671. Di famiglia benestante ed elevata per rango sociale nella borghesia [...] reali come, per es. nella Sonata I (1° tempo) e nella III (1° allegro),sia nell'accostamento formale della sonata in stile polifonico al concerto in istile omofonico (Io tempo della Sonata V;40 tempo della Sonata VI).Queste sei Sonate a cinque sono ...
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DE ALBERTIS (Alberti, de Alberti), Gasparo
Piero Caraba
Incerta ne è la data di nascita, da collocarsi intorno al 1480; più sicura è la città d'origine, Padova, per la specificazione "da Padova" che [...] 1207 D; in tale isolamento, la figura del Redentore e le sue parole acquistano indubbiamente una grande incisivita. La polifonia in senso stretto, ovvero il libero fluire contrappuntistico delle parti, non compare spesso in queste "passioni"; prevale ...
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CALETTI (Caletti-Bruni), Pietro Francesco, detto Cavalli
Lorenzo Bianconi
Nacque e fu battezzato nella parrocchia di San Benedetto in Crema il 14 febbr. 1602, terzo dei nove figli del musicista Giovanni [...] il suono), alla quale insegnava il canto e il liuto. Lo stesso tenue cromatismo e l'obliqua declamazione tra intreccio polifonico e gravitazione armonica si ritrova nel madrigale stampato nel Primo Libro de madrigali a cinque voci di Gio. Battista ...
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CARA, Marco (Marcus, Marchetto)
Cesare Casellato
In assenza di documenti la sua data di nascita si fa cadere generalmente nella seconda metà del sec. XV, ambito che le varie indicazioni di cui disponiamo [...] XIV, è questa la prima volta, nel sec. XVI, che si parla di madrigale: si tratta, nella fattispecie, del madrigale polifonico rinascimentale, il quale compare nella storia musicale con il nome del C. circa un ventennio in anticipo sulla pubblicazione ...
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BOLIS, Sebastiano
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Nacque a Roma verso il 1750. Rimangono ignoti i nomi dei suoi maestri e scarse sono le notizie sulla sua attività e sulla sua vita. La prima composizione datata che si conosca è [...] di Rieti.
Musicista di notevole personalità, il B. ha lasciato manoscritte numerose composizioni sacre in stile polifonico strettamente tradizionale e in stile "concertante", apprezzabili per la tecnica contrappuntistica sicura e vigorosa, per la ...
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BALLABENE, Gregorio
Raoul Meloncelli
Nacque a Roma nel 1720; le notizie intorno alla sua vita sono piuttosto scarse. Si ignora da chi apprendesse la musica, ma i suoi talenti dovettero essere abbastanza [...] a Roma intorno al 1800, secondo altri circa tre anni dopo.
Insigne musicista della scuola romana, il B. continuò la tradizione classica dello stile polifonico, tuttavia dalle composizioni a più voci passò a quelle a più cori, sostituendo al criterio ...
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GIOVANNI (Joan) MARIA da Crema
Claudia Polo
Nacque presumibilmente a Crema tra la fine del sec. XV e l'inizio del XVI. Le notizie biografiche su questo liutista e compositore sono scarse e non sempre [...] Slim, 1971, p. 571).
Le intavolature di G., considerate talvolta lavori minori, interpretano in pieno il nuovo gusto polifonico che caratterizza i repertori per liuto dell'epoca. Soprattutto le intavolature comprese nel Libro primo e nel Libro terzo ...
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mùsica, stòria della Disciplina che analizza la musica in senso cronologico, attraverso le epoche e le culture, con particolare riferimento alla musica colta occidentale.
Lineamenti di storia della musica
[...] l’accompagnamento di una seconda voce parallela, all’intervallo di quarta inferiore o di quinta superiore. Questa forma primitiva di polifonia, cioè di canto a più voci, si chiamava organum o diafonia. Più tardi in Inghilterra nacque il gymel, un ...
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Musicista (Rohrau, Austria Inf., 1732 - Vienna 1809). Figlio di un carradore, dilettante di musica, studiò dapprima con G. Reutter a S. Stefano in Vienna, poi con un tale Spangler. Conobbe Metastasio che [...] precedono il momento storico haydniano: la lirica del sentimento e della galanteria degli Italiani, e lo spirito intrinsecamente religioso e polifonico che era culminato in J. S. Bach. H. aduna e rifonde queste due correnti: l'unità che ne scaturisce ...
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polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...
polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...