Aleksievič, Svetlana. – Scrittrice e giornalista bielorussa (n. Ivano-Frankivsk 1948). Cronista, ha raccontato ai suoi connazionali gli eventi principali dell’Unione Sovietica e della Russia della seconda [...] di recente è tornata a vivere a Minsk. Insignita nel 2015 del premio Nobel per la letteratura “per i suoi scritti polifonici, un monumento alla sofferenza ed al coraggio nel nostro tempo”, nel 2022 la sua opera omnia è stata edita in lingua italiana ...
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SAMMARTINI, Giovanni Battista
Compositore, nato a Milano nel 1698, ivi morto il 15 gennaio 1775. Svolse nella sua città una varia attività di maestro di cappella, organista, direttore d'orchestra, ecc., [...] su un tessuto d'indole armonistica (monodia accompagnata), ma sibbene su di un libero avvicendarsi di motivi melodici e di raduni polifonici quasi a dialogo tra strumento e strumento e tra gruppo e gruppo, non ebbe a svilupparsi in un solo centro né ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Germana Schiassi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il clavicembalo raggiunge nel XVIII secolo il culmine della perfezione costruttiva, [...] Settecento, con la maggiore complicazione armonica delle composizioni, il clavicembalo viene preferito agli altri strumenti polifonici (liuti, arpe, chitarre) in quella particolare pratica di accompagnamento chiamata basso continuo, che consiste nell ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Muovendo dalla trascrizione di musica vocale, la musica organistica elabora nel Cinquecento [...] parte più grave, dalla quale ricava l’impalcatura armonica. Perciò verso la fine del secolo molte stampe di brani polifonici recano, oltre alle parti vocali, una parte per l’organo (nella prassi, poi, all’esecuzione potevano prendere parte anche ...
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MUGELLINI, Bruno
Emiliano Giannetti
MUGELLINI, Bruno (Stanislao Pierfederico Ignazio). – Nacque a Potenza Picena il 24 dicembre 1871, da Pio e da Maria Paganetti.
Fu avviato allo studio del pianoforte [...] e pianoforte (Lipsia 1898), premiata al Concorso di Milano, la struttura e lo sviluppo tematico esibiscono importanti intrecci polifonici, entro un quadro complessivo che per ampiezza di contenuto e preziosità nei dettagli si rifà a esempi di ...
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Minnesänger (o Minnesinger) Poeti lirici tedeschi del 12° e del 13° secolo. Il nome («cantori d’amore»), già in uso nel Medioevo, deriva dal fatto che essi, come i provenzali, trattarono quasi solo soggetti [...] già attribuita a R. Manesse.
Da un punto di vista musicale i M. ebbero probabilmente parte nell’inizio della tonalità moderna (maggiore-minore) e nell’uso di ritmi binari. Dapprima monodici, i canti dei M. si fecero poi polifonici (fine 14° sec.). ...
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ROSSI, Michelangelo
Romolo Giraldi
Musicista della scuola romana, nato a Roma e vissuto nei primi tre quarti circa del sec. XVII. Di lui si hanno poche e incerte notizie. Lo si afferma allievo del Frescobaldi, [...] al pittore Camassei) il quale vi fece mirabilia. Della musica la parte più importante è costituita dai numerosi cori, ora polifonici, ora omofonici; di scarso interesse è l'orchestra che, all'infuori di tre brevi sinfonie e di qualche ritornello, si ...
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CARRARA, Michele
Ariella Lanfranchi
Nacque nella prima metà del Cinquecento. I pochi dati sicuri sulla vita e sull'attività di questo autore sono quelli che possono desumersi dai titoli, dalle dediche [...] mi guidava il piacere…"), il C. deve la fama soprattutto al suo metodo teorico per intavolare sul liuto composizioni vocali polifoniche, pubblicato - senza titolo - a Roma nel 1585 (A. Brambilla incisore, E. Ruberti stampatore).
Si tratta di un unico ...
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WILLAERT, Adrian (Adriano, Adriaan). – Nacque intorno al 1490 nei pressi di Roeselare, nelle Fiandre occidentali (e non a Bruges, come si è lungamente creduto, sulla scorta di François Sweerts, Athenae [...] di Giovanni Battista Conforti e di Lorenzo Benvenuti.
L’importanza storico-musicale di Willaert è immensa. Fu tra i sommi polifonisti nella generazione che si colloca tra la scomparsa di Josquin Després (1521) e il pieno rigoglio di Orlando di Lasso ...
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GIORGI, Giovanni
Salvatore de Salvo
Non si conoscono data e luogo di nascita di questo compositore, avvenuta probabilmente a Venezia intorno agli ultimi decenni del XVII secolo.
Tale ipotesi è avvalorata [...] Feininger, a cura di D. Curti - F. Leonardelli, Trento 1985, pp. 72 s., 77-83, 172; C. Lunelli, I manoscritti polifonici della Biblioteca musicale L. Feininger, Trento 1994, pp. 35-42; M. Gozzi, Le fonti liturgiche a stampa della Biblioteca musicale ...
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polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...
polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...