PORDENON, Marc'Antonio
Franco Colussi
PORDENON, Marc’Antonio (Marcusantonius Furlanus, Marc’Antonio dal Violin o dalla Viola). – Nacque presumibilmente a Pordenone, alla metà degli anni Trenta del Cinquecento, [...] e Torquato Tasso, Luigi Cassola e altri), dimostra una buona conoscenza della tecnica armonica e una notevole scioltezza dell’ordito polifonico.
Fonti e Bibl.: Archivio di Stato di Padova, Notarile antico, bb. 2398, c. 325; 4841, c. 454; Pordenone ...
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PICCIONI, Giovanni
Giovanni Salis
PICCIONI (Picionio, Pizzoni, Piccione, Pisoni), Giovanni. – Organista, maestro di cappella, compositore, nato nel 1548-49 da una famiglia originaria di Montescudo nel [...] : una cattedrale e la sua musica (1450-1610), Firenze 1990, pp. 66-72, 90-98; M. Caraci Vela, Lamento polifonico e lamento monodico da camera all’inizio del Seicento: affinità stilistiche e reciprocità di influssi, in Seicento inesplorato, a cura di ...
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MORO, Giacomo
Rodobaldo Tibaldi
MORO, Giacomo. – Nacque a Viadana (Mantova) probabilmente poco dopo la metà del secolo XVI.
Le notizie sulla vita, assai scarse, si desumono quasi solo dai frontespizi [...] s.; R. Tibaldi, Un aspetto poco noto della musica liturgica in Italia tra i secoli XVI e XVII: l’ufficio dei defunti polifonico, in Rivista internazionale di musica sacra, XI (1990), pp. 173 s.; C. Assenza, La canzonetta dal 1570 al 1615, Lucca 1997 ...
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LIBERI, Antonio (Antonio da Faenza, Antonio di Mazzone, Antonio Domenichi)
Vaima Gelli
Sono poche le notizie certe su questo pittore e architetto probabilmente originario di Faenza, attivo nella prima [...] , pp. 291-302; G. Viroli, La pittura del Cinquecento nelle Romagne, in La pittura in Emilia e in Romagna. Un romanzo polifonico tra Riforma e Controriforma, Milano 1995, pp. 209, 231; M. Bury, A newly discovered architectural treatise of the early ...
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FRANCIA
Emmanuel DE MARTONNE
Pino FORTINI
Emmanuel DE MARTONNE
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Anna Maria RATTI
Raymond LANTIER
Francesco COGNASSO
Roberto PALAMAROCCHI
Pietro [...] Jean Bretel, Jehannet de l'Escurel, il celebre Gobbo di Arras, Adam de la Halle; i quali ultimi praticano lo stile polifonico. L'influenza dell'arte dei trovieri e dei trovatori si fa sentire in tutta Europa; Alfonso il Saggio di Castiglia compone ...
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Economia della cultura
Walter Santagata
Premessa
Il binomio cultura-economia è stato considerato dall’ortodossia accademica con sospetto, se non con disprezzo, fino a qualche decennio fa. Giocavano [...] fortemente negativa sembra, tuttavia, appartenere soprattutto a un passato recente, piuttosto che a un mondo futuro più polifonico e policentrico.
Negligenza della cultura
Per quanto esista una grande differenza in termini di motivazioni tra la ...
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SANGUINETI, Edoardo
Niva Lorenzini
SANGUINETI, Edoardo. – Nacque a Genova il 9 dicembre 1930, figlio unico di Giuseppina Cocchi, torinese, e di Giovanni, nativo di Chiavari, impiegato di banca.
Dopo [...] del nuovo teatro basato sulla simultaneità e la frantumazione degli episodi messi in scena attraverso un montaggio polifonico e policentrico. A completare la fisionomia caleidoscopica del poeta si adoperò infine il romanzo, da Capriccio italiano ...
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ALLEGRI, Gregorio
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Musicista, compositore, sacerdote, nacque a Roma verso il 1584 - Fétis, erroneamente, ha 1570 -, da Pantasilea Crescenzi e da Costantino. Il padre, di modesta famiglia (che non [...] , assieme a quelle del Palestrina, con grande successo dai cantori della cappella. Gran parte delle sue opere fu scritta nello stile polifonico, di cui l'A. era maestro, ma il merito e l'originalità dell'A. sono piuttosto da ricercarsi nelle opere ...
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BERNABEI, Ercole
Raoul Meloncelli
Nato a Caprarola (Viterbo) nel 1622 circa, si dedicò giovanissimo allo studio della musica. Trasferitosi a Roma, ebbe come maestro di composizione Orazio Benevoli, [...] durante tutta la sua vita. Degno allievo del Benevoli, il B. si distinse per la facilità nel trattare lo stile polifonico a più parti; egli non soltanto mantenne la grande tradizione della scuola romana su un piano di grande dignità, ma seppe ...
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ROSSI, Michelangelo (Michelangelo del Violino). – Nacque a Genova da Carlo, intorno al 1602 (l’atto di morte lo definisce «di età di anni 54»; Wessely, 1971)
Arnaldo Morelli
Probabilmente ebbe la prima [...] frequentati da Rossi, come quelli gravitanti intorno ai cardinali Maurizio di Savoia e Francesco e Antonio Barberini. Lo stile polifonico dei madrigali, privi del basso continuo e senza concessioni all’uso di passaggi concertanti, si rifà a modelli ...
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polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...
polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...