Tecnica compositiva del 14°-15° sec. (usata in particolare da G. de Machaut) consistente nell’adozione di un modulo ritmico (detto talea) ripetuto per tutta la durata di una composizione polifonica (solitamente [...] il mottetto), al quale la melodia (color) doveva adattarsi. Inizialmente questa tecnica fu adottata per il tenor, ma in seguito fu progressivamente estesa alle altre voci. Alcuni compositori contemporanei ...
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Musica
Alessandra Fiori
È fatto assai singolare che l'unica testimonianza musicale riconducibile a Federico II, peraltro senza alcuna garanzia di legittimità, provenga da un manoscritto italosettentrionale, [...] c'è di normanno nei tropari siculo-normanni?, "Rivista Italiana di Musicologia", 18, 1983, pp. 3-28.
N. Pirrotta, Musica polifonica per un testo attribuito a Federico II, in Id., Musica tra Medioevo e Rinascimento, Torino 1984, pp. 142-153 (già in L ...
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Titolo di due trattati scritti intorno al 1320 da J. de Muris e P. de Vitry, con cui si designa comunemente la musica profana del 14° sec. in Francia e in Italia, in contrapposizione alla polifonia sacra [...] alla corte e alla nobiltà feudale. Accanto al mottetto, ormai divenuto profano e sempre più libero e complesso nella condotta polifonica e nel ritmo, si vennero affermando nuovi generi, come la ballade, il rondeau, il virelai, e il lai (questi ultimi ...
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Componimento poetico di origine italiana, basato sul modello metrico della ballata e dello strambotto, connesso in origine al canto a più voci, d’argomento prevalentemente amoroso a sfondo idillico, soprattutto [...] 2 o 3 parti, di cui la superiore, più ricca melodicamente, predominava sulle altre (spesso affidata anche a strumenti). Come costruzione polifonica, la base, la parte più importante stava però nel tenor; il tessuto a più voci era svolto in uno stile ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La musica
Christian Meyer
La musica
Osservazioni di carattere generale
La musica, come scienza e rappresentazione del mondo, attingeva [...] nuove tecniche musicali, tra cui, in particolare, la notazione dei valori di durata e la crescente complessità del canto polifonico.
Come testimoniano diverse fonti, il De institutione musica di Boezio continuò a essere il testo di riferimento a cui ...
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Paleografia musicale
Luca Conti
Con tale espressione ci si riferisce al complesso di discipline che hanno come oggetto di studio le antiche notazioni musicali, la loro evoluzione storica e la loro decifrazione. [...] : Agion Oros, 3 voll., Athinai 1975-1993.
G.T. Stathes, I exigisis tis palaias vyzantinis Simeiografias, Athinai 1978, 19932.
W. Apel, La notazione della musica polifonica dal x al xvii secolo, Firenze 1984.
W. Apel, Il canto gregoriano, Lucca 1998. ...
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polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...
polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...