Riduzione alla metà, a un terzo, a un quarto, o meno, della durata delle note di un passo musicale, specialmente di un soggetto o di un tema, a fini contrappuntistici. Tale artificio era impiegato in molte [...] forme polifoniche, specie nel canone e nella fuga. Nei sec. 16° e 17° il termine indicava anche la sostituzione, in un passo musicale, delle note date con note di durata inferiore, in vario numero, a scopo ornamentale. ...
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Musicista (St. David's 1572 - Martin Hussingtree 1656). Appartenente a una famiglia di musicisti, studiò con W. Byrd. Fu organista della cattedrale di Worcester (1596-1646), e dal 1621 organista della [...] Cappella reale di Londra. Scrisse composizioni polifoniche profane e sacre, pubblicate per la maggior parte in due raccolte dai titoli rispettivi di Songs of 3, 4, 5 and 6 parts (1622) e Musica Deo Sacra (post., 1668). ...
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Musicista (n. Avignone sec. 14º). Fu maestro di cappella del duomo di Milano, passò poi a Vicenza, a Firenze e, dal 1449, soggiornò ad Aix, presso la corte di Renato d'Angiò. Scrisse messe, mottetti e [...] altre composizioni polifoniche. ...
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Musicista (n. in Piccardia 1450 circa - m. Courtrai 1518). Verso il 1477 fu assunto dai duchi di Borgogna. Fu poi a Courtrai e a Namur. Nel 1512 era presso Margherita d'Austria governatrice dei Paesi Bassi. [...] Nella sua vasta e magistrale produzione (messe, mottetti, canzoni) sono soprattutto ammirevoli le grandi architetture polifoniche delle messe, dense di espressione religiosa. ...
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Musicologo (Oberellenbach, Baviera, 1840 - Ratisbona 1910), prelato e maestro di cappella, organista, insegnante di musica sacra. Fondò nel 1874 la celebre Scuola di musica sacra di Ratisbona e nel 1879 [...] completò la pubblicazione di 33 volumi (1863-94) con un supplemento (1907) delle opera omnia palestriniane; collaborò al Kirchenmusikalisches Jahrbuch; curò molte importanti edizioni di musica sacra, tra cui le opere polifoniche di Orlando di Lasso. ...
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Musicista (Marino 1605 - Roma 1674). Nel 1623 cantore al duomo di Tivoli, nel 1625 organista; dal 1628 al 1629 maestro di cappella a S. Rufino di Assisi, dal 1629 in poi a Roma, maestro di cappella a S. [...] lirico-narrative (l'elemento lirico nelle arie, il narrativo nei recitati); oratorî o Historiae, in stile ora monodico ora polifonico, per voci (un solista per ogni personaggio e coro con parti narrative, meditative, attive) e organo e strumenti ...
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Stabat Mater Sequenza liturgica in onore della Madonna, trasmessa in molte redazioni e presto accolta in vari messali (dalla metà del 14° sec.), fino a essere inserita nel Messale romano da Benedetto XIII [...] delle quali seguita da un senario sdrucciolo, può essere rappresentata anche sotto forma di azione scenica. Fra le realizzazioni polifoniche o concertanti del testo si ricordano quelle di J. Desprez, G. Pierluigi da Palestrina, O. di Lasso, E.R ...
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Musicista (Bournemouth, Hampshire, 1848 - Knight's Croft, Rustington, 1918). Studiò con W. Sterndale Bennett, G. A. Macfarren e H. Pierson. Nel 1894 divenne direttore del Royal college of music di Londra; [...] Blest pair of Sirens (1887), Ode on St. Cecilia's Day (1889), Job (1892), Ode to Music (1901), The Pied Piper of Hamelin (1905), oltre a canzoni polifoniche. Pubblicò anche molti scritti musicologici, per i quali è noto anche fuori dell'Inghilterra. ...
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BARTOLI, Romeo
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Nacque a Trieste il 10 genn. 1875. Iniziati gli studi al politecnico della sua città, li abbandonò per dedicarsi esclusivamente alla musica, divenendo in breve, per la vasta dottrina [...] grande successo nella sua tournée del 1923. Rimane del B. pubblicata una interessante raccolta di molti autori di Composizioni vocali polifoniche a due, tre e quattro voci sole dei secoli XVI e XVII raccolte e trascritte in notazione moderna da R. B ...
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mùsica sacra Nella comune classificazione dei generi musicali, insieme delle composizioni musicali attinenti alla vita religiosa. Il regolamento di Pio X (1903), raccogliendo le prescrizioni della Chiesa [...] latino, la storia della m.s. si identifica per lungo tempo con l'evoluzione del canto gregoriano verso le forme sacre polifoniche. La musica è di regola vocale; unico strumento ammesso è l'organo. Solo eccezionalmente, a partire dal 15° sec., vengono ...
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polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...
polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...