Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ezio Raimondi e Giuseppe Ledda
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel mondo della letteratura, il Novecento è il secolo che rischia di [...] anomalo, Carlo Emilio Gadda, autore di esperimenti narrativi fondati sul principio della deformazione e dell’accumulo polifonico, anche se saldamente ancorati alla tradizione del naturalismo francese. Gadda può essere avvicinato all’altro grande ...
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D'INDIA, Sigismondo
Eleonora Simi Bonini
Nato a Palermo, non si conosce la data esatta della sua nascita che si presume sia avvenuta intorno agli anni 1580-82. Non si hanno notizie sulle sue origini [...] ...") alcuni madrigali: in uno di essi, in cinque parti su testi tratti dal Pastor Fido, alternò lo stile monodico alla polifonia.
Questi madrigali vennero pubblicati a Roma nel 1624 in L'Ottavo Libro de Madrigali a cinnque voci e dedicati a Isabella ...
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PONCHIELLI, Amilcare Giuseppe
Pietro Zappalà
PONCHIELLI, Amilcare Giuseppe. – Nacque il 31 agosto 1834 a Paderno (dal 1950 Paderno Ponchielli), nel Cremonese, da Giovanni Maria (1792-1870) e da Caterina [...] L. Sirch, Pisa 2005; P. Zappalà, La nomina di A. P. a maestro di cappella a Bergamo e la sua Messa (1882), in Il coro polifonico cremonese, Cremona 2008, pp. 225-249; F. Bissoli, La ‘Lina’ di P. nel solco di un genere medio, Lucca 2010; A. Gerhard, P ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La prima guerra mondiale segna un momento di profonda incertezza nella storia dell’idea [...] tan blanco, 1992) dello spagnolo Javier Marías, sono tutti fenomeni di vasta eco che rientano però in un quadro polifonico e tutto in divenire, che abbraccia nella propria unità molteplici mondi artistici. Come sostiene un maestro ironico del romanzo ...
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MONTEVERDI, Claudio
Gian Francesco MALIPIERO
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Compositore, nato a Cremona (figlio del medico Baldassarre), il 15 maggio 1567, morto a Venezia il 29 novembre 1643. Nella sua città natale, dove studiò [...] l'uno di essi, di solito lasciato nell'ombra, è concretato in opere che per intenzioni e stile segnano l'ultima fioritura della polifonia severa, l'altro è quello delle opere novatrici. Ecco nella messa del 1610 (e anche in quella a 4 voci pubblicata ...
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Principe dei poeti giambici, può anche esser detto col Crusius, senza iperbole, il fondatore della lirica greca. Nacque nell'isola di Paro, una fra le maggiori Cicladi. La cronologia, malcerta per gli [...] alcune innovazioni musicali, oltre che metriche, dove l'accompagnamento strumentale (Plutarco sembra attribuirgli anche un accompagnamento polifonico) assunse tale complessità quale non si conveniva più a odicine autobiografiche. Il peane (in origine ...
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SALMI e salmodia
Giuseppe RICCIOTTI
Giulio Cesare PARIBENI
Si chiamano salmi alcune composizioni poetiche ebraiche contenute sia isolatamente in varie parti . della Bibbia (ad es., in Deuteronomio, [...] dello stile, verificatisi negli ultimi cinque secoli.
Così i testi davidici furono interpretati negli aspetti della severa polifonia vocale cinquecentesca da Giovanni Gabrieli, che lasciò i Psalmi poenitentiales a sei voci (Venezia 1583), da Orlando ...
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L'Italia della Riforma, l'Italia senza Riforma
Silvana Seidel Menchi
Serena Luzzi
Premessa1
In che modo e in che misura gli italiani parteciparono al movimento che fuori d’Italia produsse la Riforma [...] . Fu soprattutto la Chiesa di Ginevra a mantenere i contatti con questi gruppi dissidenti. Il movimento polifonico e flessibile degli anni Quaranta si trasformò negli anni Sessanta in un reticolato di conventicole, prevalentemente orientate ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Musica e scienza
Paolo Gozza
Il pensiero scientifico europeo non è pensabile in termini storico-culturali senza la musica. L’arte dei suoni ha avuto nella cultura europea una storia peculiare, molto [...] dell’antico’ inaugura la dialettica tra l’autorità del passato e la necessità del presente: la prassi musicale polifonica sconosciuta alle epoche precedenti è messa a confronto con i modelli teorico-musicali antichi. Dalla metà del Quattrocento e ...
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Autore
Giorgio De Vincenti
Concetto generale, non specifico del cinema, che nel campo dell'estetica individua il soggetto dell'operazione artistica. Su questo concetto si focalizzano alcune delle principali [...] anormali intenzioni di regia" (posizione che resterà sostanzialmente valida anche quando Ejzenštejn articolerà il suo complesso, polifonico e organico sistema teorico sulla regia cinematografica), lo si ritrova anche in una corrente dell'avanguardia ...
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polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...
polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...