GUGLIELMO da Volpiano (Guglielmo di Digione), santo
Nicolangelo D'Acunto
Simona Moretti
Nacque all'inizio dell'estate del 962 nel castello di San Giulio sul lago d'Orta.
L'appellativo da Volpiano deriva [...] notazione sia neumatica sia alfabetica. A G. si attribuisce altresì l'introduzione dell'in organum, primitiva forma polifonica costruita su una melodia gregoriana. Non poggia, invece, su prove incontrovertibili la pur significativa tradizione che lo ...
Leggi Tutto
CORTI, Maria
Cristina Montagnani
Nacque a Milano il 7 settembre 1915, da Emilio e da Celestina Goldoni. L'infanzia fu segnata dalla perdita della madre, morta il 10 settembre 1925; il padre, che lavorava [...] attenta rivisitazione della letteratura contemporanea. Fu la stessa Corti a sottolineare, per esempio, la congruenza fra la struttura polifonica a cinque voci narranti (tutte d’oltretomba) con l’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters. Di poco ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Novecento è un’epoca di crisi del personaggio. Quasi tutti i principali romanzieri [...] intorno al quale si raggruppano e concatenano tutti i motivi dell’intreccio. Il personaggio contribuisce così alla dimensione polifonica della narrazione moderna, incaricandosi di portare nel racconto una pluralità di punti di vista, di voci, di ...
Leggi Tutto
È difficile ricondurre la lingua dei mezzi di comunicazione di massa (o mass media) a un unico tipo, nonostante alcuni fenomeni comuni. Prendendo in prestito l’abitudine dell’Accademia della Crusca di [...] di modi di dire. Anzi, giornali e televisione sono la sede privilegiata dei fenomeni cosiddetti della criptocitazione o della ripetizione polifonica, ovvero del riuso più o meno deformato, e non dichiarato, di ➔ titoli o frasi celebri tratti da altri ...
Leggi Tutto
BERNABEI, Ercole
Raoul Meloncelli
Nato a Caprarola (Viterbo) nel 1622 circa, si dedicò giovanissimo allo studio della musica. Trasferitosi a Roma, ebbe come maestro di composizione Orazio Benevoli, [...] durante tutta la sua vita. Degno allievo del Benevoli, il B. si distinse per la facilità nel trattare lo stile polifonico a più parti; egli non soltanto mantenne la grande tradizione della scuola romana su un piano di grande dignità, ma seppe ...
Leggi Tutto
MAZZOCCHI, Virgilio
Saverio Franchi
– Nacque a Civita Castellana nel 1597 da Ostilio (di famiglia popolare, ma bene attestata) e da Girolama di Marta e ricevette il battesimo il 22 luglio nella cattedrale [...] soprattutto nel campo della musica sacra. Dotato di buona preparazione contrappuntistica, seppe rinnovare la tradizione polifonica romana sia adottando sistematicamente lo stile concertato (salvo che nelle liturgiche Piae meditationes, dove però ...
Leggi Tutto
FAGO
Raoul Meloncelli
Famiglia di compositori attivi a Napoli nel secolo XVIII. Il capostipite della famiglia, Nicola (Francesco Nicola), detto il Tarantino, nato a Taranto il 19 genn. 1676 da Giuseppe [...] Pasquale Cafaro, Nicola Sala e Angelo Corbisiero.
Nella produzione religiosa Nicola si rivelò fedele alla grande tradizione polifonica napoletana, che adattò alle esigenze dello stile settecentesco: la sua produzione è caratterizzata da una completa ...
Leggi Tutto
CHITI, Girolamo Michelangiolo
Alberto Iesuè
Figlio di Giovanni Battista e di Virginia Moroni, nacque a Siena il 19 genn. 1679, Frequentò le scuole nella città natale, dove compì anche gli studi di teologia [...] risalta massimamente nelle messe, salmi ed inni, dove la modalità liturgica ha il sopravvento. Anche in queste forme prevale la struttura polifonica, fino allo sfruttamento di 8 voci in due cori: alternando soli e tutti il C. riusciva a far sì che i ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lorenzo de’Medici, patrono delle arti e del sapere, sembra anche essere al centro della [...] , dato che Grazzini ricorda che la Canzone de’ confortini fu “composta a tre voci” – ma la musica non è disponibile. La polifonia a tre o a quattro voci – quest’ultima comune nel secolo XVI –, pure negli esempi più elaborati, non mette comunque in ...
Leggi Tutto
MASCHERA, Fiorenzo
Rodobaldo Tibaldi
MASCHERA (Mascara), Fiorenzo (Florenzio, Florentio). – Nacque presumibilmente a Brescia intorno al 1541 da Bartolomeo; una polizza d’estimo presentata nel 1568 dal [...] a Brescia nel Cinquecento, ibid., pp. 73-79; D. Sabaino, Contributo ad una precisazione morfologica della canzone polifonica d’insieme: considerazioni analitiche sulle composizioni dei musicisti bresciani del Cinque-Seicento, ibid., pp. 192-231; O ...
Leggi Tutto
polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...
polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...