Musicista (Venezia 1557 - ivi 1612); nipote e allievo di Andrea. Dal 1585 alla morte fu organista di S. Marco. Ebbe fama europea, e tra i suoi allievi fu H. Schütz. Grande importanza ebbe il G. nel rinnovamento [...] ). Importanti le musiche strumentali, specie le Canzoni e Sonate (pubbl. postume 1615) da 3 a 22 voci, composte in polifonia, e a "cori spezzati" come tante delle musiche vocali di G., e memori dello stile organistico. Importanti infine le musiche ...
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Musicista (forse Bamberg 1445 - Vienna 1527), fu alla corte di Polonia sotto i re Giovanni Alberto, Alessandro, Sigismondo. Tra il 1510 e il 1513 fu a Stoccarda; poi - fino al 1524 - a Salisburgo; dal [...] F. è uno dei maggiori esponenti del cosiddetto Gesellschaftslied (forma simile al madrigale, per un senso, e alla canzone polifonica per un altro). Delle sue composizioni ci resta la raccolta Schöne auserlesene Lieder a 4 voci (1536) e singoli pezzi ...
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BATTISTINI, Giacomo
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Nato verso il 1665, probabilmente nell'Italia settentrionale, lo si trova maestro di cappella e compositore attivo a Novara alla fine del sec. XVII. Non si hanno notizie della [...] nominatomaestro di cappella al duomo di Novara. Dotato di particolare gusto nella scelta e nell'interpretazione della musica polifonica, il B. contribuì anche con le sue composizioni al decoro artistico di questa cappella musicale, il cui repertorio ...
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SOMMA, Bonaventura
Musicista, nato a Chianciano il 30 luglio 1893, morto a Roma il 23 ottobre 1960. Studiò al Conservatorio di Santa Cecilia in Roma con R. Renzi, C. Dobici, S. Falchi e O. Respighi. [...] , fondò il coro dell'Accademia di Santa Cecilia e ne fu sino alla morte direttore stabile. Insegnò anche composizione polifonica al Conservatorio romano, scrisse musiche corali e orchestrali, fra cui una Messa da Requiem, l'oratorio La Pentecoste ...
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Musicista (Châtellerault 1475 circa - Parigi 1560 circa). Era a Bordeaux nel 1529, ad Anjou nel 1533, ad Angers nel 1535; dal 1548 visse a Parigi, dove nel 1555 fu nominato cantore della cappella reale [...] e povero. La grandezza di J. si manifesta non tanto nelle numerose pagine chiesastiche quanto nel genere della chanson polifonica francese, la cui forma l'artista amplia e arricchisce. Nelle chansons (oltre 250) J. ama comporre vasti affreschi sonori ...
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Titolo di due trattati scritti intorno al 1320 da J. de Muris e P. de Vitry, con cui si designa comunemente la musica profana del 14° sec. in Francia e in Italia, in contrapposizione alla polifonia sacra [...] alla corte e alla nobiltà feudale. Accanto al mottetto, ormai divenuto profano e sempre più libero e complesso nella condotta polifonica e nel ritmo, si vennero affermando nuovi generi, come la ballade, il rondeau, il virelai, e il lai (questi ultimi ...
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ANIMUCCIA, Giovanni
Liliana Pannella
Nacque a Firenze nei primi anni del XVI secolo. "Inter amoenissimos hortos educatus", come scrisse di lui il Poccianti, egli trascorse in Firenze gli anni giovanili [...] , 194°, e Ben venga Amore. Laude spirituale a quattro voci miste. Trascrizione di Achille Schinelli, in Composizioni polifoniche sacre e Profane, I, Milano, Curci, 1957.
Fonti e Bibl.: Biblioteca Apostolica Vaticana, Fondo Rari - Cappella Giulia ...
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Musica
Produzione di suoni modulati attraverso la voce. Il termine indica anche un componimento musicale per voci sole o accompagnate da strumenti.
Dal concetto prevalente nell’antichità classica di c. [...] con l’Ars nova si ebbe una valorizzazione della musica rispetto al testo e nel Rinascimento prevalse la pratica polifonica contrappuntistica.
Nei dibattiti teorici che accompagnarono la nascita dell’opera, nel 1600, si produsse un ritorno all’antico ...
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Poeta e musicista francese (Machault, Ardenne, 1300 circa - Reims 1377). Canonico di Reims e segretario di Giovanni di Boemia; consacrò nella lirica il trionfo delle forme chiuse (ballata, rondeau, chant [...] , ecc.). Importantissima la sua produzione musicale in cui l'Ars nova francese ascende alle maggiori altezze. Sua è la prima messa polifonica composta da un solo musicista di cui si abbia notizia (Messa per l'incoronazione di Carlo V re di Francia a ...
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DI MAGGIO, Francesco
Carlo Matteo Mossa
Lo stato attuale delle ricerche relative a questo compositore attivo nel secolo XVII non consente di raccogliere notizie molto esaurienti sulla sua vita e sulla [...] , ed in particolare con quanto ricavabile dalle fonti più vicine al D.: nobiltà di nascita e appartenenza alla tradizione polifonica siciliana. Va tuttavia segnalato, infine, che né F.M. Emanuele e Gaetani (Della Sicilia nobile, s.l. 1754, rist ...
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polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...
polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...