Scienza che studia l’elaborazione delle informazioni e le sue applicazioni; più precisamente l’i. si occupa della rappresentazione, dell’organizzazione e del trattamento automatico della informazione. [...] . Un sistema informatico completo di opportuni programmi e periferiche svolge molte funzioni musicali. È strumento musicale polifonico e politimbrico; simula i suoni degli strumenti acustici oppure diventa il mezzo per comporre nuove sonorità ...
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NOVARA (A. T., 20-21)
Piero LANDINI
Anna Maria BRIZIO
Piero BAROCELLI
Armando TALLONE
Alberto BALDINI
Piero LANDINI
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Capoluogo dell'omonima provincia del Piemonte, nodo stradale, ferroviario, [...] con la loro presenza, della continuità - anche in Novara - dell'evoluzione musicale dal gregoriano in poi, fino a quella polifonia sacra che lascerà a sua volta documenti negli stessi archivî a partire dal sec. XVI, cioè fino dalla prima istituzione ...
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Il nome di corale, dato nell'uso tedesco al canto liturgico in generale, nell'uso dei popoli latini designa invece propriamente il canto religioso protestante, nelle varie forme che dalla Riforma fino [...] più decisamente sui cardini tonali, valorizzati in seguito dalle corone tra l'uno e l'altro versetto. La polifonia s'allontana dagli antichi modi tendendo alla moderna armonia bimodale. Questa decadenza, dei modi chiesastici introduce per breve ...
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SINFONIA (gr. συνϕωνία propr. "accordo di voci o di suoni")
Giulio Cesare Paribeni
Nome di una forma di musica strumentale.
Se tale è l'accezione odierna della parola, questa tuttavia ha avuto significati [...] in Mi bemolle maggiore, quella in Sol minore, la Jupiter, in do maggiore, sorretta, questa, dal più alto magistero polifonico.
La presenza di questi maggiori astri del firmamento sinfonico non troncò d'un colpo l'attività dei compositori italiani ...
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SCARLATTI, Domenico (precisamente Giuseppe Domenico, detto dai contemporanei anche Mimo)
Sebastiano Arturo Luciani
Musicista, figlio del precedente, nato a Napoli il 26 ottobre 1685, morto a Madrid il [...] è già creato da un pezzo. Il quale stile va definito come una forma integrale in cui confluiscono gli elementi della polifonia e della monodia. Ora questo stile sinfonico o drammatico appare compiutamente realizzato da D. S. Gli stessi sbalzi di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del XVIII secolo il romanzo epistolare si impone come nuovo mezzo di comunicazione [...] romanzo epistolare appena descritta è quella più in voga nel Settecento, accanto alla tipologia altrettanto fortunata del “romanzo polifonico”, in cui si sommano e si intersecano più voci di corrispondenti. L’iniziatore del genere è Montesquieu con ...
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musica
Alessandro Niccoli
Raffaello Monterosso
. Il vocabolo ricorre solo nel Convivio, in accezioni che gli sono proprie anche oggi.
Come sostantivo astratto, indica l'arte che si esprime per mezzo [...] 124-126) è assunta come secondo termine di una similitudine che ha come primo termine la fusione di varie voci in un insieme polifonico. È evidente che qui D. evoca due differenti qualità di armonie: una vocale, sensibile e propria di quella ‛ musica ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La musica
Christian Meyer
La musica
Tarda Antichità
Secondo una divisione del sapere ereditata dalla Tarda Antichità, la musica [...] liturgico monodico, ma anche alla prassi del canto polifonico per moto parallelo alla quinta.
Il sistema acustico avuto una profonda influenza sulla formulazione dei principî della polifonia occidentale; essa, in particolare, ha consentito di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Giuseppe Verdi è sicuramente il compositore italiano più popolare e molte delle sue opere [...] un destino oscuro e ineluttabile.
Per Verdi scrivere il Requiem significa comunque anche recuperare la grande tradizione polifonico-vocale italiana; infatti egli chiede più volte a Francesco Florimo, bibliotecario del conservatorio di San Pietro a ...
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CAMBINI, Giuseppe Maria (Giovanni Giuseppe, Giangiuseppe)
Raoul Meloncelli
Nacque a Livorno il 13 febbraio 1746(secondo quanto attesta il Fétis, 1873), ma fino a questo momento nessun documento ha potuto [...] darà luogo ad uno stile scorrevole, ove ogni strumento contribuirà con pari importanza all'organico fluire del discorso polifonico. La sua produzione strumentale, che secondo il Roncaglia presenta "disuguaglianza di scrittura e di valore dovute alla ...
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polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...
polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...