REINMAR von Hagenau (detto anche Reinmar il Vecchio)
O. G. v. L.
Il più celebre e il più fecondo dei Minnesänger prima di Walther, nato probabilmente a Strasburgo fra il 1150 e il 1160 e morto verso [...] il 1210. Goffredo di Strasburgo nel Tristan (v. 4777) ne piange la morte chiamandolo, per la sua arte nel coro polifonico, "l'usignolo di Hagenau": ciò che fece ritenere la piccola città di Hagenau come patria del poeta, mentre Hagenau era il nome ...
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Lobo Antunes, Antonio
Lobo Antunes, António. – Scrittore portoghese (n. Lisbona 1942). La sua professione di medico psichiatra all’ospedale Miguel Bombarda della capitale e la partecipazione alla guerra [...] , caratterizzata da una lucida e impietosa analisi della contemporaneità e da uno stile peculiare che lui stesso definisce polifonico (frequente è, per es., il passaggio dalla prima alla terza persona o l’entrare in una dimensione psicologica ...
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FINO, Giocondo
Rossella Pelagalli
Nacque a Torino il 3 maggio 1867, da Luigi e da Carolina Miglio. Dopo aver ricevuto i primi rudimenti musicali dalla madre, intraprese, per volere del padre, la carriera [...] lingue orientali a quelli musicali, conseguendo il diploma di composizione sotto la guida di G. Bolzoni.
Esordì con pagine polifonico-vocali, messe, mottetti, con un quartetto d'archi e una suite orchestrale in quattro tempi, dal titolo Nubi della ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Luca Marenzio è forse il più importante compositore del secondo Cinquecento: negli ultimi [...] in tutta Europa, e le metamorfosi del suo stile rappresentano esemplarmente le vicende dell’ultima, meravigliosa stagione del madrigale polifonico.
Da Coccaglio a Roma
Luca Marenzio nasce nel 1553 (o forse nei primi giorni del 1554) a Coccaglio, fra ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Fabio Tricomi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nato nel 1600 come velleitaria restaurazione del teatro dell’antichità, il melodramma [...] semplice” e l’istanza di una completa intelligibilità del testo cantato (a cui si aggiunge un’insofferenza verso la polifonia che sta ormai divenendo sempre più manierata) sono tra le motivazioni che inducono a privilegiare, per la restaurazione dell ...
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L’arte di combinare più melodie contemporaneamente, nata nel Medioevo con la pratica polifonica, dalla sovrapposizione nota contro nota (punctum contra punctum) di una seconda linea melodica, detta discanto, [...] rilevante importanza ai fini della varietà e della ricchezza d’atteggiamenti del discorso polifonico. Su di esso, per es., è basata la concezione della fuga, forma polifonica e contrappuntistica per eccellenza.
Le origini del c. risalgono all’8° sec ...
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Il canto a voce sola (eseguito sia da una, sia da più persone) con o senza accompagnamento. Secondo alcuni studiosi, dall’antichità sino al 9° sec. d.C. la musica fu essenzialmente monodica: di tale genere [...] ecc. Più tardi si disse monodico anche il canto con accompagnamento strumentale più elaborato, per distinguerlo e contrapporlo a quello polifonico. Il nuovo stile fu praticato per la prima volta nel 14° sec. dai musicisti dell’Ars nova fiorentina e ...
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Musicista (n. Verona 1470 circa - m. forse Venezia dopo il 1535), che derivò l'appellativo con il quale ci è noto dallo strumento, il trombone, di cui fu virtuoso in gioventù. Fu alla corte di Mantova [...] Buonarroti Com'arò dunque ardire (1519). È autore di frottole, giunteci per lo più nelle raccolte di O. Petrucci (1504-08) in uno stile inconsuetamente polifonico. Si conservano tuttavia di lui anche composizioni (un centinaio) di carattere sacro. ...
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Composizione vocale-strumentale, intesa di solito all'espressione di più momenti spirituali e assai varia nelle forme secondo la scuola e soprattutto secondo i generi: da camera e da chiesa. - La cantata [...] delle monodie di tipo fiorentino, molti canti bensì su basso continuo ma a più voci, sì che l'antico spirito polifonico vi si mantenne, semplificandosi e adattandosi ai nuovi mezzi tecnici. Primi esempî di questi canti a più voci con basso continuo ...
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GUEDRON, Pierre
Henry Prunières
GUÈDRON (o Guesdron), Pierre - Musicista, nato nel 1565 in Beauce (Normandia). S'ignora la data della sua morte. Appartenne dapprima alla cappella del duca di Guisa; [...] gli successe, nel 1622 circa, suo genero, A. Boësset.
Si deve al G. il trapasso, nella musica francese, dallo stile polifonico allo stile monodico proprio dell'Aria di corte; è probabile che subisse l'influenza di G. Caccini, che conobbe alle corte ...
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polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...
polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...