MARGOLA, Franco.
Gianluigi Mattietti
– Nacque a Orzinuovi, nel Bresciano, il 30 ott. 1908 da Alfredo, cancelliere di tribunale, e Caterina Guerrini. Frequentò l’istituto musicale C.A. Venturi di Brescia, [...] della Pubblica Istruzione.
In questi pezzi il M. riafferma il proprio rispetto per la forma classica, per la scrittura polifonica, per il costruttivismo derivato dalla musica italiana del Sei e Settecento, per i valori plastici e la cantabilità dei ...
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MELUZZI, Salvatore.
Salvatore De Salvo
– Nacque a Roma il 19 genn. 1811 da Luigi e da Agnese Migliorini. Completò la prima formazione musicale con F. Bonacci e P. Mollo; studiò quindi organo, contrappunto [...] .
La produzione musicale del M., rivolta nella quasi totalità alla liturgia, presenta uno stile ispirato alla tradizione polifonica romana del Cinquecento: si conserva una ventina di messe a tre/otto voci concertate, con accompagnamento di organo ...
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TORELLI, Gaspare (Gasparo, Guasparre, Guasparri). – Nacque a Borgo Sansepolcro, dove fu battezzato il 7 giugno 1572. Il padre, Francesco di Franciotto, era conduttore della gabella della carne nel 1585, [...] quattro voci, è nello stile dei coevi madrigali dialogici, in cui gli interlocutori si esprimono mediante la condotta polifonica delle parti vocali, che procedono in maniera perlopiù omoritmica, salvo suddividersi talvolta in gruppi distinti, oppure ...
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BERRETTA (Beretta), Francesco
Silvana Simonetti
Nacque a Roma verso il 1640. Suo maestro di musica fu Stefano Fabri junior, e il fatto che già nel maggio 1657 il B. venisse assunto quale organista e [...] l'Archivio del Pio Sodalizio dei Piceni in Roma.
Come compositore, il B. s'inserisce nella classica scuola polifonica romana con un proprio contributo significativo. Egli riflette l'esperienza musicale del tempo, caratterizzata - nell'ambito della ...
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GROSSI, Giovanni Antonio
Selina Lacedelli
Nacque a Lodi nel 1615 (Ghiglione, p. 332).
La ricostruzione biografica di questo compositore presenta non poche difficoltà, vista la penuria di documenti riguardanti [...] unità: così, spesso, nuclei motivici sono ripresi identici all'interno delle varie sezioni.
Conoscitore profondo della tecnica polifonica, il G. non era dunque avulso dalle sperimentazioni formali dell'epoca, consistenti da una parte nelle esperienze ...
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PARI, Claudio
Giuseppe Collisani
PARI (Paris), Claudio (Claude). – Nato a Salines (oggi Salines-les-Bains), Borgogna, nel 1574, fu attivo in Sicilia tra fine XVI e inizio XVII secolo come compositore; [...] della protagonista nella «tragedia» musicata da Claudio Monteverdi, qui nitidamente evocato nelle prime note sulla scorta della versione polifonica che lo stesso Monteverdi ne aveva frattanto dato nel Sesto libro dei madrigali a 5 voci nel 1614 ...
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FAVI
Cristina Ciccaglione Badii
Famiglia di musicisti attivi a Forlì nei sece. XVIII e XIX.
Andrea nacque a Forlì nel 1743 (nel 1757 secondo Raffaelli). Scarsissime sono le notizie biografiche; sappiamo [...] Verdi. Della sua vasta produzione musicale il Capriccio rimane ancora oggi un lavoro di alto interesse per lo studio della musica polifonica del tempo.
Morì a Forlì il 13 genn. 1856.
Bibl.: M. Placucci, Memorie storiche sul passaggio per la città di ...
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VERARDI, Carlo
Martina Colazzo
– Nacque a Cesena nel 1440 dalla nobile famiglia Verardi. Non sono noti i nomi dei genitori.
Originari di Lodi, dove possedevano diversi castelli, i Verardi sono attestati [...] servatus. La stampa riporta, infine, il brano musicale Viva el gran re Don Fernando, prima testimonianza di partitura polifonica a stampa e di composizione destinata alla rappresentazione scenica.
L’opera è introdotta da una Praefatio in prosa con ...
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PESENTI, Michele (Michele da Verona). – Nacque a Verona, in data ignota (si suppone intorno al 1470)
Camilla Cavicchi
, da Alberto Pesenti, sarto, e sua moglie Umilia.
Ebbe almeno tre sorelle: Anna [...] per l’istruzione nelle lettere e nella musica, la Mensa degli accoliti, che prevedeva lo studio del canto piano e della polifonia. È stata ventilata l’ipotesi che Pesenti si sia formato fra gli ‘accoliti’ veronesi (Prizer, 1980), ma finora nessun ...
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ALBINONI, Tomaso
Riccardo Nielsen
Compositore, figlio secondogenito di Antonio e di Lucrezia Fabris, nacque a Venezia il 6 giugno 1671. Di famiglia benestante ed elevata per rango sociale nella borghesia [...] reali come, per es. nella Sonata I (1° tempo) e nella III (1° allegro),sia nell'accostamento formale della sonata in stile polifonico al concerto in istile omofonico (Io tempo della Sonata V;40 tempo della Sonata VI).Queste sei Sonate a cinque sono ...
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polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...
polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...