AGOSTINI, Lodovico
Riccardo Nielsen
Nato a Ferrara nel 1534, sacerdote, fu, tra i musicisti italiani che vissero alla corte del duca Alfonso II d'Este, uno dei più stimati per la sua profonda cultura [...] felice e bella, madrigale a cinque voci, in R. Bartoli, Composizioni vocali polifoniche..., Milano 1917, p. 63, e Lasso Lasso, in P. G. Pistone, Capolavori della Polifonia Italiana (sec. XVI)-Canzoni e madrigali inediti a cinque voci..., Torino 1929 ...
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CASIMIRI, Casimiro Raffaele
Maria Caraci
Nacque da Margherita Angeletti e da Augusto a Gualdo Tadino (Perugia) il 3 novembre del 1880. Compì i suoi studi classici nel seminario di Nocera Umbra, dove [...] di S. Giovanni, si rivolse al C. per un ciclo di concerti negli Stati Uniti. Venne così fondata e organizzata la Società polifonica rom.ana, con la quale il 16 sett. 1919 il C. andò per la prima volta in America, riscuotendo entusiastici successi. In ...
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Brahms, Johannes
Antonietta Pozzi
Un animo lirico che si richiama alla tradizione classica
Attivo nel secondo Ottocento, il compositore tedesco Johannes Brahms si richiamò al classicismo viennese di [...] 'attività già avviata ad Amburgo. L'interesse per la grande tradizione della musica tedesca includeva anche le severe forme polifoniche del Barocco di Heinrich Schütz, Bach e Georg Friedrich Händel. È proprio con un'opera sinfonico-vocale, Un Requiem ...
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BORRONO (Borono), Pietro Paolo
Gianluigi Dardo
Nacque a Milano (o nei dintorni verso la fine del sec. XV o agli inizi di quello successivo.
La sua origine milanese è attestata frequentemente dall'aggiunta [...] produzione del B., perché, accanto a quattro suites e due fantasie, presenta diverse sue trascrizioni di opere vocali polifoniche (cinque chansons e due mottetti). Inoltre, essa costituisce l'ultima raccolta contenente cose inedite del B.: in seguito ...
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Ciò che è connesso, più o meno intimamente, con la divinità, con la religione e con i suoi misteri, e perciò impone un particolare atteggiamento di riverenza e di venerazione (contrapposto in genere a [...] , si è venuta sfumando. Appare tuttavia ancora chiaro il senso tipicamente liturgico del canto gregoriano e delle antiche messe polifoniche, anche se oggi si possono ascoltare anche in sala da concerto; altrettanto chiaro è il valore devozionale, ma ...
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INGEGNERI, Marc'Antonio
Antonio Delfino
Nacque a Verona nel 1536 da Innocenzo e da Giulia Foscari; la data di nascita e la composizione della famiglia si ricavano dal censimento per la contrada di S. [...] , l'attento impianto metrico delle frasi, l'uso della pausa sospensiva in tutte le voci, la tessitura e l'ordito polifonico delle voci richiamano apertamente il modello. Ma uno degli aspetti più importanti che l'I. mutuò dalla poetica roriana, e ...
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CANOVA (Canona), Francesco (Francesco da Milano)
Ariella Lanfranchi
Figlio di Benedetto, nacque a Monza il 18 agosto del 1497. Frammentarie sono le notizie sulla sua vita ed attività. Incerta è la sua [...] "(cfr. Chilesotti, p. 383).
II C. va ricordato inoltre per aver trascritto con grande abilità, per il liuto, composizioni polifoniche tra le più famose e complicate del suo tempo: tra queste ricordiamo la Guerre di C.Janequin che divenne nella ...
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Musica, grammatica della
Luisa Curinga
La teoria e la scrittura della musica
La musica, cioè il sistema per organizzare suoni e silenzi secondo strutture articolate, ha, come ogni linguaggio, una propria [...] ha uno sviluppo orizzontale e un suo andamento ritmico.
Quando nel 9° secolo nacquero le prime forme polifoniche (polifonia) che sovrapponevano due o più linee melodiche diverse, ebbe origine il contrappunto, termine derivato dal latino punctum ...
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AIOLLI, Francesco (Aiolla, Aiolle, de Layolle)
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Organista e compositore, nato a Firenze sullo scorcio del sec. XV. Sulla sua nascita si hanno date discordanti: 4 marzo 1491 (Gandolfi), 1480 (Liuzzi), [...] , ha un titolo diverso). Nel codice n. 215 dell'Archivio capitolare della cattedrale di Pistoia, nel quale figurano composizioni polifoniche e vocali del sec. XVI, proprie della Settimana santa, a quattro e cinque voci senza accompagnamento, sotto il ...
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COURCELLE (Corselli), Francesco
Alessandra Cruciani
Nacque a Piacenza nel 1702 (1700 secondo il Bourligueux) da Charles e Jeanne Medard, i quali, stabilitisi a Piacenza, italianizzarono il loro nome [...] alla conoscenza dei grandi maestri del passato e per le funzioni religiose della cappella reale utilizzò musiche polifoniche del XVI e XVII secolo; commissionò nuove composizioni a musicisti di diverse tendenze stilistiche riscuotendo l'ammirazione ...
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polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...
polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...