GROSSI, Giovanni Antonio
Selina Lacedelli
Nacque a Lodi nel 1615 (Ghiglione, p. 332).
La ricostruzione biografica di questo compositore presenta non poche difficoltà, vista la penuria di documenti riguardanti [...] unità: così, spesso, nuclei motivici sono ripresi identici all'interno delle varie sezioni.
Conoscitore profondo della tecnica polifonica, il G. non era dunque avulso dalle sperimentazioni formali dell'epoca, consistenti da una parte nelle esperienze ...
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PARI, Claudio
Giuseppe Collisani
PARI (Paris), Claudio (Claude). – Nato a Salines (oggi Salines-les-Bains), Borgogna, nel 1574, fu attivo in Sicilia tra fine XVI e inizio XVII secolo come compositore; [...] della protagonista nella «tragedia» musicata da Claudio Monteverdi, qui nitidamente evocato nelle prime note sulla scorta della versione polifonica che lo stesso Monteverdi ne aveva frattanto dato nel Sesto libro dei madrigali a 5 voci nel 1614 ...
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FAVI
Cristina Ciccaglione Badii
Famiglia di musicisti attivi a Forlì nei sece. XVIII e XIX.
Andrea nacque a Forlì nel 1743 (nel 1757 secondo Raffaelli). Scarsissime sono le notizie biografiche; sappiamo [...] Verdi. Della sua vasta produzione musicale il Capriccio rimane ancora oggi un lavoro di alto interesse per lo studio della musica polifonica del tempo.
Morì a Forlì il 13 genn. 1856.
Bibl.: M. Placucci, Memorie storiche sul passaggio per la città di ...
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ALBINONI, Tomaso
Riccardo Nielsen
Compositore, figlio secondogenito di Antonio e di Lucrezia Fabris, nacque a Venezia il 6 giugno 1671. Di famiglia benestante ed elevata per rango sociale nella borghesia [...] reali come, per es. nella Sonata I (1° tempo) e nella III (1° allegro),sia nell'accostamento formale della sonata in stile polifonico al concerto in istile omofonico (Io tempo della Sonata V;40 tempo della Sonata VI).Queste sei Sonate a cinque sono ...
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DORICO, Valerio
Lorenzo Baldacchini
Nacque a Ghedi nel Bresciano intorno al 1500.
Fu uno dei numerosi tipografi dell'area lombardo-veneta attivi a Roma e in altre località (tra cui Venezia) nel sec. [...] del Barberi ne riportano una quarantina. Va sottolineato che i Dorico furono i primi e principali editori della Scuola polifonica romana. Più numerose furono le edizioni di carattere letterario (oltre sessanta). Tra queste in primo luogo le opere di ...
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CASATI, Gasparo
Ariella Lanfranchi
Nacque a Pavia all'inizio del sec. XVII. Erroneamente alcuni studiosi lo definiscono veneziano (Walther) o compositore di Venezia (Schilling) e fissano la data della [...] si osserva l'intrecciarsi di stili, linguaggi ed influenze diverse: il sovrapporsi cioè, sul solido ceppo della tradizione polifonica rinascimentale, di nuovi fermenti e nuove possibilità tecniche ed espressive, con risultati che a volte sono ancora ...
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PAOLO da Firenze
Alessandra Fiori
PAOLO da Firenze (Don Paolo da Firenze; Paolo Tenorista; Don Paghollo; Paulus de Florentia; Paulus abbas; magister dominus Paulus abbas de Florentia; dompnus Paulus). [...] s., 149-155, 162 s.; P. Memelsdorff, Siena 36 rivisitata: Paolo da Firenze, Johannes Ciconia e l’interrelazione di polifonia e trattatistica in fonti del primo Quattrocento, in Acta musicologica, LXXVI (2004), pp. 159-191; W. Gibbons, Illuminating ...
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PALMERINI, Luigi Stefano
Michele Vannelli
PALMERINI, Luigi Stefano. – Figlio di Petronio e di Rosalia Capponegri, nacque a Bologna il 26 dicembre 1768 nella parrocchia di S. Giovanni Battista dei Celestini.
Fra [...] all’accompagnamento della musica da chiesa e all’improvvisazione, e i compositori alla buona condotta armonica e polifonica). Oltre che nel fascicolo Primi elementi per l’accompagnamento numerico, unica opera data alle stampe (Bologna, 1840 ...
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BERTALI (Bartali, Berthali), Antonio
Raoul Meloncelli
Nato a Verona nel marzo 1605,come si deduce da una iscrizione posta sotto un suo ritratto, si hanno scarse notizie sulla sua prima giovinezza. In [...] . Si può notare, però, che i tentativi di J. Stadlmayr, S. Bernardi e dello stesso B. di fondere la grande lezione polifonica palestriniana con effetti sonori in cui la coralità a più voci assumeva una nuova risonanza melodica e armonica, sorretta da ...
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DI MAJO (De Majo, Majo, Maio), Giuseppe
Raoul Meloncelli
Nacque a Napoli il 5 dic. 1697. Dedicatosi precocemente allo studio della musica, entrò nel conservatorio napoletano della Pietà dei Turchini, [...] fuori d'Italia per merito del Burney, tale produzione si manifesta come un felice connubio tra la grande tradizione polifonica e gli apporti dello stile concertante, rivelando una particolare attitudine per una vocalità fiorita, influenzata anche dal ...
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polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...
polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...