FINO, Giocondo
Rossella Pelagalli
Nacque a Torino il 3 maggio 1867, da Luigi e da Carolina Miglio. Dopo aver ricevuto i primi rudimenti musicali dalla madre, intraprese, per volere del padre, la carriera [...] lingue orientali a quelli musicali, conseguendo il diploma di composizione sotto la guida di G. Bolzoni.
Esordì con pagine polifonico-vocali, messe, mottetti, con un quartetto d'archi e una suite orchestrale in quattro tempi, dal titolo Nubi della ...
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BATTISTINI, Gaudenzio (Girolamo Gaudenzio)
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Nacque a Novara il 30 giugno 1722 da Giuseppe e da Angela Pasini. Dapprima avviato forse al sacerdozio (in uno stato d'anime della parrocchia di S. Matteo [...] rimangono manoscritte nell'archivio gaudenziano, il Fedeli cita come esemplari dei vari stili di musica sacra usati dal B. (polifonico, "a cappella" e concertante) le seguenti composizioni: Salve Regina a 4 voci, Statuit ei Dominus a 4 voci, Regina ...
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LAZZONI, Giovanni
Cristiano Giometti
Capostipite di una famiglia di scultori carraresi la cui attività si svolse prevalentemente in Toscana, a Roma e nel Ducato di Modena a partire dalla seconda metà [...] iniziò a percepire una provvigione per la sua partecipazione all'impresa decorativa del palazzo ducale di Sassuolo.
Il polifonico coro delle maestranze e dei plasticatori riunito per la circostanza fu abilmente coordinato da Luca Colombi, il quale ...
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FALCONE, Achille
Walter Marzilli
Nato a Cosenza da Antonio, musico, intorno al 1570. In giovanissima età divenne membro dell'Accademia Cosentina, fondata nel secondo decennio del Cinquecento dall'umanista [...] Calabria, in Nuova Rivista mus. ital., XVI (1982), 2, p. 294; P. E. Carapezza, A. F., musico & academico cusentino, in Polifonisti calabresi dei sec. XVI e XVII, a cura di G. Donato, Roma 1985, p. 25; G. Pitarresi, Contributo ad una storia della ...
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DE ROSSI (Rossi), Giuseppe
Andrea Tulli
Frammentarie e lacunose sono le notizie su questo musicista nato a Roma verso la metà del XVII secolo. Non è tuttavia da escludere che qualche vincolo di parentela [...] però un'importanza secondaria se si considera il quasi esclusivo interesse che il musicista nutrì sempre per la pratica polifonica.
Nella produzione del D. spiccano, tra tutte, le messe a 8, 12, 16 voci - suddivise, secondo la tradizione veneziana ...
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GIACOBBI, Girolamo (Hieronimus Iacobus o Iacobbi)
Marta Aceto
Nacque a Bologna il 10 ag. 1567 da Bartolomeo e Virginia Accarisi. Di modeste condizioni, entrò fanciullo nel gruppo dei chierici della basilica [...] - J.P. Ropa, Bologna 1962), dedicata al Senato bolognese e ai fabbricieri di S. Petronio, composta in uno stile polifonico austero di impronta palestriniana. Divenuto nel 1604 maestro di cappella in S. Petronio, mantenne l'incarico per l'intero arco ...
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NICOLA da Capua
Carla Vivarelli
NICOLA da Capua (Nicolaus de Capua). – Teorico e compositore, nacque a Capua presumibilmente intorno al 1390, considerando che nel 1415 aveva già compiuto il suo iter [...] Bosquet (= Johannes de Bosco). Dalla collazione dei testimoni si rilevano nel codice 2216 un diverso e più lungo adattamento polifonico dell’Amen e l’aggiunta di un contratenor (non presente nel codice Q15 e diverso rispetto al ms. 14274): si ...
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CASIMIRI, Casimiro Raffaele
Maria Caraci
Nacque da Margherita Angeletti e da Augusto a Gualdo Tadino (Perugia) il 3 novembre del 1880. Compì i suoi studi classici nel seminario di Nocera Umbra, dove [...] di S. Giovanni, si rivolse al C. per un ciclo di concerti negli Stati Uniti. Venne così fondata e organizzata la Società polifonica rom.ana, con la quale il 16 sett. 1919 il C. andò per la prima volta in America, riscuotendo entusiastici successi. In ...
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SASSU, Pietro Costantino
Nicola Scaldaferri
SASSU, Pietro Costantino. – Nacque a Sassari il 7 luglio 1939, primogenito di Giuseppe e di Celestina Alidoro.
Nei primi anni Cinquanta lasciò la Sardegna [...] grazie all’introduzione di modelli analitici per l’epoca innovativi. Ma sono da segnalare anche le importanti ricerche sulle pratiche polifoniche in diverse parti d’Italia, aree su cui il lavoro di Sassu, effettuato spesso in collaborazione con altri ...
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ALBINONI, Tomaso
Riccardo Nielsen
Compositore, figlio secondogenito di Antonio e di Lucrezia Fabris, nacque a Venezia il 6 giugno 1671. Di famiglia benestante ed elevata per rango sociale nella borghesia [...] reali come, per es. nella Sonata I (1° tempo) e nella III (1° allegro),sia nell'accostamento formale della sonata in stile polifonico al concerto in istile omofonico (Io tempo della Sonata V;40 tempo della Sonata VI).Queste sei Sonate a cinque sono ...
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polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...
polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...