FEDERICO II, ATTIVITÀ POETICA
SStefano Rapisarda
Sono sei i componimenti che, con vario grado di attendibilità, diversi testimoni assegnano al nome di Federico. Pressoché certa è l'attribuzione della [...] 395; Id., Federico II, Dolze meo drudo, in Id., Letteratura italiana delle Origini, Firenze 1970, pp. 50-52; N. Pirrotta, Musica polifonica per un testo attribuito a Federico II, in Id., Musica tra Medioevo e Rinascimento, Torino 1984, pp. 142-153; J ...
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VEROVIO, Simone
Saverio Franchi
Orietta Sartori
– Fiammingo, è documentato per la prima volta nel cinquecentesco Liber Confraternitatis B. Marie de Anima Teutonicorum de Urbe (Roma 1875, p. 167), dove [...] .
Ch’egli fosse «calligraphus urbi et orbi notissimus» lo dichiara Gregor Aichinger nei suoi Virginalia (Dillingen 1607), venti laudi polifoniche sui misteri del Rosario, in versi latini che gli aveva fornito Verovio.
Una bella edizione è anche la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’evoluzione della musica strumentale nel Seicento ha un valore culturale [...] alla prassi del basso continuo e allo stile concertato, la canzone per gruppo di strumenti avrà definitivamente abbandonato il modello polifonico di matrice vocale per volgersi allo sviluppo di un dialogo tra solisti, o tra il gruppo e un solista ...
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SPATARO, Giovanni
Francesco Saggio
– Nacque a Bologna nel 1458 o 1459, figlio di Guido di Conte Spataro e di Perpetua di Giovanni Bertuccini (Frati, 1917, p. 456).
L’anno di nascita 1459 si ricava da [...] la Missa de la tradictora, la cui melodia costitutiva, di probabile origine popolare, era talmente elaborata nelle parti polifoniche da risultare quasi irriconoscibile. Il mottetto Ubi opus est facto, discusso in alcune lettere del 1517 ma certamente ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La dodecafonia è un metodo compositivo ideato da Arnold Schönberg, incentrato sulla serie [...] . Spezzoni variamente ripartiti della serie possono formare brevi motivi, successioni di accordi, o sovvraposizioni polifoniche. Nella concezione schönberghiana, la serie stabilisce un nuovo criterio che supera la tradizionale distinzione tra ...
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BORRONO (Borono), Pietro Paolo
Gianluigi Dardo
Nacque a Milano (o nei dintorni verso la fine del sec. XV o agli inizi di quello successivo.
La sua origine milanese è attestata frequentemente dall'aggiunta [...] produzione del B., perché, accanto a quattro suites e due fantasie, presenta diverse sue trascrizioni di opere vocali polifoniche (cinque chansons e due mottetti). Inoltre, essa costituisce l'ultima raccolta contenente cose inedite del B.: in seguito ...
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MOSCA, Luigi
Daniele Carnini
– Fratello di Giuseppe, nacque a Napoli nel 1775.
Iniziò gli studi musicali a 12 anni, probabilmente nel conservatorio della Madonna di Loreto, sotto la guida di Fedele [...] sacra, maestro di canto (oltre che sulla sua personalità).
Opere: tra la musica da chiesa si ricordano diverse messe polifoniche e varie altre composizioni manoscritte (Magnificat, Pange lingua, Tantum Ergo, Dixit Dominus, Salve Regina, oltre a una ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Donatella Melini
Il contributo è tratto daStoria della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
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Agli albori della musicologia italiana uno dei primi e più sensibili studiosi del [...] (da 4 a 12 voci) e 119 madrigali (da 3 a 6 voci), ovvero le forme del repertorio cinquecentesco più diffuse nel genere polifonico sacro e profano. A tale nucleo primario di composizioni pubblicate tra il 1554 e il 1594 e ai numerosi brani ospitati in ...
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MUTIIS, Bartolomeo de, conte di Cesana
Paolo Da Col
MUTIIS (de Motij, de Montij, de Mutijs, de Mutis, Demutis, Muzzi, Mozzi), Bartolomeo de, conte di Cesana. – Nulla si conosce della sua nascita (che [...] e Gabriello Chiabrera, si dimostrano aggiornate e affini a quelle degli autori coevi di punta nel campo del madrigale sia polifonico sia a voce sola.
I passaggi d’agilità e le figurazioni che il lessico cacciniano definisce ‘cascate’, ‘gruppi’ ed ...
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melodia (melode)
Raffaello Monterosso
Rispetto al significato che il termine ha comunemente assunto nel moderno linguaggio tecnico-musicale, ove, in aderenza all'etimo μέλος, è impiegato spesso come [...] 1340, la quale contiene anche un Osanna: non sembra quindi dubbio che D. abbia avuto diretta esperienza di composizioni polifoniche o di tipo mottettistico o ancor più elaborate. Tanto più che i nove cerchi angelici sono talmente armonizzati fra loro ...
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polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...
polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...