NENNA, Pomponio
Romolo Giraldi
Musicista, nato a Bari verso la metà del sec. XVI, morto a Roma non oltre il 1618, anno in cui dalla dedica che Ferdinando Archilei oremetteva all'Ottavo libro dei Madrigali [...] fu soprattutto un madrigalista e appartiene a quell'ultimo periodo della storia del madrigale, nel quale tale genere polifonico, sotto l'influenza del nuovo stile monodico-rappresentativo, si drammatizza e si arricchisce di cromatismi e di arditezze ...
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Te Deum Titolo (dalle parole iniziali: Te Deum laudamus) di un inno liturgico in prosa ritmica latina che si canta a conclusione dell’Ufficio della Lettura (officium lectionis) nelle domeniche (eccetto [...] di questo. Fu musicato da numerosi autori cinquecenteschi (tra cui G. Pierluigi da Palestrina e O. di Lasso) in stile polifonico a cappella; in seguito si ricorse spesso ad ampi organici corali e strumentali, per la solennità delle circostanze in cui ...
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Compositori od esecutori sul clavicembalo e strumenti affini (spinetta, virginale, clavicordo, ecc.): strumenti essenzialmente domestici, usati nelle case, nelle sale, nei conventi, specialmente i più [...] Bach.
Il dissidio della loro generazione, che si agita tra l'italianismo e l'eclettismo, il drammatismo e la tendenza polifonica, si rivela intero nella coppia di amici costituita dal fratello dell'ultimo G. Cristiano Bach e dall'Abel: elegante e ...
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Umanista (Firenze 1534 - ivi 1612). Di famiglia nobile e ricca, fu avviato alla carriera delle armi: partecipò alla guerra di Siena (1553-54), alla difesa di Malta contro i Turchi (1565) e infine, chiamato [...] oscurare, la parola. Ma intanto il B. stesso non ricusava di comporre musiche per le feste della Corte medicea, e madrigali polifonici per intermezzi da lui stesso ideati (1586, 1589). Espose le sue idee in un Discorso... sopra la musica antica, e 'l ...
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VERDELOT, Philippe
Henry Prunières
Compositore, nato circa il 1485, s'ignora in quale città delle Fiandre o della Francia settentrionale. Secondo il Vasari, in un quadro di Sebastiano del Piombo, eseguito [...] 1567.
Il contributo del V. alla musica del suo tempo appare essere stato grande, specialmente nello sviluppo del madrigale polifonico. Disgraziatamente però le sue opere ci sono giunte di rado complete. Gli stessi Eitner e Vogel ne menzionano assai ...
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Compositore fiammingo, che fiorì all'epoca di Clemente VII (1523-1534) quando gli fu affidata la direzione della cappella musicale di Carlo V. L'origine fiamminga del C. si desume dal carattere delle sue [...] generazione di compositori della scuola franco-fiamminga venuta dopo Josquin: musicisti, cioè, che si attengono allo stile polifonico vocale per essi tradizionale, ma che segnano un progresso nello stesso stile, nel senso di una maggior chiarezza ...
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BATTISTINI, Gaudenzio (Girolamo Gaudenzio)
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Nacque a Novara il 30 giugno 1722 da Giuseppe e da Angela Pasini. Dapprima avviato forse al sacerdozio (in uno stato d'anime della parrocchia di S. Matteo [...] rimangono manoscritte nell'archivio gaudenziano, il Fedeli cita come esemplari dei vari stili di musica sacra usati dal B. (polifonico, "a cappella" e concertante) le seguenti composizioni: Salve Regina a 4 voci, Statuit ei Dominus a 4 voci, Regina ...
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LAZZONI, Giovanni
Cristiano Giometti
Capostipite di una famiglia di scultori carraresi la cui attività si svolse prevalentemente in Toscana, a Roma e nel Ducato di Modena a partire dalla seconda metà [...] iniziò a percepire una provvigione per la sua partecipazione all'impresa decorativa del palazzo ducale di Sassuolo.
Il polifonico coro delle maestranze e dei plasticatori riunito per la circostanza fu abilmente coordinato da Luca Colombi, il quale ...
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. Nella musica strumentale, fino dal sec. XVI incontriamo, col nome di balli e balletti, pezzi a ritmo di danze, anche riuniti in serie. Così, nel 1551 l'editore Gardano di Venezia pubblicò una raccolta [...] (1591), spigliati e melodiosi pezzi strumentali alternantisi con ritornelli cantati a tre voci. Fuori d'Italia il balletto polifonico apparve prima in Inghilterra: i Ballets to Five Voices di T. Morley sono della fine del secolo. Nel Seicento ...
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coro
Antonietta Pozzi
Il gusto di cantare insieme
Il coro, un insieme di più voci che cantano contemporaneamente, è una forma di espressione diffusa nelle culture umane e presso le civiltà antiche. [...] , da papa Gregorio Magno (590-604), dal quale prende nome il canto gregoriano.
Con la comparsa delle prime forme di polifonia in Occidente, dopo il 9° secolo, si accentuò la necessità di avere presso le grandi cattedrali ‒ per esempio Notre Dame ...
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polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...
polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...