AZZAIOLO, Filippo
Riccardo Nielsen
Vissuto nel XVI secolo, della sua vita si hanno scarsissime notizie, che si possono desumere soltanto per induzione dalle date di pubblicazione delle sue opere e da [...] 'essa dall'unione di due canzoni risalenti al '400 e di cui la seconda, Torèla mo' vilano, più antica, era stata elaborata polifonicamente da Ph. Verdelot; la nona, Chi passa per 'sta strada, fra le più belle e più note del '500, cui esistono molte ...
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MARCHESI, Giulio
Marina Toffetti
Nacque probabilmente a Verona, come risulta dal frontespizio della sua prima opera, Canzonette a tre voci… libro primo (Venezia, G. Vincenti, 1586), presumibilmente [...] per cantar salmi […] per uso e servizio" di questa chiesa, che doveva quindi disporre di un coro in grado di eseguire un repertorio polifonico fino a otto voci ripartite in due cori.
Non è noto fino a che anno il M. sia rimasto a S. Maria della ...
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INGEGNERI, Marc'Antonio
Antonio Delfino
Nacque a Verona nel 1536 da Innocenzo e da Giulia Foscari; la data di nascita e la composizione della famiglia si ricavano dal censimento per la contrada di S. [...] , l'attento impianto metrico delle frasi, l'uso della pausa sospensiva in tutte le voci, la tessitura e l'ordito polifonico delle voci richiamano apertamente il modello. Ma uno degli aspetti più importanti che l'I. mutuò dalla poetica roriana, e ...
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MALVEZZI, Cristofano (Cristoforo)
Cecilia Luzzi
Figlio di Niccolò (Nicolao), nacque a Lucca, dove fu battezzato il 28 giugno 1547.
Il padre fu organista della cattedrale di S. Martino a Lucca dal 1537, [...] da Vittoria Archilei a voce sola accompagnata da liuto, chitarrone e lira. Significativa di questa tendenza monodica, nonostante l'impianto polifonico, è l'esistenza di tre brani tratti dal primo e sesto intermedio in una versione per voce sola e ...
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BENEVOLI (Benevolo), Orazio
Liliana Pannella
Figlio legittimo della romana Livia Vivargenta e del francese Roberto Venout (il cognome di questo fin dal 1623 si trova italianizzato dal figlio in Benevolo [...] der Kirchenmusik in Italien und Deutschland, Augsburg 1929, pp. 89 s., 212, 236, 241, 284; F. Liuzzi, Il gusto barocco e la Polifonia romana, in Ann. 1929-1930 (CCCXLV-CCCXL VI) della R. Accad. di S. Cecilia, Roma 1930, pp. 9, 18-21 (dell'estr ...
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SPONTONE (Spontoni), Bartolomeo
Elisabetta Righini
SPONTONE (Spontoni), Bartolomeo. – Nacque a Bologna il 22 agosto 1530, figlio primogenito di Guido, guardiano della gabella al servizio del Comune, [...] da questi fanciulli solitamente si cantano in coro, e sia presente nel coro della chiesa cattedrale per cantare qualche canto polifonico ogni singolo giorno festivo di precetto per la celebrazione delle messe solenni, e dei vespri, e dell’ufficio del ...
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JACOPO da Bologna
Giuliano Di Bacco
Compositore, attivo intorno alla metà del XIV secolo, insieme con Giovanni da Cascia e un maestro Piero, non meglio identificato, fu considerato dai contemporanei [...] posto d'onore spetta al fiorentino Francesco Landini, J. detiene tuttavia più di un primato: è fra i primissimi ad avere composto brani polifonici su testo in volgare e suo è il primo madrigale a tre voci; è l'unico contemporaneo di cui si conservi l ...
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FRANCESCO Bosniaco (Franciscus Bossinensis; Franjo Bosanac)
Rossella Pelagalli
Nato verso la metà del sec. XV in Bosnia, ma probabilmente d'origine veneta, non si hanno notizie dei suoi primi anni di [...] delle "frottole", in conformità con la pratica allora corrente di cantare la parte superiore di un brano polifonico affidando allo strumento l'esecuzione delle altre voci, consuetudine tuttavia ancora inedita nella letteratura a stampa del tempo ...
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FINETTI, Giacomo
Rossella Pelagalli
Nato ad Ancona negli ultimi decenni del secolo XVI, si ignora quale sia stata la sua educazione musicale; si sa solo che, avviato al sacerdozio, ricoprì dal 1605 [...] , del quale, seguendo l'esempio di L. Viadana, fu autorevole esponente, pur mostrandosi ancora fedele allo spirito dell'antico mottetto polifonico. A parte i salmi a 8 voci del 1611, tipico esempio di policoralità veneziana del tardo '500, nei lavori ...
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PERETTI DAMASCENI, Flavia
Stefano Boero
PERETTI DAMASCENI, Flavia. – Nacque nel 1574 dal gentiluomo romano Fabio Damasceni e da Maria Felice Mignucci Peretti, nipote di Felice Peretti, che divenne papa [...] con quello del granduca Ferdinando de’ Medici. Il compositore Luca Marenzio, che portò alla più alta espressione il madrigale polifonico, dal 1590 era verosimilmente a servizio presso il circolo di Flavia, dopo avere lavorato per il granduca e per il ...
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polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...
polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...