Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con il nome di Camerata fiorentina, o Camerata de’Bardi, si indica un gruppo di letterati e di musicisti [...] di quanto affermato da Mei, sostengono la sostanziale inferiorità della musica moderna, dovuta soprattutto all’impossibilità della polifonia di farsi interprete di sentimenti determinati. L’intrecciarsi di molte voci rende incomprensibili le parole e ...
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PAOLO da Firenze
Alessandra Fiori
PAOLO da Firenze (Don Paolo da Firenze; Paolo Tenorista; Don Paghollo; Paulus de Florentia; Paulus abbas; magister dominus Paulus abbas de Florentia; dompnus Paulus). [...] s., 149-155, 162 s.; P. Memelsdorff, Siena 36 rivisitata: Paolo da Firenze, Johannes Ciconia e l’interrelazione di polifonia e trattatistica in fonti del primo Quattrocento, in Acta musicologica, LXXVI (2004), pp. 159-191; W. Gibbons, Illuminating ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Ai primi anni del Seicento risale un corpus di composizioni di autori inglesi [...] fantasia. Le grida costituisco invece elementi “di superficie” con funzione di riempimento e di decorazione della costruzione polifonica. La loro presenza acustica e la loro riconoscibilità sono essenziali, ma esse si trovano esposte a possibili ...
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PALMERINI, Luigi Stefano
Michele Vannelli
PALMERINI, Luigi Stefano. – Figlio di Petronio e di Rosalia Capponegri, nacque a Bologna il 26 dicembre 1768 nella parrocchia di S. Giovanni Battista dei Celestini.
Fra [...] all’accompagnamento della musica da chiesa e all’improvvisazione, e i compositori alla buona condotta armonica e polifonica). Oltre che nel fascicolo Primi elementi per l’accompagnamento numerico, unica opera data alle stampe (Bologna, 1840 ...
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SIGNORETTI, Aurelio
Sauro Rodolfi
SIGNORETTI, Aurelio. ‒ Figlio di Paolo e di Anna (se ne ignora il cognome), nacque venerdì 25 aprile 1567 a Reggio Emilia e fu battezzato la domenica seguente (Casali, [...] . A convalida della definitiva titolarità di Signoretti sta la consegna fattagli il 28 dicembre 1606 di tutti i libri polifonici della cappella, essendo tenuto a servirsene in chiesa, a custodirli «nella scuola di musica» e restituirli a fine mandato ...
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BERTALI (Bartali, Berthali), Antonio
Raoul Meloncelli
Nato a Verona nel marzo 1605,come si deduce da una iscrizione posta sotto un suo ritratto, si hanno scarse notizie sulla sua prima giovinezza. In [...] . Si può notare, però, che i tentativi di J. Stadlmayr, S. Bernardi e dello stesso B. di fondere la grande lezione polifonica palestriniana con effetti sonori in cui la coralità a più voci assumeva una nuova risonanza melodica e armonica, sorretta da ...
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MUZI, Nicolo
Saverio Franchi
MUZI (Mutij), Nicolò. – Nacque a Roma alla metà del Cinquecento.
Si formò all’arte della stampa nella tipografia di Giovanni Gigliotti, insieme al quale nel 1578 fu testimone [...] ; l’opera fu pubblicata in tre fascicoli (soprano, tenore, basso), ma non si tratta di parti separate d’una composizione polifonica – i fascicoli furono stampati a distanza di tempo, il soprano reca la data 1601, il tenore 1602 al frontespizio ma ...
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DI MAJO (De Majo, Majo, Maio), Giuseppe
Raoul Meloncelli
Nacque a Napoli il 5 dic. 1697. Dedicatosi precocemente allo studio della musica, entrò nel conservatorio napoletano della Pietà dei Turchini, [...] fuori d'Italia per merito del Burney, tale produzione si manifesta come un felice connubio tra la grande tradizione polifonica e gli apporti dello stile concertante, rivelando una particolare attitudine per una vocalità fiorita, influenzata anche dal ...
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MOGAVERO, Antonio.
Rodolfo Baroncini
– Nacque a Francavilla Fontana (presso Brindisi), verosimilmente intorno al 1550, in una distinta e agiata famiglia locale. Nel 1565 risulta essere tra i chierici [...] della corte spagnola, oltre a essere curiosamente anomalo rispetto alla stretta omoritmia normalmente impiegata nell’intonazione polifonica dei Threni Ieremiae, ha poco a che vedere con l’aggiornato stile concertante e simil-recitativo esemplato ...
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FRESCHI, Giovanni Domenico
Raoul Meloncelli
Nacque a Bassano del Grappa intorno al 1630. Scarse e lacunose sono le notizie sulla sua formazione musicale, compiuta forse a Venezia, ove il F. soggiornò [...] le varie voci, di cui sottolineò il carattere e le possibilità sonore, rivelandosi in questo erede della grande tradizione polifonica italiana.
Fonti e Bibl.: G. Gasparelli, I musicisti vicentini, in Atti dell'Acc. Olimpica di Vicenza, XV, Vicenza ...
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polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...
polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...