Musicista e compositore (Roma 1561 - Firenze 1633). Attivo presso la corte medicea, P. fece parte della Camerata fiorentina de' Bardi e ne condivise l'estetica del «recitar cantando» (stile al quale è [...] di P. si ricordano inoltre: Le varie musiche del Sig. J. P. a una, due e tre voci (1609), varie pagine polifoniche, altre opere in collaborazione, tra cui Arianna (1608, con C. Monteverdi), Guerra d'amore e di bellezza (1615), La precedenza delle ...
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. È il titolo d'una dissertazione di Filippo di Vitry, vescovo di Meaux, poeta e musicista del sec. XIV. Ma l'interesse determinato da questa espressione va oltre quello originario del trattato dovuto [...] e aggiunto; talora sono effusione di melodia che svapora come in una leggerezza aerea.
Le parti, in queste forme di libera polifonia, sono pensate melodicamente. Il movimento delle voci non disdegna i passaggi di quinte e di ottave in moto retto. Sui ...
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INGEGNERI, Marcantonio
Gaetano CESARI
Compositore, nato fra il 1545 e il 1550, assai probabilmente in Verona, da genitori veneziani. Il piccolo Marcantonio s+udiò musica in Verona, presso quella scuola [...] veneziana fino dai tempi del Willaert e poi con i due Gabrieli, si fosse affermata in queste vaste costruzioni polifoniche. Le caratteristiche proprie dello stile di queste musiche policoriche bastano a tracciare una linea di divisione per tenere ...
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MISURA o Battuta
Giulio Cesare Paribeni
Nella terminologia musicale questa voce corrisponde al segno adottato per indicare le divisioni regolari del tempo. Le leggi metriche, che stabiliscono gli accenti [...] Agricola, Musica instrumentalis (1529), ma alla fine dello stesso secolo l'editore Gardano di Venezia ancora stampava composizioni polifoniche (nelle singole parti, come allora si usava) senza divisione di battuta. Solo con l'avvento dello stile ...
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organo (Musica)
Raffaello Monterosso
Due soli i luoghi in cui o. è impiegato con accezione musicale: quando a cantar con organi si stea (Pg IX 144), e dolce armonia da organo (Pd XVII 44): secondo una [...] sec. XIII), elenca (p. 253a) alcuni strumenti musicali, nominati al singolare, tranne organa, al plurale. Il più importante teorico della polifonia perotiniana, il cosiddetto Anonimo IV (ediz. a c. di F. Rechow, Wiesbaden 1967) cita in più luoghi l'o ...
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VILLANELLA
Mario PELAEZ
Roberto CAGGIANO
. È una forma di poesia musicale popolare e semipopolare, di cui in un certo momento si ebbero anche esempî aulici, e fu chiamata altresì Canzone alla napolitana, [...]
Un carattere particolare della villanella è rappresentato dalla tendenza comico-parodistica in contrasto alla cultura raffinata delle altre forme polifoniche. Ma questo non fu il solo, ché anzi s'incontrano villanelle di delicata grazia amorosa e di ...
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Palestrina, Giovanni Pierluigi da
Guido Turchi
Un principe della musica nella capitale del cattolicesimo
Giovanni Pierluigi da Palestrina fu uno dei massimi compositori di musica polifonica sacra del [...] le principali corti europee, Palestrina fu un artista ‘stanziale’, legato a Roma, tanto da essere considerato il polifonista (polifonia) pontificio romano per eccellenza.
Nel 1555 papa Paolo IV lo licenziò dalla Cappella Giulia perché era sposato ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Elias Canetti è considerato una figura sfuggente, difficile da collocare nell’orizzonte [...] Nobel per la letteratura – i pareri dei lettori sono unanimi nel riconoscere alle sue opere le qualità profonde e polifoniche che definiscono la statura dei classici, ma anche nel manifestare i segnali di uno strano imbarazzo. Perfino i giudizi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Quattrocento la musica compie un’importante trasformazione, [...] è ora spesso affidata la linea del canto, e del polarizzarsi dei registri nei quattro che si standardizzeranno nella polifonia vocale “a cappella”: bassus, tenor, altus e cantus (il “soprano”).
Ma l’egemonia della chanson si esaurisce nella seconda ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La lauda è un genere di poesia per musica che ha una grande fioritura in Italia dalla [...] musicali delle laude spirituali nel Cinquecento sono in gran parte sillabico-omoritmiche, come per il passato, ma polifoniche, caratterizzate cioè dalla presenza di più voci (generalmente tre o quattro), ognuna con una propria linea melodica ...
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polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...
polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...