MODENA, Leon (Yehudah Aryeh mi-Modena)
Pier Cesare Yoli Zorattini
Arnaldo Morelli
– Nacque a Venezia il 23 apr. 1571 da Yiṣḥaq ben Mordekay da Modena e da Diana Raḥel, rifugiatisi a Venezia a causa [...] noto compositore Salomone Rossi, del quale il M. fu probabilmente allievo. Benché all’epoca non manchi qualche esempio di composizioni polifoniche su testi ebraici, l’opera di Rossi, voluta, concepita ed edita dal M., fu la prima del genere a essere ...
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CASIMIRI, Casimiro Raffaele
Maria Caraci
Nacque da Margherita Angeletti e da Augusto a Gualdo Tadino (Perugia) il 3 novembre del 1880. Compì i suoi studi classici nel seminario di Nocera Umbra, dove [...] di S. Giovanni, si rivolse al C. per un ciclo di concerti negli Stati Uniti. Venne così fondata e organizzata la Società polifonica rom.ana, con la quale il 16 sett. 1919 il C. andò per la prima volta in America, riscuotendo entusiastici successi. In ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La parabola del successo ottenuto dalla polifonia fiamminga in tutta Europa nasce agli [...] e sesta.
Nel genere musicale profano, la forma tipicamente fiamminga è la chanson, di norma su testo francese, a scrittura polifonica imitativa, a tre o quattro parti. Al di fuori dell’ambito sacro, tuttavia, i Fiamminghi sono inclini ad applicare il ...
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TERZI, Giovanni Antonio
Mariagrazia Carlone
Nacque presumibilmente in Bergamo, nella seconda metà del secolo XVI. Nulla si sa della biografia, né della formazione e carriera, se non che poté forse apprendere [...] che sfrutta liberamente l’intera gamma sonora dello strumento, mentre il primo liuto ricalca il tessuto polifonico dell’originale; in altri, parti polifoniche e diminuzioni sono equamente distribuite tra i due strumenti.
Dodici brani assolo e tutti i ...
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Brahms, Johannes
Antonietta Pozzi
Un animo lirico che si richiama alla tradizione classica
Attivo nel secondo Ottocento, il compositore tedesco Johannes Brahms si richiamò al classicismo viennese di [...] 'attività già avviata ad Amburgo. L'interesse per la grande tradizione della musica tedesca includeva anche le severe forme polifoniche del Barocco di Heinrich Schütz, Bach e Georg Friedrich Händel. È proprio con un'opera sinfonico-vocale, Un Requiem ...
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SASSU, Pietro Costantino
Nicola Scaldaferri
SASSU, Pietro Costantino. – Nacque a Sassari il 7 luglio 1939, primogenito di Giuseppe e di Celestina Alidoro.
Nei primi anni Cinquanta lasciò la Sardegna [...] grazie all’introduzione di modelli analitici per l’epoca innovativi. Ma sono da segnalare anche le importanti ricerche sulle pratiche polifoniche in diverse parti d’Italia, aree su cui il lavoro di Sassu, effettuato spesso in collaborazione con altri ...
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TEMA
Gastone ROSSI-DORIA
Musica. - Nell'arte della composizione si dice tema l'idea musicale cui s'ispira il discorso in un pezzo a svolgimento continuo, p. es. in una sonata (v.).
Come tale, il tema [...] il tematismo dell'arte severa dai primi organa al contrappunto cinquecentesco non perde il suo congenito carattere di interpretazione polifonica d'una melodia-base, sempre presente, d'altra parte, durante l'intero corso del pezzo. E tale carattere si ...
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. Come termine musicale la parola aria ha due diversi significati fondamentali, entrambi correnti tanto nell'uso antico quanto nel moderno. In primo luogo, in senso figurato somigliante a quello di motivo, [...] il bel modo e l'aria".
In pieno '500, durante la grande fioritura del madrigale e delle minori forme liriche anche polifoniche, mentre nella migliore lirica d'arte prevaleva l'uso di porre in musica gl'interi testi poetici, alla parola aria non ...
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Pubblicare un’etnografia. Fare etnografia: l’evoluzione della metodologia di ricerca dell’antropologia culturale. Bibliografia
In termini generali, il termine etnografia indica la rappresentazione (in [...] dei fenomeni culturali e, sul secondo, le pratiche collaborative finalizzate alla costruzione di opere etnografiche ‘polifoniche’. Al modello monografico e monologico si sono comunque diffusamente sostituite pubblicazioni incentrate su specifici temi ...
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MODO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Carmelo SCUTO
Guido GASPERINI
Filosofia. - Termine filosofico (dal lat. modus, corrispondente al gr. τσόπος), designante in generale la qualificazione non essenziale, [...] sistema mensurale medievale, a varî schemi ritmici stabiliti dai teorici evidentemente allo scopo di indurre i compositori di musiche polifoniche a ordinare il ritmo delle singole parti di canto. Secondo i varî autori che ne hanno parlato (uno dei ...
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polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...
polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...