MONTE, Philippe de
Romolo Giraldi
Musicista fiammingo, nato nel 1521 a Malines (e non a Mons nel Hainaut, come aveva fatto supporre il suo nome, che sembra essere latinizzazione del fiammingo Van den [...] capacità armonica e contrappuntistica. Con lui si accentua la tendenza a dare maggior risalto a una voce del complesso polifonico, mentre le altre hanno quasi funzione di accompagnamento; tendenza cioè alla melodia monodica. Di lui si conoscono 1191 ...
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SCHULZ, Johann Abraham Peter
Karl August Rosenthal
Compositore e teorico della musica, uno dei pionieri della scuola musicale danese, nato il 31 marzo 1747 a Lüneburg, morto il 10 giugno 1800 a Schwedt [...] , al Herder e al "Göttinger Hain"; cercò di opporre ai preziosismi allora in uso sensi popolari. Notevole il carattere polifonico di questi canti, che si può considerare una vera anticipazione storica.
Lo Sch. fu anche scrittore: nella Teoria delle ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La musica
Christian Meyer
La musica
Osservazioni di carattere generale
La musica, come scienza e rappresentazione del mondo, attingeva [...] nuove tecniche musicali, tra cui, in particolare, la notazione dei valori di durata e la crescente complessità del canto polifonico.
Come testimoniano diverse fonti, il De institutione musica di Boezio continuò a essere il testo di riferimento a cui ...
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ALBINONI, Tomaso
Riccardo Nielsen
Compositore, figlio secondogenito di Antonio e di Lucrezia Fabris, nacque a Venezia il 6 giugno 1671. Di famiglia benestante ed elevata per rango sociale nella borghesia [...] reali come, per es. nella Sonata I (1° tempo) e nella III (1° allegro),sia nell'accostamento formale della sonata in stile polifonico al concerto in istile omofonico (Io tempo della Sonata V;40 tempo della Sonata VI).Queste sei Sonate a cinque sono ...
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DE ALBERTIS (Alberti, de Alberti), Gasparo
Piero Caraba
Incerta ne è la data di nascita, da collocarsi intorno al 1480; più sicura è la città d'origine, Padova, per la specificazione "da Padova" che [...] 1207 D; in tale isolamento, la figura del Redentore e le sue parole acquistano indubbiamente una grande incisivita. La polifonia in senso stretto, ovvero il libero fluire contrappuntistico delle parti, non compare spesso in queste "passioni"; prevale ...
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WILLAERT, Adrian (Adriano, Adriaan). – Nacque intorno al 1490 nei pressi di Roeselare, nelle Fiandre occidentali (e non a Bruges, come si è lungamente creduto, sulla scorta di François Sweerts, Athenae [...] di Giovanni Battista Conforti e di Lorenzo Benvenuti.
L’importanza storico-musicale di Willaert è immensa. Fu tra i sommi polifonisti nella generazione che si colloca tra la scomparsa di Josquin Després (1521) e il pieno rigoglio di Orlando di Lasso ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il distacco geografico e culturale dal continente, che caratterizza le isole britanniche, [...] due momenti di preghiera, il Matins e l’Evensong: ogni ufficio comprende un canto responsoriale con l’alternanza di monodia e polifonia, letture intercalate da cantici (Magnificat e Nunc dimittis), la recita del Credo e il canto conclusivo di un inno ...
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FRESCOBALDI, Gerolamo
Luigi Ronga
Compositore e organista, nato a Ferrara nel 1583 e battezzato il 9 settembre. Della sua precoce versatilità musicale rimasero varie testimonianze; sappiamo che il F. [...] Capricci fatti sopra diversi soggetti et Arie, pubblicato in Roma nel 1624 presso il Soldi, abbiamo un ritorno alla musica polifonica; ma l'ideale artistico, dopo la preziosa esperienza delle toccate, si è rinnovato interamente, e il F. stesso ne è ...
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TRITTO, Giacomo
Andrea Della Corte
Musicista, nato ad Altamura (Bari) il 2 aprile 1733, morto a Napoli il 16 settembre 1824. Ammesso a undici anni nel Conservatorio napoletano della Pietà dei Turchini, [...] cinquantina di pezzi sacri, fra cui una Messa a 8 voci reali e 2 orchestre obbligate con 2 fughe di carattere eminentemente polifonico, e un Christus factus est per 2 viole, soprano, coro e basso continuo, nel quale invece l'omofonia prevale. Per l ...
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CALETTI (Caletti-Bruni), Pietro Francesco, detto Cavalli
Lorenzo Bianconi
Nacque e fu battezzato nella parrocchia di San Benedetto in Crema il 14 febbr. 1602, terzo dei nove figli del musicista Giovanni [...] il suono), alla quale insegnava il canto e il liuto. Lo stesso tenue cromatismo e l'obliqua declamazione tra intreccio polifonico e gravitazione armonica si ritrova nel madrigale stampato nel Primo Libro de madrigali a cinque voci di Gio. Battista ...
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polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...
polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...