Powers, Richard. – Scrittore statunitense (n. Evanstone 1957). Narratore polifonico, dotato di una scrittura tesa e incisiva, fin dall’opera prima, Three farmers on their way to a dance (1985; trad. it. [...] 1991) si è imposto nel panorama letterario americano per l’abilità nel tracciare storie individuali incrociandole su piani temporali e prospettive analitiche diverse, ciò che assegna all’intera costruzione ...
Leggi Tutto
Musicista (Parigi 1567 - ivi 1638). Maestro di cappella alla corte di Francia, compose musica sacra in stile polifonico di tradizione franco-fiamminga, ma non senza libertà: per primo tra i Francesi adottò [...] l'uso italiano della polifonia a cori battenti o spezzati. ...
Leggi Tutto
Musicista (Zittau 1573 circa - Coburgo 1639). Fu maestro di cappella alla corte di Coburgo. Compose moltissima musica sacra e profana di buono stile polifonico. ...
Leggi Tutto
Musicista (da Casale Monferrato, seconda metà del sec. 16º). Compose musica sacra (Salmi, Magnificat, ecc.) e profana (madrigali da 4 a 10 voci) di buono stile polifonico. ...
Leggi Tutto
Musicista (Roma 1741 - ivi 1816). Studiò con S. Rinaldini e G. Carpani. Dal 1811 fu maestro di cappella a S. Pietro in Vaticano. Compose molta musica sacra nel tradizionale stile polifonico romano. Fu [...] maestro di G. Baini, primo biografo palestriniano ...
Leggi Tutto
Caccini, Giulio, detto Giulio Romano. - Compositore e cantante (Roma verso il 1550 - Firenze 1618). Musico di corte presso i Medici, fece parte del cenacolo umanistico della Camerata de' Bardi e si fece [...] studiò di dare alla composizione su testi lirici o drammatici le necessarie risorse di fedele e puntuale espressione che allo stile polifonico facevano difetto. Già nel 1594 sembra ch'egli abbia in tal senso collaborato con il Peri per la Dafne. Alla ...
Leggi Tutto
Musicista (Marino 1605 - Roma 1674). Nel 1623 cantore al duomo di Tivoli, nel 1625 organista; dal 1628 al 1629 maestro di cappella a S. Rufino di Assisi, dal 1629 in poi a Roma, maestro di cappella a S. [...] lirico-narrative (l'elemento lirico nelle arie, il narrativo nei recitati); oratorî o Historiae, in stile ora monodico ora polifonico, per voci (un solista per ogni personaggio e coro con parti narrative, meditative, attive) e organo e strumenti ...
Leggi Tutto
FINO, Giocondo
Rossella Pelagalli
Nacque a Torino il 3 maggio 1867, da Luigi e da Carolina Miglio. Dopo aver ricevuto i primi rudimenti musicali dalla madre, intraprese, per volere del padre, la carriera [...] lingue orientali a quelli musicali, conseguendo il diploma di composizione sotto la guida di G. Bolzoni.
Esordì con pagine polifonico-vocali, messe, mottetti, con un quartetto d'archi e una suite orchestrale in quattro tempi, dal titolo Nubi della ...
Leggi Tutto
Musicista (n. Verona 1470 circa - m. forse Venezia dopo il 1535), che derivò l'appellativo con il quale ci è noto dallo strumento, il trombone, di cui fu virtuoso in gioventù. Fu alla corte di Mantova [...] Buonarroti Com'arò dunque ardire (1519). È autore di frottole, giunteci per lo più nelle raccolte di O. Petrucci (1504-08) in uno stile inconsuetamente polifonico. Si conservano tuttavia di lui anche composizioni (un centinaio) di carattere sacro. ...
Leggi Tutto
polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...
polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...