FOGLIANO (Foglianus, Foliani), Ludovico
Franco Bruni
Alcuni documenti conservati nell'Archivio capitolare del duomo modenese consentono di stabilire che nacque a Modena nella seconda metà del XV secolo [...] forme del madrigale cinquecentesco. Al F. è attribuito inoltre un ulteriore sviluppo del ricercare organistico che, derivato dal mottetto polifonico, giungera a completa maturazione nel corso del sec. XVI.
Iacopo morì a Modena nel 1548.
Fonti e Bibl ...
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CARNEFRESCA, Bernardino
Raoul Meloncelli
- Più noto con il soprannome di Lupacchino (Lupachino, Luppagino, Luppachini) dal Vasto, il C. nacque a Vasto (Chieti) nella prima metà del sec. XVI. Scarse [...] vita, e incerto è anche l'anno di morte, avvenuta probabilmente a Roma intorno al 1555.
Autore di musica vocale polifonica molto apprezzata, che raggiunse grande popolarità e fu più volte ristampata, pubblicò a Venezia: Madrigali a quattro voci (1543 ...
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Pagnol, Marcel
Marco Pistoia
Scrittore e drammaturgo, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico francese, nato a Aubagne (Marsiglia) il 28 febbraio 1895 e morto a Parigi il 18 aprile 1974. [...] Césariot apprende che il suo vero padre è Marius, protagonista del 'primo tempo' della saga; ma anche nel complesso e polifonico brulichio di volti, parole, azioni e ambienti tipico dello stile di P. teatrante e cineasta.
Diresse in seguito altri ...
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FERRETTI, Giovanni
Paola Rosa
Non conosciamo né la data di nascita, collocabile probabilmente intorno al 1540, né il luogo d'origine di questo compositore, attivo nella seconda metà del XVI secolo ad [...] più strettamente omofonico, mentre in seguito si nota una sempre più stretta corrispondenza fra parole e musica e il trattamento polifonico si fa sempre più vicino a quello madrigalesco. Al di là dell'indubbio valore delle opere, il F. ha il ...
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MANCINI, Curzio
Noel O'Regan
Nacque a Roma nel 1553 circa. Fu fanciullo cantore in S. Giovanni in Laterano fino al febbr. 1567, quando mutò voce (Casimiri, 1931, p. 236). In quel periodo potrebbe aver [...] musica nelle chiese e nelle confraternite di Roma nel Cinquecento, in Produzione, circolazione e consumo. Consuetudine e quotidianità della polifonia sacra, a cura di D. Bryant - E. Quaranta, Bologna 2006, p. 97; The New Grove Dict. of music and ...
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Scola, Ettore
Stefano Della Casa
Sceneggiatore, regista e produttore cinematografico, nato a Trevico (Avellino) il 10 maggio 1931. È stato protagonista della grande stagione della commedia all'italiana, [...] in costume, tratto dal romanzo di Th. Gautier, come Il viaggio di capitan Fracassa (1990), quanto di un film 'polifonico', tutto ambientato in una trattoria romana e incentrato sugli incontri-scontri di più generazioni, come La cena (1998). Ma anche ...
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CLARI, Giovanni Carlo Maria
Cesare Orselli
*
Nacque a Pisa il 27 sett. 1677, da Costantino, suonatore di contrabbasso, conosciuto con il soprannome de "il romano" e Margherita Mariacini. Dopo i primi [...] elegante gioco di alternanza fra canto solistico e insieme corale, melismi di gusto operistico e un ricco tessuto polifonico costruito su un cantus firmus, nonché alcuni ritornelli strumentali del tutto autonomi.
Per quanto riguarda la produzione più ...
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Altman, Robert
Simone Emiliani
Monica Trecca
Regista e produttore cinematografico statunitense, nato a Kansas City il 20 febbraio 1925. Raffinato sperimentatore di originali soluzioni narrative e tecniche, [...] spazio all'esaltazione e alla momentanea euforia originate dal gioco d'azzardo), A. realizzò Nashville (1975), manifesto polifonico sulla definitiva crisi di identità e sulla perdita di innocenza della cultura americana. Lo spettacolo (un concerto di ...
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GIARDINI (Dujardin, Dejardin, Desjardins, Degiardino), Felice (de)
Rossella Pelagalli
Nato a Torino il 12 apr. 1716, si dedicò giovanissimo allo studio della musica e, ancora fanciullo, fu ammesso come [...] avanzate della musica del suo tempo, seppe conferire a ogni strumento un ruolo ben definito nel fluire del discorso polifonico, e diede prova inoltre di grande modernità condividendo con J.Ch. Bach, dalla cui opera fu sensibilmente influenzato, il ...
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DALL'ABACO, Evaristo Felice
Bianca Maria Antolini
Nacque a Verona il 12 luglio 1675 da Damiano, di professione "causidico", e da Clorinda. Della sua istruzione musicale non si hanno notizie; A. Sandberger [...] violoncello e al violino un più marcato ruolo solistico. Nei posteriori Concerti a più strumenti op. 5 e 6 il rigore polifonico cede il posto ad uno stile più aggiornato in cui è anche riconoscibile l'influenza vivaldiana. In entrambe le raccolte la ...
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polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...
polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...